Ci siamo trovati
a Roma in casa generalizia domenica pomeriggio 26 maggio, chi proveniente dal Veneto, chi dal Piemonte e chi da Roma:
p. Flavio Allegro, p.Siro Lazzari, p.Dante Maculan, p.Domenico Zanon, p. Achille Montorio, p. Michelino Campanelli, p. Attilio Sasso; ci ha accompagnato il signor Giovanni della parrocchia giuseppina “Pio X” di Padova.
La settimana è andata via veloce tra tempi di riflessione, momenti di preghiera con la comunità di casa generalizia, incontro con il padre generale, visite ad opere e comunità romane, a don Luigi Pierini e alle suore murialdine nella loro casa generalizia.
Mercoledì siamo stati in
udienza da papa Francesco: lì sul sagrato ce lo siamo goduto da vicino, e, alla fine, siamo stati spettatori del suo
incontro personale ed individuale con gli ammalati. Bella la serata di mercoledì: dopo la
messa presieduta da don Mario e la cena “ufficiale”, abbiamo improvvisato un “revival” di canzoni che hanno segnato i nostri anni giovanili. Le parole e la musica erano le stesse, la voce e il fiato un po’ meno.
Giovedì siamo stati a Viterbo: abbiamo celebrato nella chiesa di Santa Rosa, dove
50 anni or sono siamo stati ordinati sacerdoti. Ci hanno fatto festa i nostri confratelli delle comunità viterbesi, specie i giovani delle varie nazioni giuseppine, e abbiamo conosciuto le novità all’Istituto San Pietro. Certo un poco di magone ci è venuto a non vedere più il San Giuseppe
Artigiano, ma, si sa, i tempi cambiano e anche le idee. Venerdì mattina presto abbiamo celebrato in San Pietro, nelle Grotte Vaticane, presso la tomba di San Pietro: nell’Anno della Fede e nell’anno del nostro 50mo non poteva mancare questo atto di fede nella sede della cattolicità.
Abbiamo concluso la settimana a Montecatini: sabato uno e domenica due giugno sono state due splendide giornate eucaristiche, anche se velate dalla malinconia di non avere più tra noi don Giuseppe Giaccone, mancato proprio un mese fa, qui a Montecatini.
Grazie alla comunità giuseppina e alla comunità parrocchiale per la cordiale e festosa accoglienza che ci hanno riservato. Abbiamo vissuto questa “settimana di grazia e di grazie”, anche per mons. Paolo, don Vinicio, don Silvano e don Antonio, che non vi hanno potuto partecipare.
Infine non ci siamo dimenticati di Vittorio, Sergio, Giacomo, Giuseppe, Honorino, che in cielo si ricordano sempre di noi. E’ stato per noi un bel regalo di congregazione e siamo tornati nelle nostre comunità pronti per i prossimi… cinquanta.
I confratelli del cinquantesimo
Pubblicato su VG 6-2013, pag. 17