È in spedizione il
quarto numero del 2014 di Vita Giuseppina ricco di tante notizie provenienti dalle Opere della FdM dell’Italia e del Mondo.
BUONA LETTURA!
La Redazione di Vita Giuseppina - vita.g@murialdo.org
Editoriale – tratto dalla rubrica “L’Orizzonte”
L’incontro con Papa Francesco
“Svegliate il mondo”: è la sintesi del messaggio e del compito che il Papa Francesco ha dato ai superiori generali, nell’incontro del 29 novembre scorso.
Ero presente anch’io, nell’aula del Sinodo a Roma, a quell’evento che, di fatto, è stato piuttosto straordinario.
Non si è trattato di un’udienza ordinaria, con i caratteri della formalità. Il Papa si è trattenuto con noi – erano circa 120 superiori generali presenti – per tutta la mattinata, parlando con libertà e confidenza e rispondendo ad alcune domande che noi avevamo preparato: ha aperto il suo cuore, rivelando la profondità della sua spiritualità, la sua esperienza pastorale e il suo sogno di riforma della Chiesa.
Eravamo 120 persone in quella sala grande e solenne, ma ognuno di noi ha avuto come l’impressione di essere seduto accanto a Francesco, intorno ad un focolare, in un momento di dialogo personale e amichevole.
Ci ha detto molte cose, alcune delle quali hanno avuto un’eco anche sui giornali. Sono rimasto colpito da alcuni suoi messaggi, espressi con molta chiarezza e illuminati dal racconto di situazioni, riferite alla sua esperienza pastorale.
Il primo riguarda il tema dell’educazione. Ci ha detto che essa è un’opera sempre “artigianale”, mai “poliziesca”. Cioè è un lavoro, meglio una missione, che si svolge con il contatto personale, il dialogo paziente che cerca di entrare nel cuore della persona.
Se pretendiamo che i ragazzi, i giovani, i figli dicano e facciano quello che noi chiediamo… solo perché glielo esigiamo, forse avremo anche la loro risposta “conforme”, ma non convinta; non avremo formato il loro cuore: “Ci vuole tanto dialogo – ha detto il Papa – tanta pazienza, tanto confronto…”.
Un altro tema che mi ha colpito è quello dei “conflitti”, cioè le relazioni difficili, anche nell’educazione. Il Papa Francesco ci ha detto che i conflitti non sempre possono essere risolti, ma neppure ignorati: spesso vanno assunti come parte della nostra vita.
In ogni caso, però, i conflitti vanno accompagnati, “accarezzati – ha detto il Papa – con tenerezza eucaristica. La tenerezza ci fa bene. La tenerezza non copre il conflitto, ma aiuta ad affrontarlo da uomini”.
Siamo rimasti colpiti e provocati dalle parole di sapienza e di esperienza del Papa, affascinati dalla sua cordialità e dalla sua capacità di incontrare le persone.
Esempi e insegnamenti per tutti noi.
don Mario Aldegani
padre generale