In una celebrazione molto viva e molto partecipata sabato 18 ottobre quattro confratelli hanno emesso la loro
professione perpetua nella Congregazione di San Giuseppe.
Sono
due indiani: Misihadas Govindan, prossimo diacono e
Milttan Thaiparambil e
due africani sierraleonesi:
Michael Kamara e Emmanuel Koroma.
Felice coincidenza per la Giornata Missionaria Mondiale!
L'Eucarestia è stata presieduta dal padre generale,
p. Mario Aldegani e concelebrata da oltre trenta sacerdoti: il vicario per la Vita Consacrata della diocesi di Viterbo, in rappresentanza del Vescovo, confratelli e sacerdoti amici dei professi.
Erano presenti, dall'Africa, il delegato,
p. Mario Parati,
p.Gianni Zanni dalla Sierra Leone e
p. Lino Barbieri, pioniere della nostra presenza in Africa; dall'India,
p.Eugenio Beni, rientrato momentaneamente per le solite questioni burocratiche.
Una celebrazione giuseppina e di tutta la
FdM, come ha sottolineato p. Mario nell'omelia. Lo ha testimoniato anche la presenza di
sr. Orsola Bertolotto, madre generale e di suor Emma, Murialdine; di amici legati al carisma del Murialdo - tra questi i responsabili dei gruppi missionari della provincia italiana e di tanti giovani.
Commovente il momento della proclamazione della impegno di consacrazione, detto in italiano dai due indiani ed in inglese dai due africani e l'abbraccio con tutti i Giuseppini presenti, come segno di accoglienza e di fraternità.
Padre Mario, prendendo spunto dalla seconda lettura della messa, ha ricordato a loro ed a tutti come
per ogni credente, per ogni cristiano, Cristo Signore è il primo nella vita, ma per un consacrato Egli è non solo il Primo, ma l'Unico, l'Assoluto… e che
siamo chiamati a vivere la nostra consacrazione non nella mediocrità e nel grigiore, ma nell'entusiasmo e nella gioia di essere stati conquistati da Cristo. (vedi
video sotto)
Commentando poi il brano di vangelo ha continuato…
"tutto è dono, che viene prima di noi e va oltre noi… esistere, si potrebbe dire, è anzitutto un debito… verso Dio e verso gli altri… Paghiamo dunque in amore il nostro debito verso la vita, verso gli altri…"