Dronero
(CN), 10 settembre
1927
Pancalieri (TO), 15 gennaio 2006
Dall'annuncio della morte
inviato alle comunità giuseppine:
Giovedì 15 giugno 2006 alle
ore 13.15 presso la casa di riposo "Boccardo" di Pancalieri (TO) è
morto il nostro confratello
p.
GIUSEPPE MARINO
Aveva 79 anni, essendo nato a Dronero (CN) il 10 settembre 1927. Era
stato ordinato sacerdote il 21 marzo
1953.
D. Giuseppe
era ricoverato a Pancalieri da 9 anni, quando la grave forma di parkin-sonismo,
che l'aveva colpito qualche anno prima, lo aveva reso del tutto non autosufficiente.
Una broncopolmonite e la conseguente crisi respiratoria degli ultimi giorni,
dopo una breve agonia, lo hanno portato alla morte.
La vita da
Giuseppino di d. Giuseppe, si è svolta quasi tutta nelle sedi di Pinerolo e Torino-Artigianelli dove ha svolto soprattutto
lavori manuali e incarichi di economia: era l'uomo del grembiule!
Il suo
carattere forte, volitivo e laborioso, gli ha procurato certamente una sofferenza
psicologica e morale ancora maggiore, che qualche volta appariva a noi anche
come ribellione, ma non gli ha impedito di
approdare negli ultimi anni ad una resa umile e totale e a manifestare spesso,
a chi andava a trovarlo, la tenerezza del suo cuore, che si commuoveva facilmente anche con il pianto,
soprattutto ricordando confratelli e situazioni vissute, oppure quando
si rendeva conto dell'irreversibilità e del progressivo aggravamento della sua
malattia.
Accompagniamo
nella preghiera questo nostro fratello che, per quanto ho potuto constatare
negli ultimi anni, é quello che ha sofferto maggiormente e per un periodo di
tempo molto prolungato, con un'immobilità totale e una dipendenza assolutaAnche
i confratelli, riuniti nel Capitolo Generale nel giorno del suo passaggio verso
il cielo, lo hanno ricordato tutti fraternamente nella preghiera
I funerali
sono stati celebrati nella chiesa parrocchiale di Pancalieri (CN) sabato 17 giugno 2006 alle ore 9.00. La salma è stata poi
tumulata nella tomba di famiglia del cimitero di Monastero di Dronero
(CN).
d. Mario Parati
SUPERIORE PROVINCIALE
Dall'omelia nella celebrazione esequiale
Le letture
ci ridicono la nostra fede nella vita eterna. Ogni volta che ci incontriamo con
sorella morte siamo chiamati a riaffermare la nostra fede nel Signore risorto e
nella vita che con Lui siamo a chiamati a vivere per l'eternità.
Le letture
vogliono anche cogliere alcuni aspetti della vita terrena di d. Giuseppe; in
particolare colgono la laboriosità e la sofferenza. Il Vangelo, presentandoci
le opere di misericordia corporale sulle quali saremo interrogati al termine
della nostra vita terrena, ci suggeriscono
una laboriosità concreta, fatta anche di tanta fatica e di tanto impegno. Se noi
guardiamo alla vita di d. Giuseppe raccogliamo senza dubbio questo aspetto
della laboriosità: lo si vedeva sovente, così lo ricordiamo tutti, indaffarato
nel cortile degli Artigianelli, intento all'una od all'altra cosa pratica,
vestito con un grembiule da lavoro. Permettetemi
qui un ricordo personale: ancora studente e poi giovane sacerdote sono sempre
rimasto positivamente ammirato da questa laboriosità, che non si tira mai
indietro, che non si dichiara mai stanca, che non dice mai: non tocca a
me.
L'altro grande capitolo della vita di d. Giuseppe è la sofferenza.
Questi ultimi lunghi anni trascorsi nella
malattia, senza poter essere autosufficiente, senza poter essere utile agli
altri. La prima lettura riporta l'espressione: "per una breve pena
riceveranno grandi benefici, perché Dio li
ha provati e li ha trovati degni di sé: li ha saggiati come oro nel crogiolo
e li ha graditi come un olocausto ". D. Giuseppe ha certamente vissuto
appieno questa frase del libro della
Sapienza. Confrontando il d. Giuseppe di questi ultimi anni con quello
che era negli anni della sua vita attiva, si può solo immaginare quanto sia
stata grande la sofferenza da lui vissuta nel silenzio e nell'accettazione
umile.
Certo la
sofferenza lo ha toccato fin dalla sua fanciullezza. Nato a Monastero di
Dronero il 10 settembre 1927 è rimasto orfano di entrambi i genitori all'età di
otto anni. Viene allora affidato alla nonna e poi ad uno zio e ad essi resterà
particolarmente legato. Orfano di entrambi i genitori viene qualche anno dopo
collocato al Collegio degli Artigianelli di
Torino. È lì che conosce la Congregazione dei Giuseppini. Entrando in essa vi
percorre tutte le tappe tipiche: noviziato a Vigone, studi a Ponte di Piave e
poi a Viterbo fino a raggiungere l'ordinazione sacerdotale a Viterbo nel 1953.
D. Giuseppe svolge il suo ministero
sacerdotale in particolare a Pocapaglia, a Pinerolo e a Torino Artigianelli;
svolge i ruoli di insegnante, di
direttore, di educatore e soprattutto di economo. Come già dicevo prima
è un lavoratore instancabile. Negli anni 90 incominciano i segni della malattia
che, via via, va compromettendo un fisico
forte fino a renderlo del tutto non più autosufficiente. Si rende necessario il ricovero nella casa di riposo delle
suore del beato Boccardo che lo hanno seguito benissimo in questi lunghi
anni. Una crisi polmonare ha avuto la meglio su un fisico ormai del tutto
debilitato.
Cosa ci rimane di d. Giuseppe? Ognuno avrà i suoi ricordi particolari.
Certamente ci rimane
lo stile laborioso ed umile: non è stato uomo e sacerdote di tante parole, ma
di tanti fatti. Ci rimane inoltre lo stile dignitoso con cui ha affrontato la
difficile malattia che lo ha provato per
lunghi anni.
d. Franco Pairona
CONSIGLIERE PROVINCIALE
CRONOLOGIA ESSENZIALE AiP.
GIUSEPPE MARINO
10 settembre
1927 ............. Nasce a
Dronero (Cn) da papà Giuseppe e mamma Anna
Marino
11 settembre 1927 ............. Viene battezzato nella Parrocchia di Monastero
di Dronero
(CN);
nella stessa chiesa riceve anche i sacramenti dell'iniziazione cristiana.
A8 anni rimane orfano di entrambi i genitori e viene pertanto adottato prima
dal
nonno e poi accolto in casa degli zii che gli fecero da tutori.
1942 .................................. Postulato
a Rivoli (To)
1942 - 1943........................ Noviziato a Vigone (To)
29 agosto 1943
.................. Prima
professione religiosa a Vigone (To)
1943 - 1946........................ Filosofia a Sommaria del Bosco (Cn) e a Ponte di
Piave (Tv)
1946 - 1947........................ Tirocinio
a Milano (insegnante)
1947 - 1949........................ Tirocinio
a Pinerolo (To) (insegnante)
30 agosto
1948 .................. Professione perpetua a Vigone (To)
1949-1951
......................... Teologia a Viterbo
1951 ................................... Ministero
del Lettorato a Viterbo
1951-1952.......................... Teologia a Rivoli (To)
28
marzo 1952.................... Ministero
dell'Accontato a Rivoli (To)
1952 - 1953........................ Teologia a Viterbo
Dicembre 1952 .................. Ordinazione diaconale a Viterbo
21 marzo 1953.................... Ordinazione presbiterale a Viterbo
1953-1958.......................... Pocapaglia
(Cn) (insegnante e vicedirettore)
1958
- 1963........................ Pinerolo
(To) - Ist. Murialdo (insegnante) 1963 - 1969 Pinerolo
(To) - Cascina Maffei (direttore)
1971
- 1989........................ Torino
- Artigianelli (prefetto ed economo)
1989 - 1991 ....................... Torino - Salute
(economo)
1991
- 1997........................ Torino
- Artigianelli
1997
- 2006........................ Ospite
nella Casa di Riposo "Boccardo" di Pancalieri (To)
15 giugno 2006 .................. Muore nella sua stanza nella stessa Casa
"Boccardo" di
Pancalieri
(To)
17 giugno 2006 .................. Funerali nella Chiesa Parrocchiale di Pancalieri
(To)
Tumulazione nella tomba di famiglia del Cimitero di Monastero di Drenerò
(Cn)