Confratelli defunti nel 2007
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Viveva molto poveramente anche se con un pizzico di disor¬dine, che per lui era un disordine ordinato: non sì lamentava mai del cibo e della mensa che apprezzava sempre... Ci restano nelle orecchie la sua voce altisonante e cristallina, i suoi occhi azzurri e il suo grazie grande: così in una splendida foto per il suo cinquantesimo di sacerdozio...
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Ho vivo il suo ricordo di educatore, catechista ed insegnante. Vorrei ricordarlo così: sulla bicicletta tra le strade del borgo, una buona parola per tutti e tanta voglia dì scherzare, soprattutto con i bambini. E poi come insegnante nelle scuole: caramelle, diapositive e canti, questi gli ingredienti delle sue lezioni...
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Siamo orgogliosi di aver avuto tra i confratelli pionieri della presenza Giuseppina in questo continente africano benedetto e amato da Dio, la figura di un uomo, un consacrato e un prete come d. Tarcisio e siamo consapevoli di essere custodi di un 'eredità preziosa, che è stata seminata da lui nel cuore di molti Giuseppini e laici, nel corso di ben 20 anni di sevizio...
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Padre Rinaldo ha davvero vissuto la povertà amandola come un dono e vivendola con letizia, non subendola come una privazione. Vantarsi della povertà e ringraziare il Signore per i doni che essa porta nella vita non è cosa tanto frequente, né tanto attuale oggi, neppure forse fra coloro che hanno fede, neppure forse fra noi che siamo consacrati al Signore...
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Un tratto del "professor" Ambrosio ha colpito i confratelli e quanti lo hanno conosciuto: la sua signorilità. Premuroso con gli ospiti, gentile verso tutti, aveva un suo modo di presentarsi e di stare con gli altri che coniugava insieme rispetto dei modi e attenzione alla persona...
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