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Nella casa del Padre









24 settembre 2011


p. Augusto Rossi




Fr. Augusto fu uno dei primi giuseppini fratelli della Provincia Brasiliana.

Era nato a Santa Corona - Caxias do Sul, il 1 dicembre 1928.

Nel 1942 entrò nel seminario di Fazenda Sousa, accolto da p. Giovanni Schiavo, che, in seguito, divenne il suo confessore e direttore spirituale.

Fece il noviziato a Conceição da Linha Feijó - Caxias do Sul - nel 1949 e qui professò per la prima volta il 22 febbraio dell’anno seguente, che rinnovò fino alla professione perpetua, fatta nel Seminario di Fazenda Souza, il 15 gennaio 1956.

Iniziò il suo apostolato, dopo essere stato, nel 1946 - 1947, ancora seminarista, assistente degli interni nel Colégio São José a Canela (RS), all’ Abrigo de Menores São José, oggi Centro Técnico Social, di Caxias do Sul dal 1950 al 1956 e qui si impratichì nella grafica.

Passò quindi, dal 1957 al 1968 all’Obra social de São José de Murialdo di Porto Alegre (RS) collaborando nell’apertura di una nuova scuola tipografica, dove insegnava ai ragazzi poveri a rilegare libri. In questo periodo portò a termine gli studi medi, che precedentemente aveva interrotto per motivo di salute; frequentò un corso da infermiere - poté così seguire i ragazzi dell’istituto e la gente povera del quartiere - ottenne il diploma di tecnico contabile e si perfezionò nell’arte grafica.

Dal 1969 al 2004 - con l’intermezzo di un anno di ForPer in Casa Generalizia dal ’98 al ’99 - fu ad Araranguá (SC) nel Colégio Nossa Senhora Mãe dos Homens, oggi Colégio Murialdo, ricoprendo anche, per 27 anni il compito di economo dell’opera, instancabile nel ricercare presso le amministrazioni pubbliche sovvenzioni per istituire borse di studio in favore degli allievi più poveri. In questo periodo fu anche archivista della scuola e della provincia e, nei fine settimana, esercitava la missione di ministro della Parola e dell’Eucarestia nelle cappelle della parrocchia.

Il 25 novembre del 2004 fu insignito del titolo di “Cittadino Benemerito” di Araranguá, in riconoscimento della sua azione nella realizzazione del Campus Universitario di Santa Caterina.

Nel 2005 passò nella Casa Provinciale a Caxias do Sul, con l’incarico di archivista e bibliotecario; qui l’anno seguente celebrò, insieme a fr. Valdomiro Tadiello, i 50 anni di professione perpetua.

Negli ultimi sei anni ebbe a lottare con un tumore alla prostata, provato dal male e dalla pesantezza delle terapie; ma questo non gli impedì di continuare nel suo servizio di bibliotecario e di archivista, a coltivare le sue amicizie e ad essere cordialmente vicino a confratelli e amici ammalati e dedicarsi alla raccolta di notizie per realizzare il progetto di una storia della famiglia materna Madalosso.

Il male però si aggravava ed i ricoveri ospedalieri sono diventati frequenti. L’ultimo il 31 agosto, nell’Hospital Saúde di Caxias do Sul, seguito con cura dall’équipe medica e dai confratelli.

Ha concluso il suo lungo cammino verso la mezzanotte di sabato 24 settembre 2011.

La sua salma riposa nella tomba di Congregazione, nel Cimitero di Ana Rech - Caxias do Sul (RS).


26 agosto 2011


p. Fedele Catapano



Nella mattinata del 26 agosto, presso l’ospedale di Foggia, è mancato all’età di 91 anni:

p. FEDELE CATAPANO


della comunità - opera S. Michele Arcangelo di Foggia.


Da alcuni mesi, aggravandosi la sua situazione di salute, il padre era ricoverato presso una casa di riposo Istituto Barone, in città.

Era nato a San Giuseppe Vesuviano il 5 gennaio 1920.

Ha frequentato gli studi medi a Montecchio Maggiore (VI) ed a Viterbo. Qui,
dopo il periodo di postulato, inizia qui il suo noviziato il giorno 8 settembre 1937;
poi, il 20 maggio 1938, passa, insieme ai suoi compagni, a Vigone, aggregandosi ai
giovani che in questo paese già stanno vivendo la loro esperienza: si forma così un unico noviziato con ben 43 membri, sotto la guida di p. Giovanni Apolloni.

Il 9 settembre del 1938 fa la professione religiosa, che rinnova fino alla professione perpetua, avvenuta al Pio X di Roma, il 12 luglio 1943. Dal ’38 al ’41 segue il corso di filosofia a Ponte di Piave; svolge il suo magistero all’Orfanotrofio Maria Cristina di Foggia dal ’41 al 43, per concluderlo con l’ultimo anno alla Buffalotta; segue, come uditore, il corso di teologia all’Università Lateranense dal ’44 al ’48 e viene ordinato sacerdote il 3 marzo 1957.

I primi campi della sua attività di giuseppino, come assistente dei ragazzi, dopo il magistero a Foggia ed a Roma - Buffalotta, furono il Pio X di Roma, Sezze Romano dal ’48 al 51 e Sarno (SA) dal ’51 al ’53.

Divenuto sacerdote, continuò la sua attività ad Albano Laziale (1953 - 1956), Cefalù (1956 - 58), Opera San Michele di Foggia come insegnante e collaboratore parrocchiale (1958 - 1969), assistente e collaboratore parrocchiale a Dipignano (1969 - 1973), Lucera (1973 - 1976), ancora Dipignano (1976 - 1980), un anno di nuovo a Cefalù, quindi Roma Pio X (1981 - 1985) ed infine Foggia, ultima lunga tappa del suo servizio.

I funerali sono celebrati il 28 agosto, nella chiesa parrocchiale San Michele Arcangelo di Foggia, per tanti anni campo del suo ministero sacerdotale e giuseppino.


19 maggio 2011


p. Luigi Maestrello



Giovedì sera, 19 maggio 2011, nella casa di riposo di Archidona, dove da qualche tempo era stato accolto, per il peggioramento della salute, il Signore ha chiamato a Sé

p. LUIGI MAESTRELLO

della comunità Paulo VI di Quito. Aveva da poco compiuto gli 88 anni.

Era nato a Vicenza il 5 maggio 1923.

Dopo aver frequentato la scuola del seminario di Montecchio, aveva vissuto il suo anno di Noviziato a Vigone, emettendo la professione religiosa nella nostra Congregazione il 29 agosto 1941.

Il suo cammino formativo lo ha portato a Sommariva Bosco ed a Ponte di Piave, per proseguire gli studi; quindi ha svolto il periodo di magistero prima a Ponte di Piave (1944 - 1945) e poi a Riva del Garda (1945 - 1946). Il 9 agosto 1946 emette la professione perpetua.

Lascia quindi l’Italia per l’Ecuador: il 31 marzo 1947 sbarca nella sua nuova Patria.

Ad Ambato, la sua prima comunità, svolge gli studi teologici e qui, il 15 agosto 1950 viene consacrato sacerdote.

Vive il primo anno di sacerdozio nella stessa comunità, continuando la sua attività di insegnante, per passare nel maggio del 1951 a Salinas, dove rimane, sempre impegnato nella scuola, fino al 1957.

Ritorna per un anno ad Ambato, per passare poi a Tena, fino al 1962.

Lasciato l’Oriente, lo troviamo sulla Costa, ancora a Salinas, fino al 1977, in un primo momento e poi dall’82 al ’92, svolgendo anche il compito di direttore dal ’68 al ’71 e dall’’87 al ’92 e di economo dall’82 all’87. Tra i due periodi di presenza a Salinas fu al Paulo VI di Quito, come insegnante dal 1977 al 1981 ed un anno a San Rafael, nella Procura della Missione.

Ritornò ancora a Tena, come economo dal ’92 al ’97 e quindi al Paulo VI di Quito, ultima tappa del suo lungo cammino, come insegnante ed economo.

Negli ultimi tempi i problemi di salute, sempre più seri, hanno consigliato il suo trasferimento alla casa di cura di Archidona, dove ieri si è conclusa la sua sofferenza.

Il funerale è stato celebrato sabato 21 maggio, nella palestra del Colegio Paulo VII di Quito, che lo ha visto stimato insegnante ed attento economo; la sua salma riposa nel Cimitero di La Magdalena, a Quito.

Quella di p. Luigi è stata una vita completamente spesa per i ragazzi poveri.

Il Signore, che dà importanza al bicchier d’acqua dato “al più piccolo dei suoi fratelli” lo ha certamente accolto a braccia aperte: “Vieni: servo buono e fedele! entra nella gioia del tuo Signore!”














15 settembre 2010


fr. Valdomiro Tadiello


È nato il 16 marzo 1932, ad Otávio Rocha (Flores da Cunha), da Genuíno Tadiello e Regina Marcon.

Nel 1943 fece l’ingresso nel seminario giuseppino di Fazenda Souza.

Fece il noviziato ed emise la prima professione a Conceição da Linha Feijó nel 1949.

Professò in perpetuo nella Congregazione dei Giuseppini del Murialdo il 15 gennaio 1956.

Dal 1951 al 1953 frequentò il corso di Filosofia presso la facoltà del Seminario maggiore di San Leopoldo, mentre compì in Italia gli studi teologici.

Nei tre anni seguenti fece l’esperienza di magistero, prima nell’”abrigo de menores Assis Brasil”, a Carreiros (Rio Grande - RS) per un anno e mezzo e quindi a Ana Rech, insegnante di Educazione Fisica ed assistente nella Scuola Tecnica.

Ancora insegnante ed assistente nel Colégio Senhora Mãe dos Homens ad Araranguá (SC).

Partecipò al Capitolo Generale XVI, che si celebrò a Roma nel 1976, come rappresentante dei Fratelli dell’America.

Insieme con fr. Augusto Rossi, il 19 marzo 2006 celebrò il 50° di Professione Perpetua nella chiesa parrocchiale di san Leonardo Murialdo di Caxias do Sul, attorniato da confratelli, membri della FdM, parenti ed amici.

Passò il periodo più lungo nel Centro Técnico Social di Caxias, con i compiti di direttore della comunità religiosa e della scuola ed insegnante.

Nel 1985, a 53 anni, fu colpito da un batterio alla colonna vertebrale e bloccato in una sedia a rotelle.

“Speravo di poter fare molto di più... ma ho accettato la sofferenza come la mia croce. Pensavo che sarebbe passata, ma è venuta ed è rimasta per sempre”.

In questi 25 anni di paralisi si è fatto ricorso a tutte le soluzioni offerte dalla medicina, ma senza ottenere nessun segno di miglioramento.

Attualmente viveva nella comunità di Ana Rech (Caxias do Sul), costantemente seguito. Negli ultimi tempi il suo stato di salute si era progressivamente aggravato: sempre più frequentemente veniva ricoverato per cure intensive.

È morto il 15 settembre 2010, alle 17:15 - ora locale - nell’Ospedale della UNIMED di Caxias do Sul, dove era ricoverato dal 30 agosto.

I funerali si sono svolti il 16 settembre, nella parrocchia Nostra Signora di Caravaggio di Ana Rech, dove fr. Valdomiro è stato sepolto nella tomba di congregazione.





14 agosto 2010


p. Pasquale Durastante



Padre Pasquale è mancato nella notte dell’Assunta tra il 14 e il 15 agosto 2010, a Fontecchio, presso la residenza dell’Opera Santa Maria della Pace.

Nacque a S. Elpidio di Pescorocchiano, in provincia di Rieti, il 7 ottobre 1923. In questa data egli festeggiava il suo compleanno, anche se allo stato civile era registrato al giorno 12 ottobre.

Giovanissimo entrò tra i Giuseppini del Murialdo, facendo il postulato a Viterbo nel 1939-1940. Seguì poi il corso normale della formazione: noviziato a Vigone (1940-41); il triennio filosofico, un anno a Sommariva del Bosco e due anni a Ponte di Piave; dal 1944 al 1947 fu giovane chierico a Milano per svolgere il suo tirocinio; quindi a Viterbo per gli studi filosofici e teologici in vista della ordinazione sacerdotale.

Nel contempo realizzava il suo cammino di consacrazione religiosa: il 29 agosto 1941 fece la prima professione a Vigone; divenne professo perpetuo a Cascine Vica (Torino) il 28 agosto 1946; a Viterbo il 10 marzo 1951 fu ordinato sacerdote.

Padre Pasquale visse la sua vocazione religiosa e sacerdotale donando se stesso ai giovani, soprattutto come insegnante e come assistente.

Sono diverse le opere e le comunità nelle quali p. Pasquale ha operato da sacerdote: Pinerolo, da prete novello dal 1951 al 1954; San Giuseppe Vesuviano, in seminario per due anni; dopo un anno a Cisterna fu destinato ad Albano per la prima volta nell’anno scolastico 1957-1958, ad Albano tornò dal 1971 al 1979, e, dopo un anno a Roma presso l’Oratorio San Paolo, dal 1980 al 2001. Padre Pasquale fu anche per alcuni anni a Santa Marinella, prima dal 1958 al 1961 e poi dal 1962 al 1971; nell’anno 1961-1962 fu a Roma San Pio X. Dall’anno 2001 all’anno 2002 fu presso la parrocchia San Leonardo Murialdo, per poi tornare ad Albano fino al 2007. In quell’anno fu trasferito a Roma, all’Oratorio San Paolo, per venire incontro al suo desiderio di essere vicino ai suoi familiari.

In questi ultimi tempi, dopo un soggiorno presso la casa del clero romano in via Pier Paolo Vergerio in Roma, fu ricoverato all’Opera Santa Maria della Pace, in Fontecchio, dal 15 settembre 2009.

Nonostante la malattia sempre più aggressiva p. Pasquale ha trascorso l’ultimo tratto della sua vita pregando e soffrendo, offrendo tutto alla Madonna: nato nel giorno della Madonna del Rosario, è morto nella notte della Assunzione di Maria al Cielo; a Lei, alla Madre di tutti noi, affidiamo questo suo figlio.

Adesso p. Pasquale riposa in attesa della risurrezione finale al cimitero del Verano in Roma, accanto a numerosi confratelli.






4 giugno 2010


fr. Silvio Carletti



Dopo una lunga malattia, con un peggioramento globale della situazione sanitaria che ha consigliato il ricovero nell’Ospedale di Arzignano (VI), all’alba del 4 giugno 2010, è mancato fr. Silvio Carletti, uno dei numerosi “fratelli Carletti” della congregazione giuseppina.

Era nato a Montecchio Maggiore il 15 dicembre 1922.

Aveva vissuto il periodo di postulato a Montecchio, quindi nel 1940 passò a Pinerolo per svolgere l’anno di noviziato ed ha poi professato a Vigone il 29 agosto 1941 ed ha emesso la professione perpetua il 22 settembre 1946.

La scheda dei suoi dati è molto vuota (!); ha vissuto da giuseppino a Pinerolo - Colonia Maffei dal 1941 al 1949; a Ponte di Piave dal 1949 fino alla chiusura della casa, nel 2004, un lungo periodo di servizio, che gli meritò anche la cittadinanza onoraria.; da qui passò a Montecchio Maggiore, dove ha vissuto gli anni difficili della malattia.

Una scheda “vuota”… ma una vita “con le mani piene di tanto lavoro e con il cuore colmo di tanta preghiera”, come si è espresso il provinciale, p. Tullio Locatelli, nel comunicare la notizia della morte.

E sono sicuro che questo è il ricordo di fr. Silvio che hanno nel cuore i moltissimi di noi che lo hanno conosciuto da giovani confratelli, negli anni di Ponte di Piave.

I funerali si sono svolti nella chiesa parrocchiale di Montecchio, gestita dalla comunità e la salma è stata quindi tumulata nella tomba di congregazione del cimitero locale.





13 maggio 2010


p. Renato Gambellini


Dopo una lunga malattia dovuta ad un tumore ed altre complicanze, particolarmente dolorosa nell’ultimo tempo, nella notte che introduceva al giorno della Madonna di Fatima (13 maggio), il Signore ha chiamato a Sé p. Renato Gambellini: aveva da poco compiuto gli 80 anni.

Era nato a Vetralla (Viterbo) il 6 marzo 1930.

Dopo gli studi medi compiuti a Viterbo, aveva vissuto l’anno di noviziato a Vigone ed a Voterbo aveva emesso la prima professione il 16 ottobre 1946.

Prestissimo parte per l’Ecuador: qui sbarca il 31 marzo 1947 e dà inizio alla nuova vita, tutta dedicata alla Terra Ecuatoriana.

Compie ad Ambato gli studi filosofici ed un primo anno di magistero; quindi un secondo anno a Quito ed altri tre a Guayaquil dove, il 7 novembre 1951 emette la professione perpetua.

Ancora ad Ambato svolge il corso di teologia, al termine del quale, l’8 dicembre 1954, viene consacrato sacerdote.

Dedica la freschezza del suo apostolato di giuseppino sacerdote prima ai ragazzi del seminario di Ambato (1955-1958), poi nello Scolasticato di Quito, dove è superiore e maestro degli studenti (1958-1961) e quindi economo ed insegnante (1961-67).

Dal 1967 al 1973 è a Quito nella parrocchia La Magdalena e nel Collegio San José, con il compito di economo provinciale: qui consegue il titolo di Ingegnere civile; un anno a Tena, come ispettore-economo; un anno direttore al Paulo VI di Quito.

Dal 1976 al 1978 è a Roma, in casa generalizia, con l’incarico di procuratore delle missioni; ma riparte presto: ancora un anno nel seminario di Ambato, per passare poi allo Scolasticato di Quito, dal ’79 al ’91 come parroco e, nuovamente, economo provinciale.

È incaricato dei postulanti dal ’91 al ’94, parroco a Babahoyo per due anni, economo (dal 1996 al 2002) a Salinas e collaboratore parrocchiale; dal 2003 è nuovamente a Quito come direttore e parroco de La Magdalena.

La malattia, infine, con le operazioni connesse, che lo hanno portato anche in Italia nella speranza di trovare una soluzione efficace al tumore, lo ha costretto a ritirarsi nella casa provinciale, dove il Signore lo ha incontrato per accompagnarlo nella Sua vita.

I funerali si sono svolti nella parrocchia La Magdalena il giorno 14 maggio; la sua salma riposa nella tomba di congregazione nel cimitero de La Magdalena (Quito).



28 aprile 2010


fr. Agostino Agostini


La sera del 28 aprile, è morto presso il CTO di Napoli, dove era stato da poco ricoverato per un improvviso peggioramento globale della salute, fr. Agostino Agostini.

Nei giorni passati era stato sottoposto ad un duplice intervento chirurgico, all’anca prima, quindi al femore che si era improvvisamente spezzato, presso il Centro Columbus di Roma, collegato al Policlinico Gemelli; era poi rientrato in comunità a Napoli, dove una serie di peggioramenti fisici e psicologici hanno reso necessario un ulteriore ricovero all’ospedale della città.

Fr. Agostino era nato a Isola del Liri (Frosinone) il 16 agosto 1927.

Dopo l’anno di noviziato vissuto a Pinerolo, fece la professione religiosa il 25 settembre 1947 e la professione perpetua a Sarno (Salerno) il 19 ottobre 1952.

Ha lavorato con passione e dedizione in mezzo ai giovani di tante opere del Centro e del Sud Italia: Dipignano, Sarno, Roma Pio X - dove fu a lungo anche economo dell’opera, San Giuseppe Vesuviano, Foggia, Montecatini, Rossano Calabro ed infine Napoli.

Fino a che la salute glielo ha consentito è stato in oratorio tra i ragazzi e i giovani, infine nel parco per i piccoli. Con l'organizzazione dello sport, con la animazione delle associazioni, fr. Agostino è stato per tanti ragazzi l'educatore giuseppino fattosi amico, fratello e padre, con semplicità.

I funerali sono stati celebrati presso la chiesa parrocchiale della Sacra Famiglia di Napoli; la salma è stata quindi deposta nella tomba di congregazione a San Giuseppe Vesuviano.




23 marzo 2010


p. Silvio Lievore


Nella notte di martedì 23 marzo 2010, il Signore ha chiamato a Sé p. Silvio Lievore, della comunità di Thiene.


Era nato a Carré (Vicenza) il 10 gennaio 1922: 88 anni compiuti.

Ha iniziato il suo cammino di formazione nella congregazione con il postulato vissuto a Montecchio Maggiore, il noviziato a Vigone e la professione religiosa alla fine dell’anno, a Vigone, nel settembre del 1942.

Svolse gli studi filosofici a Sommariva Bosco ed a Ponte di Piave; visse l’esperienza del magistero a Venezia, dal 1945 al 1947; professò in perpetuo a Montecchio Maggiore il 9 agosto 1947; a Viterbo, dopo gli studi teologici, fu ordinato sacerdote il giorno 8 marzo 1952.

Ritornò a Venezia, per iniziare il suo apostolato da sacerdote e vi rimase fino al 1961.

Un breve passaggio nella parrocchia a Padova - un anno! - quindi, nel 1962, a Thiene, che è stata l’opera di tutta la sua vita, alla quale ha dedicato tutte le sue energie.

Con il crescere dell’età la malattia è diventata la sua compagna quotidiana: varie volte si è trovato in pericolo di vita.

Alla fine è passato dal sonno alla morte: i confratelli lo hanno trovato al mattino ormai privo di vita.





16 marzo 2010


p. Vittorino Pisi


Martedì 16 marzo è tornato alla Casa del Padre p. Vittorino Pisi

della comunità di Montecchio Maggiore.

Era nato a Venezia il 17 settembre 1919: aveva dunque già oltrepassata la soglia dei 90 anni.

Dopo il periodo di postulato vissuto a Montecchio Maggiore (VI), era entrato in noviziato a Vigone nel settembre del 1934 e vi aveva emesso la professione religiosa il 19 settembre 1935.

Frequentati gli studi di filosofia a Ponte di Piave e svolta l’esperienza del magistero a Riva del Garda (1938-41), aveva professato in perpetuo a Montecchio il 27 settembre 1941. Ha svolto gli studi di teologia prima a La Quercia (VT), quindi, gli ultimi due anni, nel seminario di Venezia, dove, il 10 giugno 1945 è stato consacrato sacerdote.

Dopo un anno di insegnamento a Ponte di Piave, nel 1946 è partito per l’Argentina:

- Morrison 1946-48
- Mendoza 1948-50 maestro dei novizi
- Requinoa 1950-51 direttore e parroco
- Mendoza 1951-55 cappellano
- Villa Bosch 1955-56 direttore e parroco.

Nel 1956 rientra in Italia ed è padre spirituale nel Istituto di Albano per due anni; quindi viene nominato parroco di S. Tito, a Roma, fino al 1961, quando passa in Spagna: direttore a Sigüenza, quindi a Orduña, dove è direttore dal 1963 al 1966, economo fino al 1969 e maestro dei filosofi nel ’69-70.

Altra tappa: dal 1970 al 1072 è padre spirituale nel seminario di San Giuseppe Vesuviano; quindi, fino al ‘78 direttore e parroco nella comunità di Napoli.

Ritorna ancora a Orduña dal 1978 al 1981; poi di nuovo nel ministero parrocchiale a Taranto (’81-’82) ed a Rossano.

Nel 1989 lascia nuovamente l’Italia per trasferirsi in Messico, ad Hermosillo, dove dal 1989 al 1993 è direttore e parroco e vi rimane, poi, impegnato nel ministero pastorale, fino al 1996, quando i problemi di salute lo costringono a rientrare in Italia, entrando a far parte della comunità di Montecchio: l’ultima sua tappa.

È stato “un grande giuseppino”, un pioniere in vari ambienti dove ha prestato la sua opera: anche solo le “tappe” della sua vita ne sono una testimonianza; ma, soprattutto, la sua è stata una vita intensamente spesa a servizio dei giovani.

Negli ultimi tempi la sua salute non destava particolare preoccupazione.

Il mattino di martedì 16 marzo è stato trovato a terra in stanza, vittima di un’ischemia cerebrale. Portato subito all’ospedale di Lonigo (VI), sembrava superare la crisi, dando segni di ripresa; ma verso sera il male ebbe il sopravvento.

I funerali si svolgono nella chiesa parrocchiale di Montecchio Maggiore e qui viene sepolto nella cappella di congregazione.





27 febbraio 2010


p. Michele Palmieri


Da tempo ormai era sofferente; ultimamente si è aggravato, amorevolmente assistito dai confratelli della comunità ed exallievi; la mattina di sabato 27 febbraio il Signore lo ha fatto partecipe della sua Vita.

Era nato a Bagnoli (NA) il 12 gennaio 1924: aveva dunque appena compiuto gli 86 anni.

Aveva iniziato il suo cammino vocazionale a Viterbo con la scuola media ed il postulato, per poi passare in noviziato a Vigone nel 1939; qui l’anno seguente ha fatto la sua professione religiosa. Ha frequentato la scuola superiore in parte a Sommariva Bosco - era scoppiata la guerra e non si riusciva a viaggiare… - ed in parte a Ponte di Piave.

Nel 1943 inizia il periodo di magistero alla Colonia Agricola di Sezze, per passare poi, a Foggia, per gli ultimi due anni: qui, nell’Opera San Michele professa in perpetuo nell’agosto del 1945.

Dopo gli studi teologici a Viterbo, qui viene consacrato sacerdote il 4 marzo 1950: si sta-vano preparando i festeggiamenti per i 60 anni di ordinazione!

Rimane per un anno nel teologato di Viterbo, svolgendovi il compito di economo; è quindi insegnante a Santa Marinella ed al Centro Sant’Antonio, nei pressi di Roma dal 1951 al 1953; ritorna a Viterbo, all’Istituto Divina Provvidenza, ancora economo e, dal 1956 al 1958, direttore; in anno come direttore a Segezia, per passare nel 1959, definitivamente a Lucera.

E diventa parte ed artefice della storia e della vita dell’Opera San Michele: 50 anni di presenza discreta, non in primo piano, ma fattiva, sia nella costruzione dell’opera, come economo, sia come presenza animatrice di attività e formazione: i suoi giovani ricordano con simpatia i campeggi …

Chi lo ha incontrato in questi anni ha sentito il suo cuore buono, tenero, pur sotto la “scorza” di un fare burbero.

Il 22 ottobre scorso il Consiglio Comunale di Lucera ha insignito p. Michele della cittadinanza onoraria, “quale riconoscimento, doveroso e sentito, per l’opera svolta in favore della gioventù lucerina nel corso di 50 anni di permanenza a Lucera”: è stata la testimonianza entusiasta da parte della popolazione di una città per una vita “spesa” per tutti.

La sua salma riposa nel cimitero comunale di Lucera.





26 gennaio 2010


p. Mario Biancosino




non ci scoraggiamo,
ma, se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo,
quello interiore invece si rinnova di giorno in giorno.
(2Cor 4,16)


Padre Mario Biancosino è morto la mattina del 26 gennaio 2010, nell’ospedale Villa Betania di Napoli. Da parecchi anni la sua vita era accompagnata dalla sofferenza.


Era nato a Castelguidone (Chieti) il 12 ottobre 1946.

Dopo il periodo postulato vissuto a San Giuseppe Vesuviano, aveva fatto il noviziato a Vigone, terminato con la professione il 29 settembre 1964; aveva quindi continuato gli studi superiori a Ponte di Piave e svolto il magistero dal 1967 all’Istituto San Giuseppe Artigiano di Viterbo per due anni e quindi a San Giuseppe Vesuviano, nel seminario.

Nel 1970 inizia il corso di teologia, con la professione perpetua ed è consacrato sacerdote il 15 marzo 1975.

Il suo ministero giuseppino si è svolto principalmente nelle nostre parrocchie, impegnato nell’attività giovanile: un primo anno a Napoli, poi a Foggia fino all’80, quindi ancora a Napoli per altri cinque anni; un anno a Lucera, per passare a Cefalù: quattordici anni, espletando anche, nell’ultimo periodo, il servizio di economo; quindi a Foggia, dal 2000 al 2003, con l’intervallo dell’anno di ForPer in casa generalizia nel 2001.

Dal 2003 ritorna a Napoli e vi rimane fino al termine del suo servizio.

La sua vita ed il suo servizio sono stati impreziositi da tanta sofferenza dovuta a gravi problemi di salute: era stato colpito nel 2001 da una grave malattia, che ha comportato l'asportazione quasi totale dello stomaco; la situazione si era poi ulteriormente aggravata per l'insorgere del diabete e negli ultimi tempi è sopraggiunto uno scompenso di vari organi ,ormai consumati dalla malattia.

L'ultima notte, vegliato dai suoi confratelli, si è svolto il tentativo disperato di vari medici che hanno cercato di riportare i valori nei limiti vitali...

Il Signore ha infine chiamato padre Mario per il riposo eterno e la vera completa e totale guarigione dai suoi mali.

Lui, la nostra speranza, ora lo accoglie nel seno di Abramo affinché sperimenti lo shalom e la vera pace.




16 gennaio 2010


fr. Mario Bussi



Colpito da un’ischemia cerebrale, era stato ricoverato in ospedale nei giorni precedenti il Natale. La sua situazione era apparsa subito grave e debole era la speranza di una ripresa e, soprattutto, di un ricupero della sua autosufficienza.

La mattina del 16 gennaio 2010 ha terminato la sua vita laboriosa.


Era nato a Cossano Belbo (Cuneo) il 13 dicembre 1925: aveva quindi appena compiuto gli 84 anni.

Non occorre molto a stilare le tappe della sua vita:

ha compiuto a Pinerolo l’anno di noviziato e qui ha emesso la professione nel 1943; ha professato in perpetuo a Pocapaglia (Cuneo) nel 1948.

Ha vissuto alla Colonia Agricola Maffei di Pinerolo dal 1942 al 1945; un anno quindi a Rivoli e uno a Vigone; a Pocapaglia dal ’47 al ’53, a Valbrembo dal ’53 al ’56, di nuovo alla Colonia Maffei dal ’56 al ’58 ed infine, dal 1958, nella Scuola Apostolica di Valbrembo, ininterrottamente fino alla morte: oltre cinquantun anni!

Era l’uomo di casa, l’uomo dell’orto, l’uomo dei servizi “feriali”!

Non ci sono altre “notizie” da aggiungere, perché la sua è stata una vita “feriale”, mai in mostra, sempre “al servizio”: umile, disponibile… senza pretese.

Ed una vita così non fa notizia, se non per i confratelli che ne hanno apprezzato la presenza e per il Signore che sa valorizzare il servizio fedele.

Come la sua fedeltà alla vita comune, alla preghiera comune e personale…


I funerali si celebreranno lunedì 18 gennaio nella cappella della Scuola San Giuseppe di Valbrembo e la salma sarà tumulata nella tomba di congregazione nel cimitero di Paladina, accanto a p. Giovanni Pertusio che lo ha preceduto solo di alcuni giorni.




20 dicembre 2009


p. Severino Caldonazzo



Padre Severino è nato a Montecchio Maggiore il 16 dicembre 1927.

Qui, nel nostro seminario, ha frequentato la scuola media; ha vissuto, poi, l’anno di noviziato a Vigone ed ha professato, per la prima volta, il 26 ottobre del 1946 a Ponte di Piave, dove ha seguito due anni di scuola superiore

Ha svolto il magistero ad Oderzo, dal ’49 al ’50 e quindi, il secondo, ad Arcugnano.

Nel 1951, dopo aver professato in perpetuo ad Oderzo inizia la sua “seconda vita”: attraversa l’Atlantico, missionario in Brasile, sbarcando ad Ana Rech.

Qui conclude l’esperienza di magistero e poi, a São Leopoldo frequenta il corso degli studi teologici, coronati con l’ordinazione sacerdotale a Garibaldi, il giorno 11 dicembre 1955. Dunque 54 anni di sacerdozio!

Ha prestato il suo servizio in varie comunità della Provincia Brasiliana: insegnante a Fazenda Souza e Ana Rech, quindi al C.T.S. di Caxias do Sul, poi parroco a Conceição e São Paulo fino al 1972, insegnante a Orleans e, per due mandati, economo provinciale dal 1973 al 1979; ancora parroco a Caxias e Planaltina, dove dal 1983 al 1993 è stato anche direttore; dal 1994 al 1996 direttore a Caxias-casa provinciale e poi a Caxias-C.T.S. fino al 2001; infine parroco a Londrina fino al 2007 e, negli ultimi due anni, direttore a Caxias do Sul-O.S.E.

Poco più di un mese fa, in occasione di alcuni esami clinici in preparazione ad un intervento ortopedico ad un ginocchio gli venne diagnosticata una forma di leucemia.

Ricoverato, è stato sottoposto a trattamento chemioterapico che non ha sortito gli effetti sperati: il male gli ha danneggiato a poco a poco gli organi vitali.

È morto la mattina di domenica 20 dicembre, a 82 anni appena compiuti. La sua salma riposa nella tomba di congregazione ad Ana Rech.




29 novembre 2009


p. Giovanni Pertusio


La domenica 29 novembre 2009, prima di Avvento, ha segnato l’Avvento definitivo per p. Giovanni Pertusio: verso le ore 20:00, il Signore è venuto ad incontrare il Suo “servo buono e fedele”, per accoglierlo nella Sua gioia. Aveva da poco compiuto 90 anni.

Era ricoverato da alcuni giorni all’Ospedale di Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, ivi trasportato dalla Casa di Accoglienza per sacerdoti anziani delle Suore Poverelle di Torre Boldone, per un aggravamento improvviso delle condizioni cardiorespiratorie.

Giovanni Pertusio era nato a Riva di Chieri (Torino) il 10 novembre 1920.

Dopo aver frequentato le scuole medie a Rivoli, aveva compiuto il suo noviziato a Vigone, dove aveva emesso i voti religiosi nel 1937. Filosofia a Ponte di Piave, magistero a Rivoli, dove, nel 1942 ha professato in perpetuo; studi teologici a Roma e Viterbo ed è stato quindi consacrato sacerdote a Riva di Chieri - suo paese natale - il 19 marzo 1947.

La scuola è stata, per tutta la sua vita, il luogo in cui incontrare, da giuseppino, i ragazzi ed i giovani: insegnante degli studenti giuseppini a Ponte di Piave dal 1946, quindi al Collegio Larco di Santa Margherita, dove fu anche direttore e preside, Rivoli, direttore nel seminario di Valbrembo dal ’58 al ’60, di nuovo Rivoli ed ancora con i seminaristi a Sommariva Bosco dal 1963 al 1976; infine Valbrembo, Istituto Santa Lucia di Bergamo e, ultima tappa dopo il ritiro della comunità dall’”Orfanotrofio”, Valbrembo.

Seppe contemperare studio - non solo scolastico: nel 2000 ha curato la pubblicazione di un manoscritto inedito di Giovanni XXIII, dal titolo: Ho camminato con S. Giuseppe tutta la vita (FOR-PER nuova serie 7) - e ministero sacerdotale, per cui si rese sempre disponibile.

La sua vita non fu esente da pesantezze, quelle soprattutto legate, ad un fastidioso esaurimento nervoso, che non gli hanno impedito, per un lungo periodo, fin verso gli ultimi anni di vita, di dedicarsi al ministero ed ai suoi studi.

Quando non ha più potuto prestarsi per la scuola e per il ministero ha sempre cercato di rendersi disponibile per i servizi che poteva ancora rendere alla comunità, finché, negli ultimi anni, egli stesso ha chiesto di poter andare nella casa di accoglienza per sacerdoti di Torre Boldone, nella convinzione di sentire un po’ meno la solitudine.

Ha vissuto tranquillamente questo periodo, fino all’aggravamento improvviso che ha richiesto il ricovero in ospedale, dove in breve tempo è mancato.




5 ottobre 2009


p. Giovanni De Angeli



Il Signore lo ha chiamato a Sé la mattina del 5 ottobre, nella casa di cura “Villa Immacolata” dei PP. Camilliani di Viterbo, dopo un periodo di una progressivo decadimento psicofisico, durante il quale è astato assistito e curato, prima in comunità di San Pietro e quindi all’ospedale della città.

Era nato a Vicenza, nel 1919, da una famiglia molto credente ed a cui è sempre rimasto molto legato: il ricordo di sua mamma era uno dei discorsi che tornavano spesso sulle sue labbra, anche in questi ultimi anni della sua vita.

I suoi genitori gli hanno insegnato la strada per il Patronato Leone XIII, dove stavano i Giuseppini del Murialdo e lo hanno iscritto alla scuola elementare del Patronato: così i giuseppini li ha visti all’opera sin da bambino ed è così che il Signore ha seminato in lui la vocazione sacerdotale e religiosa, nell’incontro con questi religiosi che stavano nel cortile con i ragazzi, che insegnavano nelle scuole, che facevano in preti, ma in un modo un po’ speciale.

È stato facile, forse quasi naturale per lui, passare dall’essere alunno del Patronato di Vicen-za all’essere aspirante e poi postulante a Montecchio e poi novizio a Vigone.

Quando, all’inizio del noviziato, gli chiesero di mettere per scritto: “Perché ti vuoi fare Giuseppino?”, scrisse, molto semplicemente: “Per santificarmi e per salvare la gioventù”.

Studiò la teologia negli anni difficili della seconda guerra mondiale, un po’ a Viterbo, un po’ in Veneto... e fu ordinato sacerdote a Vicenza, il 29 giugno 1946.

Poi… al lavoro “per santificarsi e per salvare la gioventù”: a Montecchio fino al 1950, a Venezia come viceparroco dal 1950 al 1952.

Inizia subito la fase matura della sua vita, quella delle responsabilità, soprattutto pastorali, perché da allora tutta la sua vita si è svolta fra Vicenza, Padova e Viterbo.

Al Patronato di Vicenza, che fu la culla della sua vocazione, ritornò come direttore nel 1952 e vi resto sino al 1957; poi andò a Padova come direttore e come parroco: più di vent’anni, dal 1952 al 1973; ed è stata un’esperienza indimenticabile per lui e anche per i parrocchiani della parrocchia Pio X.

Gli altri trenta e più anni della sua vita sono stati per questa terra viterbese e per questa gente: per l’Istituto San Pietro, per la Parrocchia delle Farine, per la Chiesa Viterbese.

Padova e Vicenza sempre sono rimaste nel suo cuore, ma ormai Viterbo era la sua terra e la sua casa. Qui, il 6 ottobre si sono svolti i funerali, cui ha partecipato una nutrita assemblea compo-sta da oltre trenta sacerdoti diocesani - il Vescovo di Viterbo, nella impossibilità di essere presente, ha inviato un messaggio tramite il suo Vicario - e giuseppini, da numerosi studenti dell'Istituto Teologico San Pietro e da tante persone di ogni età; qui, nel cimitero della città, nella tomba della congregazione ha ora il suo riposo, nella pace del Padre.



30 settembre 2009


p. Albino Dalsotto



È morto all’alba del 30 settembre 2009, nella Casa di Riposo in Caxias do Sul - RS, a quasi 92 annidi età.

Era nato ad Ana Rech - RS (Brasile) il 10 novembre 1917.

A Fazenda Souza aveva compiuto gli studi inferiori e superiori e qui, al termine del noviziato, aveva fatto la prima professione il 16 gennaio 1944. Aveva proseguito gli studi di filosofia a São Leopoldo; il magistero ad Ana Rech e la teologia ancora a São Leopoldo ed Ana Rech, dove nel gennaio del 1949 ha emesso la professione perpetua; fu consacrato sacerdote ad Ibiaçá - RS il 21 dicembre 1952.

Nella sua lunga vita svolse il suo apostolato in numerose comunità: Ana Rech, Fazenda Souza, Porto Alegre, Conceição, Porto Alegre, São Pulo, Caxias, Planaltina.

Fu un instancabile e zelante discepolo missionario di Gesù Cristo; un giuseppino che ha vissuto nella semplicità, in spirito di povertà e silenziosa laboriosità; la sua vita religiosa è stata una limpida testimonianza di fedeltà.

Il suo corpo riposa nella tomba di congregazione nella città di Ana Rech.



23 settembre 2009



p. VITTORIO SCARANO


Un giuseppino del Murialdo, totalmente dedito all’educazione dei giovani.


È morto nella notte del 23 settembre 2009, a 85 anni di età: una vita davvero vissuta in pienezza!

Era nato a Lucera il giorno 8 gennaio 1924. Da ragazzo, frequentando la Chiesa di Santa Caterina, embrione dell’Opera San Giuseppe” ha incontrato i Giuseppini - tra i quali il Servo di Dio p. Angelo Cuomo - e la loro esperienza ha fatto maturare in lui la decisione di diventare giuseppino.

Noviziato a Vigone (Torino), nel 1939; prima professione nel 1940; quindi gli studi filosofici a Sommariva Bosco (CN) ed a Ponte di Piave (TV).

Alla fine degli studi superiori, nel 1944 ritorna a Lucera, nella sua città, per svolgervi il periodo di magistero, ora collaboratore di p. Angelo nell’animazione dei vari momenti formativi. Qui, il 2 settembre 1945, diventa giuseppino per sempre, con la professione perpetua. Frequenta il corso di teologia a Viterbo, dove il 4 marzo 1950 viene consacrato sacerdote.

Comincia quindi il suo apostolato di prete giuseppino educatore dei giovani: prima a Lucera, sempre nell’oratorio; poi a Segezia, dal 1955 al 1959 con i ragazzi orfani o affidati dal Ministero di Grazia e Giustizia; fu quindi per sei anni direttore dell’Istituto San Giuseppe Artigiano di Viterbo: un periodo ricco di iniziative, sempre a favore dei giovani.

Dopo un anno vissuto nel Centro Professionale Sant’Antonio di Roma, inizia nel 1966 l’esperienza della Spagna, ad Orduña, nella scuola e nel seminario minore: dieci anni, il cui ricordo permane vivo nei confratelli che hanno incontrato p. Vittorio da ragazzi o da collaboratori.

Nel 1976 ritorna in Italia ed è nominato direttore a Cefalù (PA), da dove, nel 1982, parte per l’ultima lunga tappa: Foggia - Opera San Michele. Una presenza costante e ricercata in oratorio ed in tutta la parrocchia.

Rimane nel cuore la sua personalità forte, esigente con se stesso, con i confratelli e con i giovani: p. Vittorio è stato un giuseppino che ha vissuto in pienezza il carisma di san Leonardo.




3 settembre 2009


p. José Leonardi




Quando sembrava che si stesse riprendendo dall’ictus cerebrale che lo aveva colpito verso la metà di agosto, p. José Leonardi è morto a Babahoyo, la sera di giovedì 3 settembre, a 81 anni di età.

Era nato a Zugliano (VI) il 7 aprile 1928.

Frequentate le scuola medie a Montecchio Maggiore, ha vissuto a Vigone l’anno di noviziato, dove il 16 settembre 1947 ha emesso la sua prima professione nella Congregazione di San Giuseppe.

Da Ponte di Piave ha compiuto la “grande traversata”, passando in America Latina: vi ha dedicatoi tutta la sua vita.

Dapprima in Argentina, dove ha compiuto tutto il suo cammino di preparazione al sacerdozio: filosofia e magistero a Morrison, dal 1949 al 1951; quindi gli studi teologici a Villa Bosch, dove ha professato in perpetuo il giorno 8 dicembre 1954 ed è stato ordinato sacerdote il 13 maggio 1955.

Dopo un anno di lavoro ancora a Morrison, nel 1956 parte per l’Ecuador, che diventa la sua nuova patria.

Ha prestato il suo ministero di sacerdote giuseppino in molte comunità ed opere della provincia e del vicariato:

- La Magdalena - Quito - a più riprese per molti anni [’56-’58; ’65-’69; ’76-’86; ’94-‘03] svolgendovi, di volta in volta, vari servizi: parroco, direttore, ministero
- Ahuano (Napo) parroco dal ’58 al ’59 e dal ’62 al ‘63
- Talag (Napo) direttore dal ’59 al ‘62
- Curaray dal ’63 al ‘65
- Paulo VI - Quito dal ’69 al ‘70
- Scuola San José - Quito dal ’70 al ‘76
- Guayaquill dal ’86 al ‘88
- Salinas dal ’88 al ‘94

ed infine - Babahoyo, prima nel ’94 e quindi, come ultima tappa, dal 2003, parroco.

Nella notte tra il 12 ed il 13 agosto di quest’anno è stato colpito da ictus cerebrale. Sembrava che le cure prestate tempestivamente riuscissero a superare il male ed il decorso della malattia alimentava tale speranza.

Ma la sera del 3 settembre il male lo ha stroncato.


Lo affidiamo al Signore, sicuri della Sua fedeltà nel ricompensare il Suo servo fedele.




2 settembre 2009


p. Egidio Plastina



Durante l'intervento di trapianto del fegato, a lungo atteso come soluzione ai gravi problemi di salute, p. Egidio Plastina è morto nella prima mattina del 2 settembre 2009 - erano circa le 5:30 - nell'ospedale di Padova dove era ricoverato, colpito da un duplice infarto cardiocircolatorio. Era prossimo al 52° compleanno.

Era nato a Luzzi (Cosenza) il 10 ottobre 1957.

Dopo aver frequentato la scuola media a Dipignano e la scuola superiore nel seminario di San Giuseppe Vesuviano, era entrato in noviziato a Viterbo nel 1978, emettendo la sua prima professione nella Congregazione dei San Giuseppe il 1 settembre 1979.

Biennio di filosofia all'Istituto San Giuseppe Artigiano; il tirocinio dal 1981 al 1983 ad Acquedolci; studi teologici a Viterbo - San Pietro, dove l'8 dicembre 1984 aveva professato in perpetuo.

Il 24 aprile 1986 è stato consacrato sacerdote nell'Abbazia di San Martino al Cimino.

Ha dedicato il suo ministero di sacerdote giuseppino a Rossano Calabro, come insegnante ed assistente, dal 1986 al 1988; quindi cappellano del lavoro nella parrocchia "Gesù Divin Lavoratore" di Taranto dall''88 al '92 ed animatore giovanile a San Giuseppe Vesuviano.

Dal 1994 al 2000 è stato a Viterbo all’Istituto San Giuseppe Artigiano, economo della comunità e presidente dell'Associazione Murialdo, la realtà giuseppina d'accoglienza nel territorio: Viterbo lo ricorda per questo suo impegno nelle case famiglia, accanto ai ragazzi più feriti...
Nel 2000 diviene direttore del Centro Reffo di Roma, ancora impegnato nell’accoglienza.

Nel 2003 ritorna a Rossano Calabro, come vicedirettore ed economo; dal 2005 al 2007 è direttore a Lucera ed infine nuovamente a Rossano, come direttore e parroco.

Da anni p. Egidio era affetto da una grave male al fegato, tanto da dover entrare in lista per il trapianto: un lungo tempo di fatica e di speranze, di cure e di ricerche.

Negli ultimi mesi la situazione era decisamente peggiorata, tanto da dover essere ricoverato in una clinica specializzata a Padova, collegata con l'ospedale. Qui si è infranta l'ultima speranza, suscitata dalla chiamata per il sospirato trapianto: il suo cuore non ha retto all'intervento.

Lo ricordiamo per il suo entusiasmo e per la dedizione con cui ha vissuto il suo essere giuseppino del Murialdo scegliendo sempre i più poveri.






24 agosto 2009


p. Giuseppe Idiotti



Verso le 14:30 di lunedì 24 agosto 2009, all'ospedale di Arzignano (VI), dove era ricoverato da alcuni gironi per una sopravveniente broncopolmonite che ha aggravato la sua salute già da tempo precaria, è mancato p. Giuseppe Idiotti, a 85 anni di età.

Era nato a Zugliano (VI) il 13 febbraio 1924.

Entrato in noviziato a Vigone nel 1940, qui ha emesso la professione religiosa il 29 agosto 1941 ed ha quindi proseguito il cammino di formazione con gli studi filosofici a Sommariva Bosco ed a Ponte di Piave, l'esperienza di magistero a Vascon e Riva del Garda.

A Oderzo, il 9 agosto 1946 ha professato in perpetuo.

Dopo gli studi teologici svolti a Viterbo-San Pietro, il 10 marzo 1951 fu ordinato sacerdote.

Se eccettuiamo l'anno vissuto a Vascon dal 1951 al 1952, i tre anni a Ponte di Piave dal 1955 al 1958, dove ha svolto il compito di economo e l'anno di Thiene dal 1964 al 1965, tutto il suo ministero sacerdotale è stato dedicato all'opera di Montecchio Maggiore: l'ultima tratta ininterrottamente dal 1965.

Qui, nella chiesa parrocchiale di S. Maria Immacolata, che ha visto sorgere, sono stati celebrati i suoi funerali; è sepolto nella tomba di famiglia del cimitero di Zuliano, suo paese natale.


Lo ricordiamo per la sua passione per le vocazioni e per la sua vita di umile e buon religioso sacerdote.






9 agosto 2009


p. Paolo Toschi



La mattina di domenica 9 agosto 2009 è tornato alla casa del Padre il confratello p. Polo Toschi, della comunità di Modena.


Era il confratello più anziano della congregazione: era nato il 6 dicembre 1911 a San Venanzio di Maranello (MO); quasi la bellezza di 98 anni! e battezzato lo stesso giorno 6 dicembre.


È stato allievo dell'Istituto Sacro Cuore di Modena, dove ha frequentato le scuole medie e le superiori.


Entrato nel noviziato della congregazione a Rivoli, nel 1930, qui fece la prima professione nel novembre del 1931 e ad Oderzo la professione perpetua il 29 luglio 1936.


Nel frattempo aveva seguito gli studi filosofici ad Oderzo ed a Ponte di Piave ed aveva vissuto l'esperienza del magistero a Treviso - S. Nicolò.

Al seminario di Treviso ha frequentato gli studi teologici, coronati con l'ordinazione sacerdotale, celebrata in questa città il 9 luglio 1939.


Campi del suo lavoro di giuseppino sono stati il Camerini Rossi di Padova, a due riprese - dal 1940 al 1945 e quindi nel 1950 - il Patronato Leone XIII di Vicenza, quindi il Patronato del Santo di Padova, Conegliano, Thiene e Santa Marinella.

Dal 1963 è vissuto all'Istituto Sacro Cuore di Modena; da qualche mese viveva pressa la Casa del Clero di Cognento, presso Modena.

Qui il 9 luglio ha festeggiato la ricorrenza dei 70 anni di sacerdozio.


[gl]


8 luglio 2009


p. Giovanni Coscio



Era nato a Torino il 5 giugno 1929 [80 anni il mese scorso].

Compiuto il postulato a S. Stefano Belbo, era entrato in noviziato a Sommariva Bosco e qui aveva fatto la professione religiosa nel settembre del 1945, professando, poi, in perpetuo a Vigone il 29 agosto 1950.

Ponte di Piave e Viterbo sono state le sedi dei suo studi superiori, mentre a Pinerolo, come maestro elementare, aveva fatto l'esperienza del tirocinio, da 1948 al 1951.

A Viterbo fu consacrato sacerdote il 26 marzo 1955.

Riprese allora il suo servizio tra i ragazzi a Pinerolo - dove ritornò ancora dall'85 all'88 - poi a Cascine Vica, per un anno e quindi alla parrocchia della Salute di Torino , come economo, dal 1960 al 1964.

Dal 1964 dedicò la sua attività, alternativamente, all'Orfanotrofio Santa Lucia - Istituti Educativi di Bergamo ed al Collegio Artigianelli di Torino, fino a quando, ormai non più in forze, entrò a far parte della comunità del Collegio San Giuseppe di Rivoli.

Da alcuni mesi, peggiorata ulteriormente la sua situazione di salute, si dovette ricorrere al ricovero in una struttura delle Suore di San Gaetano, a Pancalieri, nei pressi di Torino.

I funerali sono celebrati nella chiesa parrocchiale N. S. della Salute di Torino e la salma riposerà nella tomba di congregazione nel cimitero centrale della città.

[gl]




29 giugno 2009


fr. Giulio Botalla


Nella tarda mattinata di lunedì 29 giugno il Signore ha chiamato a sé fr. Giulio Botalla, 95 anni abbondantemente superati. Da tempo era ospite nella casa di riposo di Sommariva Bosco.

Fr. Giulio era nato a Vercelli il 16 dicembre 1913.

Dopo il periodo di postulato a Cascine Vica (Torino), era entrato in noviziato a fine agosto del 1932 a Vigone, dove un anno dopo ha emesso la professione religiosa. Solo nel 1951 ha professato in perpetuo, a Ponte di Piave, dopo l'esperienza nella colonia agricola di Vascon e quella non meno importante per la sua vita, del servizio militare iniziato nel 1940 in Jugoslavia e concluso con la prigionia in Germania durata dal settembre del 1943 all'agosto del 1945.

La figura di fr. Giulio, che dal 1951 al 1959 era vissuto in varie comunità: Ponte di Piave, Montecatini, Colonia agricola Maffei di Pinerolo, Valbrembo, è legata soprattutto alla Colonia Agricola di Cascine Vica, dove ha lavorato, mettendo a frutto i suoi diplomi di fattore e di esperto agricolo e l'esperienza maturata a Vascon, come responsabile della gestione dell'attività vivaista dal 1959 al 1991. Quando qui giunse a termine l'impegno diretto della congregazione sull'attività produttiva, fr. Giulio passò nella comunità di Sommariva Bosco, dove rimase fino al ricovero nella casa di riposo del paese.

"Fr. Giulio presenta la Signore una vita fatta di sofferenza e di lavoro", scrive il superiore provinciale, don Tullio, nell'annunciare la sua morte: la sofferenza della difficile infanzia, quindi della prigionia ed infine della vecchiaia.

E di fedeltà: è commovente il suo attaccamento alla sua scelta di vita religiosa nella congregazione, che lo portava a scrivere, in una difficile situazione della vita: "… cercherò di difendere a denti stretti la mia vocazione…".

[gl]




6 giugno 2009


p. Piergiorgio Ponso


La mattina del 6 giugno 2009 il Signore lo ha chiamato a sé p. Piergiorgio: ancora qualche giorno ed avrebbe compiuto 80 anni.

Era nato, infatti, il 17 giugno 1929 a Vicenza.

Nella sua famiglia i tre figli maschi sono diventati religiosi Giuseppini del Murialdo: fratel Gaetano, missionario in Argentina e in Cile, padre Virginio, per tanti anni maestro elementare, e il nostro p. Piergiorgio. Accanto a loro le due sorelle.

Nel maggio del 1935 il piccolo Piergiorgio fece la sua prima comunione al Patronato Leone XIII dei Giuseppini del Murialdo: una data segnata nel suo diario personale a chiare lettere, ricordo di un bellissimo giorno.

Seminarista a Montecchio Maggiore nella scuola apostolica dei Giuseppini del Murialdo, nel 1946 decide di entrare in noviziato, che termina con la prima professione a Vigone (Torino), il 15 settembre 1947.

Seguono i tre anni di studio a Ponte di Piave e nel 1950 fu mandato per un anno a Thiene, al patronato San Gaetano; quindi seguirono tre anni a Modena, all'opera Sacro Cuore per completare il periodo del tirocinio.

A Modena, il 14 ottobre 1952 professò in perpetuo.

Frequentò la teologia a Viterbo, dove divenne sacerdote il 22 marzo 1958.

Padre Piergiorgio visse i primi cinque anni della sua vita sacerdotale al patronato di Thiene, impegnato nell'insegnamento nelle classi elementari e nell' animazione della vita associativa ed oratoriana del patronato.

Vista la sua capacità di stare con i giovani e di farsi seguire, fu incaricato dell'animazione vocazionale nel Trentino dal 1963 al 1970. Alcuni confratelli ricordano con gratitudine l'incontro con p. Piergiorgio, inizio di un cammino vocazionale sfociato nella consacrazione religiosa e sacerdotale.

Cominciarono poi gli anni delle responsabilità: direttore a Vicenza (1970-1976); due anni a Thiene prima di diventare direttore (1978-1984); due anni come economo e assistente AGESCI a Cesena, dove fu direttore (1986-1995); parroco a Montecchio Maggiore per quattro anni.

Nel 1999 torna un'altra volta a Thiene con il compito di economo, ma dopo due anni dovette lasciare l'incarico, perché si facevano sempre più evidenti i segni della malattia.

Dal 2001 era ritornato a Montecchio Maggiore e prestava la sua opera in parrocchia, secondo quanto la salute glielo permetteva.

La comunità di Montecchio Maggiore ha accompagnato con tanta fraternità e carità gli ultimi anni della vita di p. Piergiorgio, che un poco per volta la malattia ha chiuso in se stesso, lui così espansivo e cordiale.

Fu ricoverato, dopo la Pasqua del 2009, al Novello di Vicenza, una struttura della diocesi per sacerdoti e religiosi anziani e ammalati, perché meglio potesse essere seguito e curato. Qui il Signore lo ha chiamato a ricevere "la corona della gloria".

I funerali sono stati celebrati a Montecchio Maggiore, nella chiesa della parrocchia affidata ai Giuseppini e di cui p. Piergiorgio fu il secondo parroco, la mattina dell'8 giugno.

Quindi p. Piergiorgio è stato sepolto al cimitero di Vicenza, nella tomba di congregazione, accanto al fratello p. Virginio.

don Tullio Locatelli




24 maggio 2009


p. Enrico Roncoli



La mattina della festa dell'Ascensione, il Signore ha chiamato ad occupare il posto che "gli aveva preparato" nel Suo Regno, p. Enrico Roncoli, della comunità di Torino - N.S.della Salute.

Era nato il 13 aprile 1918 a Camaiore (Lucca).

Era entrato in congregazione, dopo il periodo di postulato, con il noviziato, vissuto a Vigone nell'anno 1936/1937 ed aveva compiuti gli studi di filosofia a Ponte di Piave e quelli di teologia frequentando il Seminario di Torino.

Professo perpetuo a Rivoli nel 1942, venne consacrato sacerdote a Torino il 29 giugno 1947.

Il suo ministero si svolse tutto in tre opere:

- Rivoli, al Collegio San Giuseppe, ma inserito nell'attività dell'Oratorio S. Cuore - chiamata all'inizio Opera Murialdo - fino al 1960; qui già aveva compiuto il magistero negli anni '38-'41 e qui aveva continuato a lavorare mentre frequentava il corso teologico a Torino

- parrocchia di Milano, impegnato ancora in oratorio, dal 1960 al 1965

- Torino - N.S.della Salute, ininterrottamente dal '65 alla morte. Inserito dapprima ancora nell'attività dell'oratorio e della scuola di religione nelle elementari del Borgo, quindi animatore della Corale di canto della parrocchia, per cui è ben voluto da un numero di persone, adulte ormai, che sono cresciute con accanto la sua figura dolce di prete buono.

Ma un'altra immagine esprime ancor meglio la caratteristica del ministero sacerdotale di p. Enrico: il confessionale! Tutti sapevano che, a qualunque ora della giornata fossero entrati in chiesa - e quanti lo facevano, specialmente al mattino, approfittando della presenza del mercato nella piazza antistante, per un saluto alla Madonna della Salute - avrebbero trovato p. Enrico, accanto al suo confessionale, disponibile per le confessioni o per un colloquio rasserenante.

Non godeva di grande salute: già negli anni '70 aveva avuto una grave malattia di natura cardiaca - ricordava che sulla sua cartella clinica i sanitari avevano già scritto "deceduto"! - da cui si era ripreso; la situazione, poi, si era complicata con il passare degli anni, evidenziando i segni dell'età.

Nonostante questo, la morte è sopraggiunta all'improvviso, quando ormai aveva superato i 91 anni.

È sepolto nel cimitero di Greppolungo di Camaiore: il suo paesino, cui era fortemente legato.


[gl]




10 marzo 2009


fr. Vittorio Dadda


Nella mattinata del 10 marzo 2009, primo giorno della novena di san Giuseppe, il Signore ha chiamato a sé fr. Vittorio Dadda, colpito improvvisamente da un infarto cardiaco, nella comunità di Santa Margherita Ligure.

Avrebbe compiuto i 77 anni il mese prossimo.

Era nato, infatti, il 25 aprile 1932 a San Pellegrino Terme (Bergamo).

All'Orfanotrofio Santa Lucia di Bergamo aveva avuto i primi contatti con la congregazione: qui cominciò come tipografo e fece il suo periodo di postulato e da qui, nell'ottobre del 1950, passò a Vigone per l'anno di noviziato.

Professo nel 1951, si legò definitivamente alla congregazione coni voti perpetui emessi a Vigone nel 1957.

Esercitò la sua professione di tipografo prima a Pinerolo, dal 1951 al '58; poi un anno a Bergamo; fu quindi responsabile della legatoria del Collegio Artigianelli di Torino dal 1959 al '70 ed ancora un anno, sempre in tipografia, a Pinerolo.

E, dopo "il lavoro", i ragazzi, la sua "squadra", ricco di entusiasmo, di energia e di inventiva.

Dal 1971 diviene l'"uomo dell'opera": colui che sapeva vedere e provvedere alle necessità manutentive della casa, con un'intraprendenza, inventiva, manualità e costanza davvero uniche. Servizievole. Nonostante gli incidenti, le operazioni alle gambe [tre per ogni gamba] e le stampelle: mai fermo.

"Se non ci fosse stato - si diceva di lui - si sarebbe dovuto inventarlo!"

Questo nella parrocchia di Milano fino al 1990; poi a Rivoli, fino al 2000; tre anni alla parrocchia della Salute; quindi, non più in forze come avrebbe voluto - lui che pretendeva da sé senza misura, a Sommariva Bosco ed infine, dal 2005, a S.Margherita Ligure.

Dovunque sia passato ha lasciato un bel ricordo della sua cordialità, del suo buonumore, della sua amicizia, del suo star-bene-insieme... della sua generosità.

È morto in piedi, in movimento, senza dover essere servito, come temeva...: è morto come ha sognato.

Se la più piccola cosa fatta con generosità ad un fratello verrà ricordata...


[gl]



16 gennaio 2009


ir. Ricieri Gaetano Argenta


Oggi alle 12:00, ha lasciato questa dimora terrena per la Casa del Padre, il nostro venerando ed amato confratello fratel Ricieri Gaetano Argenta, a 94 anni di età.

Fu l’ultimo degli 11 fratelli ad andare ad occupare la dimora che Gesù gli aveva preparato.
Esattamente oggi compiva 69 anni di professione perpetua nella nostra cara Congregazione.
Fu il primo giuseppino brasiliano, formato da Servo di Dio pe. Giovanni Schiavo.

La sua lunga convivenza con i giuseppini del Murialdo iniziò il 1930. Ed attratto dall’esempio di fratel Giuseppe Gasparini e di santi confratelli giuseppini, dedicò tutta la sua lunga vita ai giovani poveri nelle diverse opere di allora e di oggi.

Il suo più lungo soggiorno terreno è stato nell’Abrigo de Menores S. José, dopo chiamato Centro Técnico Social, della durata di 54 anni, facendo scuola ed assistenza ai giovani orfani. Quando l’età non gli permise più, si dedicò alla segreteria della scuola con ammirabile cura e precisione.

Tutti ricordano la sua accoglienza, il suo umorismo e la sua semplicità. Il suo spirito religioso sempre fu esemplare, gioioso e fraterno. La sua laboriosità senza sosta e risparmio di forze. Sapeva stimolare i giovani al bene; i laici allo spirito di famiglia; i collaboratori alla responsabilità.

Adesso che è in compagnia dei suoi amati confratelli, parenti, collaboratori ed amici, assieme a Gesù, Maria e Giuseppe in cielo, vigili sulle vocazioni, sul neo-sacerdote di Belém do Pará (18/01/09), sui i suoi numerosissimi nipoti, specialmente il pe.Orides e pe.Ivo Ballardin, sui Laici della Famiglia del Murialdo e sui suoi ex-allievi.

Caxias do Sul, 16 gennaio 2009

pe.Orides Ballardin


Alcuni dati:

- nato ad Ana Rech - Caxias do Sul il 28 ottobre 1914
- prima professione ad Ana Rech, il 19 marzo 1934
- professione perpetua ad Ana Rech, 16 gennaio 1941 (!)
- una vita nella scuola:

* insegnante
- Galopolis - Colégio Chavez Irmãos '34 - '37
- Ana Rech '37 - '47
- Pelotas '47 - '53
- Ana Rech '53 - '55
- Caxias do Sul - CTS '55 - '63

* segretario (e insegnante)
- Caxias do Sul - CTS '63 - .......

- ricovero in Hospital Saúde de Caxias do Sul il giorno 8 gennaio
- morte: ore 12:00 del 16 gennaio 2009 - 68 anniversario della professione perpetua -




12 gennaio 2009


pe. Navilio Miguel Trés


Il giorno 12 gennaio 2009, è mancato durante un intervento chirurgico, resosi necessario per eliminare un aneurisma all'aorta, pe. Miguel Trés, a 73 anni di età.

Nell'ultimo periodo si trovava in comunità a Fazenda Souza, proprio per le difficili condizioni di salute.

Era nato a Veranópolis il 21 ottobre 1935.

Dopo aver frequentato gli anni di seminario a Fazenda Souza, era passato in noviziato a Conceição, dove il 4 marzo 1956 ha emesso la professione religiosa. Ha continuato quindi il suo cammino di formazione: studi di filosofia ad Ana Rech; magistero ad Orleans e Caxias do Sul dal '59 al '61; teologia a Viterbo, dove il 6 marzo 1962 ha emesso la professione perpetua ed il 26 giugno 1966 è stato consacrato sacerdote.

Il suo primo campo di apostolato è stata la Spagna: Sigüenza e Orduña, tra i ragazzi delle nostre scuole.

Nel 1974 rientra in Brasile, nel seminario di Orleans, quindi nel '77 a Fazenda Sousa, dove, l'anno seguente, è nominato parroco di N. S. de Saúde; nel 1983 è a Brasília (Guara I), nella parrocchia São Paulo Apostolo; quindi due anni a Porto Alegre, con il compito di economo, che svolge anche a Brasilia negli anni '86-'87; nel 1988 è all'EPESMEL di Londrina ed, infine, dal 1982 è vicario nella parrocchia São Sebastião di Planaltina, fino al passaggio neillo scorso anno a Fazenda Souza - Caxias do Sul RS, per motivi di salute.

Il male è stato più forte della sua forte fibra, che già aveva positivamente superato l'altro momento drammatico nel periodo passato in Spagna e non gli ha permesso di superare l'intervento chirurgico.



5 dicembre 2008


p. Eugenio Molon



Già da parecchi mesi la sua salute aveva destato forti preoccupazioni: i ricoveri in ospedale si sono susseguiti, per un quadro generale che è apparso a volte disperato.

 

 

Ultimamente era ritornato in comunità e mostrava i segni di un certo miglioramento…. Ma il 5 dicembre, a 82 anni appena compiuti, p. Eugeno Molon ha concluso in suo cammino terreno.


Quarto di sei figli, p.Eugenio era nato ad Altavilla (Vicenza), il 1 dicembre 1926.

Una famiglia "di una volta", la sua: due sorelle religiose, due fratelli sacerdoti scalabriniani e l'altro fratello, papà di quattro figli.

Frequenta il seminario di Montecchio Maggiore - dal '39 al '43 - quindi il noviziato a Vigone, dove il 12 settembre 1944 fa la professione religiosa.

Corso filosofico a Ponte di Piave e Oderzo; magistero al Patronato del Santo di Padova dal 1947 al 1950 e a Oderzo dal 1951 al 1952.

Il 19 settembre 1950 emette la professione perpetua e continua poi il suo cammino di preparazione al sacerdozio con il corso di teologia a Viterbo, dal 1952.

Il 17 marzo 1956 a Viterbo è ordinato sacerdote da mons. Adelchi Albanesi, insieme ad altri 10 confratelli… ed a suo fratello Silvano, scalabriniano di San Carlo.

Il 7 dicembre 1956 parte da Genova per il Cile, che diviene, da allora, la sua nuova patria, cui dedicare tutta la sua vita.

Ai primi di marzo del 1957 a Requinoa inizia la sua attività, insegnando nel Liceo San Giuseppe e svolgendo il suo ministero sacerdotale in parrocchia. Quindi a Santiago; nella comunità di "La Punta di Codegua", convalescente in seguito ad un incidente stradale; un passaggio in Argentina, presso Cordoba, in una Colonia di ragazzi, dal 1961 al 1963; e di nuovo a Requinoa; poi a Valparaiso, impegnato nella parrocchia "Nostra Signora del Pilar" - assistenza spirituale agli ammalati, a vari gruppi, tra i quali gli Scouts - e nel "Liceo Murialdo", come insegnante di religione e di francese ed ancora a Requinoa.

Da qui, nel 1999 passa alla comunità di "La Reina", impegnato nel ministero parrocchiale, con una presenza ricercata nel confessionale.

È stata l'ultima tappa del suo pellegrinaggio. Qui il Signore lo ha chiamato alla Vita.


 


23 novembre 2008


p. Humberto Morsucci


Il Signore lo ha chiamato a Sé nella mattinata di domenica 23 novembre 2008, festa di Cristo Re.
Da una decina di giorni si trovava ricoverato nella Clinica San José Obrero di Luján (Buenos Aires), in seguito al peggioramento del suo stato di salute. Aveva 81 anni.

Padre Umberto era nato a Mendoza (Argentina) il 3 novembre 1927.

Ha fatto il noviziato nell'anno 1948-49 a Rodeo del Medio (Mendoza), dove, il 4 marzo 1949, si è consacrato al Signore nella Congregazione di San Giuseppe con la professione religiosa.

Compiuti gli studi di filosofia a Rodeo del Medio dal 1949 al 1951, dopo l'esperienza di magistero a Villa Bosch ('52-'53), è passato in Italia, a Viterbo, per frequentare il corso di teologia. Qui, il 24 marzo 1955, ha emesso la professione perpetua.

Rientrato in patria, è stato consacrato sacerdote a Mendoza il 4 agosto 1957.

Ha svolto la sua attività pastorale a più riprese nella parrocchia Nuestra Señora de los Dolores di Mendoza, nel Seminario di Morrison (Mendoza) e di Villa Bosch; quindi a Villa Soldati (Buenos Aires), Requinoa, Santiago. A Villa Soldati ha dedicato gli ultimi anni della vita.

Nell'anno 50° di vita sacerdotale aveva voluto, nonostante la salute poco ferma, celebrare l'avvenimento a Roma, insieme ai suoi compagni di corso, lasciando in casa generalizia un bel ricordo di semplicità e serenità.

Cristo risorto, vincitore della morte, è la primizia di coloro che sono morti.



4 novembre 2008


p. Luigi Rizzo



Il giorno 4 novembre il Signore ha chiamato a sé, per essere la sua ricompensa per una vita spesa per l'annuncio del Vangelo, p. Luigi Rizzo, missionario giuseppino nel Vicariato del Napo (Ecuador).

Mons. Paolo Mietto, che lo ha avuto come prezioso collaboratore in Tena, durante gli ultimi anni, in cui si stava riprendendo dalla sua malattia, ricorda, commosso, la sua serenità e la sua cordialità, che si esprimevano in gioiosa accoglienza.

Padre Luigi era nato a Villa di Teolo (Padova) il 9 maggio 1925.

Duplice felice coincidenza:

- era l'Anno Santo, come Anno Santo è stato il 1950, l'anno della sua Ordinazione Sacerdotale

- giorno, mese e anno della morte benedetta del Servo di Dio d. Eugenio Reffo, come egli stesso amava sottolineare, ad esempio in una lettera del novembre 1987 da San Rafael, indirizzata al p. generale p. Paolo Mietto, per descrivere la grazia speciale che Dio ha voluto farmi per mezzo del suo Servo p. Reffo, con la pronta guarigione dal tumore laringeo che lo aveva colpito.

Dopo gli anni di seminario a Montecchio Maggiore, vive il noviziato a Vigone, dove il 29 agosto 1941 emette la professione religiosa.

Compiuti gli studi di filosofia a Sommariva Bosco ed a Ponte di Piave e l'esperienza di magistero al Patronato del Santo di Padova, fa la sua professione perpetua ad Oderzo il 9 agosto 1946.

All'inizio del 1947 la sua vita ha un radicale cambiamento: fa parte della spedizione di 51 confratelli che salpano il 13 gennaio dal porto di Genova sul transatlantico Argentina, diretti in l'America Latina - Argentina, Brasile, Cile, Ecuador - dopo aver ricevuto il Crocefisso del missionario dalle mani di p. Luigi Casaril ed essere stati ricevuti in udienza da Pio XII.

La traversata dell'oceano ha termine ai primi di febbraio a Buenos Aires, tappa per la definitiva destinazione.

Il 30 marzo, con altri diciannove confratelli, il chierico Luigi sbarca a Guajaquil: quasi tre mesi di viaggio, attraverso all'Argentina, il Chile e poi di navigazione da Valparaiso a Guajaquil, sul "Freisa"… siamo giunti alla terra dei nostri desideri tutti sani e felici.

Frequenta gli studi teologici ad Ambato, dove il 15 agosto 1950 - festa dell'Assunta, nell'Anno Santo! - viene ordinato sacerdote.

La sua vita è poi tutta dedicata alla Missione del Napo: Talag, Archidona, Tena, Puerto Napo… Arajuno… Ahuano, Santa Clara…, senza risparmiare tempo e forze, fino a giungere ad una situazione di debilitamento generale, da cui, nella comunità di Tena, sede del vicariato, si stava riprendendo bene, tanto da progettare un viaggio in Italia per il prossimo anno…

Ieri sono insorti problemi cardiaci, che hanno posto fine alla sua generosa vita, a 83 anni di età.

Affidiamo all'Amore fedele del Padre il nostro fratello, missionario di Cristo Signore.



23 giugno 2008


p. Ottorino Santini



Era nato a Roma, il 29 luglio 1931, nel Quartiere Tiburtino e nella parrocchia dell’Immacolata è stato battezzato.

Dopo il noviziato ha emesso la professione religiosa nella congregazione il 16 settembre 1947 ed a Vico Equense (NA), durante il periodo di tirocinio svolto dal ’50 al ’54 a S. Giuseppe Vesuviano, la professione perpetua il 27 agosto 1952.

Frequentò il corso di teologia a Viterbo e ad Albano Laziale dal ’54 al ’58 ed a Viterbo è stato consacrato sacerdote il 22 marzo 1958.

Suo primo campo di apostolato fu il seminario di Ponte di Piave, tra i chierici delle superiori fino al 1967: molti confratelli lo ricordano come insegnante.

Passò quindi a Modena, come preside al S. Cuore e, nel 1972, di nuovo a S. Giuseppe Vesuviano, come insegnante nel seminario, prima e poi come direttore e, dall’84 all’88, direttore e parroco. Lungo è stato il periodo passato a Foggia - dal 1988 al 2001 - come parroco e, per alcuni anni, anche direttore.

Infine Taranto, dal 2001 ad oggi, impegnato nell’apostolato parrocchiale.

Si trovava a Lourdes, dove guidava un pellegrinaggio della parrocchia, quando ha dovuto essere ricoverato in ospedale per problemi cardio-respiratori: verso la mezzanotte del 23 giugno il Signore lo ha chiamato a Sé, nell’anno 50° di sacerdozio.

“Uomo entusiasta e grande comunicatore: lo ricordano in tanti per la sua simpatia e capacità di saper incontrare tutti”: così p. Tullio Locatelli lo saluta, nel comunicare la notizia della morte.



6 giugno 2008


p. Mario Forlin



Il Signore lo ha chiamato a sé questa notte, durante il sonno: questa mattina è stato trovato sereno, come se dormisse…

Padre Mario era nato a Rossano Veneto (VI) il 9 ottobre 1931.

Entrato in Scuola Apostolica a Montecchio, dopo il periodo di postulato trascorso a Riva del Garda (TN), vive il suo anno di noviziato a Vigone dove, a fine agosto del 1949, si consacra al Signore con la professione religiosa nella nostra congregazione.

Compie a Ponte di Piave gli studi filosofici ed il periodo di magistero ad Albano Laziale, dove il 28 giugno 1955 emette la sua professione perpetua.

Il suo cammino di formazione continua quindi a Viterbo, con gli studi teologici e, il 14 marzo 1959, è ordinato sacerdote.

Il suo primo campo di ministero sacerdotale è stato l’Ecuador, dove è rimasto fino al 1966, prima a Salinas e poi ad Ambato.

Rientrato in Italia si è dedicato al ministero parrocchiale a San Giuseppe Vesuviano, all’oratorio a Napoli, Roma-Pio X, Roma-San Paolo; poi con vari incarichi è stato a Montecatini, Cefalù, Roma-Comunità Murialdo, Albano ed infine alla Comunità San Giuseppe di Roma.

In particolare, dal ’89 al ’94, mentre era a Roma e ad Albano (2001-2003) ha svolto il servizio di incaricato degli ammalati per la provincia romana.

Ultimamente la sua salute era sensibilmente peggiorata, tanto da essere ricoverato in ospedale per un controllo generale, alla ricerca di una cura che gli ridasse un po’ di energia.

Dimesso dall’ospedale e rientrato in comunità a fine mese di maggio, si era trovato un posto accogliente in un casa di riposo per sacerdoti Casa Serena - Santa Maria della Pace, a Fontecchio (L’Aquila). Vi era andato molto sereno perchè sicuro di trovarvi un’assistenza ed una cura attente... per soli due giorni: questa notte il Signore lo ha chiamato a Sé per condividere con lui la Sua Vita.



13 maggio 2008


p. Pietro Rostagno



È morto il 13 maggio - festa della Madonna di Fatima - alle ore 15:40 locali, a San Rafael (Quito - Ecuador). Negli ultimi giorni, in seguito alla frattura del femore era stato ricoverato presso l’ospedale militare, dove era stato sottoposto a due interventi; durante il periodo di terapia intensiva un arresto cardiorespiratorio ha provocato la morte, all’età di 87 anni.

Padre Pietro era nato a Saluzzo (Cuneo) l’11 ottobre 1920.

Compiuti gli studi medi inferiori a Vicenza e Montecchio Maggiore, fece il suo noviziato a Vigone, al termine del quale emise la professione religiosa nella nostra congregazione il 13 ottobre 1936.

Frequentò il corso di filosofia a Ponte di Piave dal ’36 al ’39; svolse gli anni di tirocinio al Camerini Rossi di Padova (’39-’42); fece la professione perpetua a Montecchio il 27 settembre 1941 e compì quindi gli studi di teologia a Viterbo (’42-’43), Padova (’43-’44) e Oderzo (’44-’46). Il 29 giugno 1946 fu consacrato sacerdote a Vicenza.

Primo campo del suo apostolato, come insegnante, fu il Patronato del Santo di Padova, dal 1946 al 1951.

Da qui salpò per l’Ecuador, dove sbarcò il 2 ottobre 1951: a questa terra dedicò tutta la sua vita.

Insegnante a Quito nel primo anno di permanenza, fu maestro dei novizi ad Ambato dal ’52 al ’55, quindi direttore della comunità di San Gabriel fino al 1961, quando rivestì, per tre anni l’incarico di economo provinciale.

Nel 1964 passò alla parrocchia di La Magdalena di Quito, dove dal ’65 al ’68 fu direttore e parroco, quindi di nuovo direttore a San Gabriel.

Dal 1974 vive e opera nell’Oriente: prima a Tena (’74-’75), poi a Baeza (’75-’76) e quindi a San Rafael, con l’incarico di procuratore delle missioni fino al 1992; ad Archidona fino al ’99 e poi a Borja (Valle del Quijos); al Chaco dal 2003 al 2004 ed infine ancora ad Archidona. Da qui il ricovero nell’ospedale militare.



10 maggio 2008


p. Luigi Michelon


Il Signore lo ha chiamato a sé all'alba del 10 maggio, mentre era ospite della Casa del Clero di Treviso.

Padre Luigi era nato a Treviso il 25 marzo 1923.

Dopo il seminario a Montecchio Maggiore era entrato in noviziato a Vigone nel 1939, dove ha emesso la I professione. Ha compiuto gli studi superiori a Sommariva Bosco, Ponte di Piave; ha svolto il periodo di magistero a Vascon e Treviso, qui ed a Viterbo ha frequentato il corso di teologia.

Professo in perpetuo ad Oderzo nel 1945, è stato consacrato sacerdote a Vigone il 4 marzo 1951.

Suoi campi di apostolato sono stati Vigone, dal 1950 al 1952, con l’incarico di vicemaestro dei novizi; Riva del Garda, ‘52-’53; Montecchio Maggiore, ’53-’55; Enego, ’55-’56; Mirano, ‘56-’57; ancora Montecchio, ’57-60; quindi nuovamente Vigone, vicemaestro dei novizi, ’60-’63; Patronato di Padova, direttore, ’63-’66; Civezzano, ’66-’75; Oderzo, ’75-’82; Comunità Murialdo di Vicenza, ’83-’85; Ponte di Piave, ’85-2004. Da qui passa in casa di riposo, prima a S. Lucia di Piave e quindi, l’anno dopo, nella Casa del Clero di Treviso.

Accogliamo l’invito del superiore provinciale, don Tullio Locatelli, nell’annuncio della morte: “Lo accompagniamo con la nostra preghiera affidandolo, oggi che è sabato, alla Madonna, di cui era particolarmente devoto”.



18 aprile 2008


fr. Geraldo Francisco Boff



Fratel Geraldo è morto il 18 aprile 2008, nell’ospedale di Caxias do Sul, a 77 anni.

Era nato ad Ana Rech il 4 ottobre 1930.

Fece il suo noviziato a Conceição, dove, nel marzo del 1955, fece la professione religiosa; il 27 febbraio 1961, a Fazenda Souza.

Ha dedicato il suo prezioso servizio alle opere di Fazenda Souza, Orleans, Araranguá, finché nel 1974 fu trasferito nuovamente ad Orleans e qui rimase fino al 2006, al servizio del Seminario.

Negli ultimi anni, per la necessità di cure particolari, fu portato prima ad Ana Rech e quindi nell’OSE di Caxias di Sul, dove il Signore lo ha chiamato per farlo partecipe del Suo premio.

Fratel Geraldo rimane nel nostro fraterno ricordo specialmente per il suo amore al seminario.




26 marzo 2008

p. Cesare Beniamino Orquera Vaca



Mercoledì 26 marzo, alle ore 23:00 è morto p.Cesare Beniamino Orquera Vaca, colpito da un arresto cardiocircolatorio, mentre dalla comunità dello Scolasticato San José di Quito veniva trasportato alla Cinica Pasteur. Aveva da poco compiuto gli 81 anni.

Era nato a Calacalí (Pichincha - Ecuador) il 19 gennaio 1927; compiuto gli studi nel seminario di Ambato, qui visse l’esperienza del noviziato nell’anno 1945-46, fece, nel mese di settembre, la sua prima professione ed ancora nella stessa città frequentò gli anni di filosofia.

Visse gli anni del magistero prima nel Pensionato Murialdo di Quito, quindi in Tena (Napo) e il 15 agosto 1953 fede la professione perpetua. Tornò ad Ambato per il corso di teologia, sempre in Ambato - 1953-1956 ed il 12 febbraio 1956 fu consacrato sacerdote.

Campo della sua attività apostolica furono le opere di Guayaquil, Salinas, Quito, San Gabriel. Dedicò un lungo periodo della sua vita sacerdotale - 1973-1999 - anche alle opere del Cile, per poi ritornare in Ecuador, al seminario Pio XII di Ambato ed infine allo scolasticato San José.

Lo affidiamo alla misericordia infinita di Dio e ringraziamo Dio e p.Cesare per il grande bene che ha fatto alla congregazione ed alla Chiesa.

I funerali avverranno venerdì 28 marzo nella casa dello scolasticato; la salma sarà poi sepolta nel cimitero di La Magdalena.

p.Hugo Sánchez



22 marzo 2008

p. Libero Ballestrazzi



Nel tempo della veglia pasquale, intorno alle 24 ora locale, p.LIBERO BALLESTRAZZI è stato chiamato a celebrare in cielo la Pasqua eterna.

Da diversi anni nella comunità di AVON, la sua anzianità, 92 anni, solo negli ultimi due mesi aveva manifestato qualche serio segnale di cedimento e di preoccupazione. Ricoverato in ospedale prontamente, aveva subito un intervento di peace maker al cuore, seguito da un ricovero in un' apposita struttura di degenza. Purtroppo non ha ripreso vigore e si è spento lentamente.

Era nato a Montagnana (Modena - Italia) il 19 gennaio 1916.

Novizio a Vigone nel 1933, ha professato la prima volta nel 1934 ed in perpetuo nel 1940.

Dopo il sacerdozio ricevuto il 29 giugno 1944, ha svolto il suo apostolato giuseppino in una lunga esperienza di docente e preside nell'area scolastica in Italia: Riva del Garda - Oderzo - Portogruaro - Montecchio - Civezzano - Modena, svolgendo in più sedi anche l’incarico di direttore.

P. Libero arrivò negli USA nel 1985: quindi, non proprio giovanissimo.

Nelle comunità nordamericane ha offerto la sua semplice testimonianza di giuseppino disponibile al servizio pastorale, fedele alla Regola nella vita quotidiana, ricco di buon umore nel guardare con sapienza gli avvenimenti della vita.

Ringraziando Dio per il dono prezioso della esemplarità di questo nostro fratello, invochiamo per lui dalla misericordia del Padre la pienezza della vita eterna promessa in Cristo Risorto.

p.Giuseppe Rainone



7 marzo 2008


p. Guido Lorenzetto






Improvvisamente venerdì 7 marzo, è morto per un infarto p.Guido Lorenzetto, della comunità di Mirano.
I confratelli, accortisi che stava male, l'hanno portato urgentemente all'ospedale locale, dove non si è potuto che constatare il suo decesso.

Padre Guido era nato a Conegliano il 10 dicembre 1948.
Novizio a Vigone nel 1964, ha professato per la prima volta nel 1965 ed in perpetuo a Viterbo nel 1972; a Viterbo, ancora, è stato consacrato sacerdote il 18 marzo 1976.


Dotato di intelligenza vivace ed animato da una ricchezza di interessi, ha dedicato la sua vita di giuseppino ai ragazzi delle nostre scuole, a Oderzo, negli anni di tirocinio (1068-1971), a Treviso (1976-83) ed a Mirano, dal 1983.

I funerali di p. Guido si terranno MARTEDI 11 marzo alle ore 15:00, in Duomo a Mirano. Quindi p. Guido sarà sepolto nella tomba di congregazione nel cimitero di Mirano.

Con affetto e con la preghiera siamo vicini al papà di Guido, alla sorella e ai due fratelli, alle loro rispettive famiglie.

Insieme rivolgiamo al Padre la nostra preghiera di suffragio per p. Guido e Lo ringraziamo di averci donato un confratello che con dedizione è stato educatore di tanti ragazzi e giovani.


28 febbraio 2008


p. Cristiano Forte





Il 28 febbraio 2008, il Signore ha chiamato a Sé p. Cristiano Forte, della comunità di Guayaquil (Ecuador).

Da qualche tempo soffriva per problemi polmonari ed a nulla è valso il ricovero in ospedale; ieri la sua condizione generale si era ancor più aggravata, finché alle 5:30 di questa mattina è sopraggiunta la morte.


Padre Cristiano era nato ad Asiago (Vicenza) il 3 gennaio 1931: aveva dunque compiuto da non molto i 77 anni.

Novizio a Vigone, negli anni 1946-47, dopo gli anni a Ponte di Piave è partito alla volta dell’Ecuador, dove è giunto il 5 ottobre 1950, iniziando la sua nuova vita con gli anni di magistero: 57 anni in terra ecuatoriana!

Professo in perpetuo a Salinas nel 1953, sacerdote ad Ambato nel 1956, ha prestato il suo servizio sacerdotale a Salinas, come insegnante, a Quito ed a Guayaquil.

Dopo un periodo di ministero nella parrocchia di Nobol, incardinato nella diocesi di Guayaquil, dove ha seguito particolarmente lo sviluppo della devozione per la Beata Narcisa di Gesù, originaria di quella parrocchia, è rientrato in congregazione rinnovando la professione perpetua nel 1996 a Guayaquil; qui ha continuato il suo servizio, come collaboratore parrocchiale.

Lo affidiamo alla bontà del Signore, sicuri che Egli stesso sarà il premio del suo servo fedele.

p. Hugo Sánchez



23 febbraio 2008


p. Giuseppe Del Giudice




Questa mattina, 23 febbraio 2008, alle ore 5.30 il Signore ha chiamato a sè il confratello p. Giuseppe del Giudice, della comunità di San Giuseppe Vesuviano, da alcuni mesi ricoverato a Saviano, presso la struttura di accoglienza San Giovanni Battista.Da ieri le sue condizioni si erano presentate improvvisamente gravi.

Nato a san Giuseppe Vesuviano il 7 giugno 1928, professò per la prima volta nel 1946, consacrandosi in modo definitivo al Signore nel 1951; fu ordinato sacerdote il 26 marzo 1955. Quindi per più di 50 anni a servizio dei giovani come Giuseppino del Murialdo.

Lo ricordano in modo particolare dove è stato parroco e direttore: Taranto, Foggia, Rossano, San Giuseppe Vesuviano.

I funerali si svolgeranno domani, domenica 24 febbraio, a San Giuseppe Vesuviano, partendo alle ore 15.00 dal centro giovanile. Sarà poi sepolto nella tomba di congregazione nel cimitero presso San Giuseppe Vesuviano.

Oggi è sabato e siamo nel mese di San Giuseppe: a Maria e a san Giuseppe affidiamo questo nostro confratello. Alla sorella suora, e ai parenti esprimiamo le nostre condoglianze.

don Tullio Locatelli



3 febbraio 2008


pe. João Bonetto



Nella tarda serata di domenica 3 febbraio 2008, nella comunità del noviziato, a Caxias do Sul (RS - Brasile), il Signore ha chiamato a Sé p. João Bonetto, all’età di anni 85.

La salma è stata vegliata nella chiesa parrocchiale di S. Leonardo Murialdo di Caxias; dopo la s. Messa esequiale sarà trasferita ad Ana Rech e sepolta nella tomba di provincia.

Padre João era nato a Caxias do Sul il 1 marzo 1923.

Dopo il noviziato vissuto a Fazenda Souza, nel 1942 fece la I professione, che rinnovò negli anni seguenti, fino alla professione perpetua, a Villa Nueva, il 27 febbraio 1947.

Gli studi filosofici compiuti a São Leopoldo (’43.’45), il magistero a Mendoza - Argentina (’45-’47) e il corso di teologia a São Leopoldo ed Ana Rech (’48-’53) lo hanno preparato al sacerdozio, ricevuto a Galópolis - Ana Rech, il 4 gennaio 1953.

Scuola e parrocchia furono i campi del suo apostolato: Ana Rech (’53-’54), Fazenda Souza (’54-’58), Orleans (direttore dal ’58 al ’64), Porto Alegre (’64-’66), parroco a São Paulo (’66-’69), Conceição (’69-’72), Araranguá (’72-’74), direttore a Londrina fino all’83, quindi ancora parroco a Brasilia, Porto Alegre, Londrina e nuovamente a Brasilia.

Visse l’ultimo anno a Porto Alegre, da dove passò nella nostra casa di Caxias do Sul, dove accogliamo i confratelli ammalati.

Un apostolo entusiasta, fu l’iniziatore di varie nostre opere: Orleans, Londrina, São Paulo.

La sua salma riposa nella tomba di congregazione ad Ana Rech - RS.






 
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