26/01/2009

Vita Giuseppina

in risalto nel numero




Tutti quanti abbiamo un angelo

di p.Mario Aldegani, padre generale

Le premure di Dio per i suoi figli e le sue figlie si chiamano “angeli”. Tutti noi abbiamo incontrato degli angeli e tutti siamo stati angeli per qualcun altro.

Recentemente ho letto una testimonianza di Raoul Follerau, apostolo dei lebbrosi, ambientata in un lebbrosario in un’isola del Pacifico. Egli racconta di essere stato testimone, in quell’inferno di corpi devastati e di disperazione, di un episodio bellissimo. Un anziano malato, ogni giorno, allo spuntar dell’alba, si trascinava vicino al recinto che circondava il lebbrosario ed aspettava seduto. Non aspettava l’alba, il sorgere del sole dal Pacifico; attendeva l’apparire di una donna, anziana come lui, con il volto segnato da rughe finissime e da due occhi pieni di dolcezza. Nessuno dei due parlava, solo un luminoso sorriso trasformava i loro volti.

Quel colloquio senza parole durava pochi istanti, poi il malato ritornava, come ricaricato di speranza, verso le baracche. Così ogni giorno. Quando Follerau gli chiese chi era quella donna, il lebbroso rispose: “È mia moglie!”. E dopo un attimo di silenzio: “Prima che venissi qui, mi ha curato in segreto, con tutto ciò che riusciva a trovare. Ma tutto è stato inutile. Allora mi hanno preso e portato qui. Ma lei mi ha seguito anche qui. È il mio angelo. E quando ogni giorno la rivedo, solo da lei so che sono ancora vivo, solo per lei mi piace ancora vivere”.

La parola “angelo” deriva dal greco e significa “messaggero”. Che abbia… le ali o che abbia il volto di un uomo o di una donna, ogni angelo è messaggero della vicinanza di Dio a ciascuno di noi. Anche se non sempre ce ne rendiamo conto, Dio non ci lascia mai soli, ci avvolge sempre con la sua premura. Ciascuno di noi ha incontrato angeli nella sua vita e ciascuno di noi è stato angelo per altri…

C’è sempre un angelo per me, per te, per chiunque nei momenti importanti dell’esistenza. Non è difficile, se ci si mette un po’ di attenzione, riconoscere gli angeli che ci stanno intorno. Non è impossibile, se ci si mette un po’ di cuore, diventare noi stessi angeli e custodi per i nostri fratelli. Il mondo è pieno di angeli.





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