La regola
Nel cammino storico della Congregazione di san Giuseppe, fondata
da san Leonardo Murialdo il 19 marzo 1873, la formazione della regola ha avuto
una sua evoluzione nell’impostazione, nel contenuto e nella terminologia determinata
prevalentemente da due fattori: l’esperienza della congregazione che nel suo
evolversi si è trovata nella necessità di apportare modifiche e aggiunte di
vario genere; in secondo luogo la normativa della Chiesa che stabiliva precise
disposizioni per la stesura del codice fondamentale degli istituti religiosi.
Questo ultimo fattore ha giocato due ruoli diversi, prima e dopo il Concilio
Vaticano II.
La prima regola, il
Regolamento della Congregazione di san Giuseppe (1873), è di capitale
importanza per lo spirito che la pervade e per tutti quei contenuti che
determinano l’identità della congregazione.
Essendo questo primo documento molto ampio (198 articoli), nel
1875 è stato approvato un nuovo testo, più breve, che sintetizza il precedente
come dice il titolo: Ristretto del
Regolamento della Congregazione di San Giuseppe (65 articoli), completato
nel 1881, per quanto riguarda l’aspetto giuridico, con il testo Del governo della Congregazione di San
Giuseppe (31 articoli).
Nel 1888 iniziano le pratiche per l’approvazione pontificia della
regola. Tale cammino, che ha comportato un rifacimento totale del testo
legislativo precedente a motivo delle particolareggiate disposizioni della Sede
Apostolica, termina dopo la morte del Murialdo con l’approvazione delle Costituzioni il 1 agosto 1904. Questo
testo ha perso la ricchezza carismatica della prima regola ed è diventato un
testo prevalentemente giuridico.
Nel 1923 entrano in vigore le Costituzioni
che sono state riviste per conformarle alla normativa del
Codice di Diritto Canonico, promulgato nel 1917.
La divisione della congregazione in province nel 1935, richiese
l’aggiornamento delle Costituzioni alle esigenze di questa nuova organizzazione;
di qui le Costituzioni del 1939.
Questo testo subì in seguito modifiche e aggiunte a vari articoli apportate dai
capitoli generali della congregazione.
Dopo la celebrazione del Concilio Vaticano II (1962-1965), Paolo
VI emanò dettagliate norme per la revisione del codice fondamentale degli
istituti religiosi, revisione che doveva tenere presente, oltre che il Vangelo
e la dottrina conciliare sulla vita consacrata, il riferimento alle fonti
carismatiche della congregazione perché apparissero chiari il proprio spirito e
la propria identità.
Questo cammino, iniziato nel 1967 si è concluso il l’8 dicembre
1983 con l’approvazione pontificia del nuovo testo delle Costituzioni, definite nel XVII Capitolo generale del 1982, ed
entrate poi in vigore il 18 maggio 1984. Queste Costituzioni hanno ritrovato lo spirito carismatico della
congregazione e quindi presentano lo specifico progetto di vita del giuseppino.
In questo periodo postconciliare sono stati stesi altri testi
che, pur ad experimentum, sono entrati in vigore. Ecco i principali: i 14 Decreti capitolari, frutto del capitolo
speciale del 1969, subito modificati in alcune parti nel Capitolo generale XV
del 1970, e pubblicati, nel 1971, con il nome di Documenti capitolari; le Costituzioni
del 1979, facenti parte della Regola
che comprende anche il Direttorio
Generale, testo che specifica il dettato costituzionale.
I successivi capitoli generali della Congregazione, il XIX del
1994 e il XX del 2000, hanno portato alcune modifiche sia alle Costituzioni che
al Direttorio, anzi nel capitolo del 2000 veniva chiesta una revisione generale
della Regola, revisione definita nel XXI Capitolo generale del 2006. Il frutto
sono le Costituzioni, approvate dalla
Sede Apostolica l’11 febbraio 2007, e il Direttorio,
racchiusi sotto il nome di Regola.
Questo nuovo testo, entrato in vigore il 18 maggio 2007, comporta, in
riferimento al precedente, un maggiore perfezionamento sotto molteplici punti
di vista, ma nulla di sostanziale.
La legislazione della congregazione, oltre che le Costituzioni,
testo fondamentale, ha avuto altri documenti, i testi complementari, che ne
specificano la normativa. Ecco i principali prima del rinnovamento conciliare:
le Dichiarazioni del Ristretto delle Regole
della Congregazione di san Giuseppe (1885), le Regole della Pia Società di San Giuseppe di Torino..., pubblicate
in due fascicoli nel 1906 e 1907 e in un unico volumetto nel 1917. Queste Regole furono riviste e pubblicate nel
1936 con il titolo: Direttorio della Pia
Società di San Giuseppe di Torino. Nel 1961 è stato pubblicato l’Ordinamento generale degli studi.
Dopo il Concilio i testi complementari e che formano oggi (2008) il
diritto proprio della congregazione sono i seguenti, oltre le Costituzioni e il Direttorio: il Regolamento
dei capitoli, le Linee di formazione
giuseppina e i Regolamenti
provinciali.
Per saperne di più...
- Congregazione di san Giuseppe - Giuseppini
del Murialdo, La Regola, Roma 2007.
-
Giuseppe Fossati, Una storia per la vita. Le
Costituzioni della Congregazione di san Giuseppe, I, Genesi e fonti; II, Contenuto
e commento, (Centro Storico Giuseppini del Murialdo, Fonti e Studi, 8/1-2),
Libreria Editrice Murialdo, Roma 2003, (prima ristampa del II volume, 2004).
- Aldo Marengo,
Contributi per uno studio su Leonardo
Murialdo fondatore e superiore generale, Tipografia Pio X, Roma 1969.