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Ravenna, 25 anni insieme.



Il 12 dicembre 2010 con la concelebrazione eucaristica presieduta dal Superiore Provinciale p. Tullio Locatelli sono iniziati i festeggiamenti in occasione del 25° di presenza dei Giuseppini del Murialdo a Ravenna (foto 1: P. Tullio Locatelli, p. Vincenzo Tristaino, p. Luciano Agnella, p. Adriano Camparmò, p. Angelo Mazzon).

Le celebrazioni sono continuate nel mese di febbraio 2011 con tre eventi indimenticabili:

- venerdì 11: la tavola rotonda “Educare buoni cristiani ed onesti cittadini” (foto 2) a cui hanno partecipato p. Mario Aldegani, Mons. Tommaso Ghirelli vescovo di Imola, e Fabrizio Matteucci Sindaco di Ravenna; moderatore Giuseppe Novero;

- sabato 12: lo spettacolo “La notte degli Oscar” animato dai ragazzi, dai giovani e dalle mamme nel Palaleo (foto 3);

- domenica 13: la celebrazione eucaristica presieduta dal Padre generale con tutti Giuseppini che sono stati presenti nell’opera in questi primi 25 anni (foto a pag. 20).

I 25 anni dell’opera “San Paolo” di Ravenna

I Giuseppini del Murialdo, rispondendo all’invito di Mons. Ersilio Tonini, arcivescovo di Ravenna, inviarono a gestire la Parrocchia San Paolo p. Giorgio Bordin e p. Angelo Mazzon. I due religiosi arrivarono il 12 dicembre 1985. Vennero alloggiati in una casa di proprietà dell’Ospizio S. Teresa. Vennero presentati alla comunità dallo stesso Arcivescovo: p. Giorgio come Parroco e p. Angelo come Viceparroco. Iniziarono subito il loro servizio pastorale.

Nel 1986 giunse p. Roberto Lovato come incaricato della gestione dell’ENGIM.

L’8 dicembre 1987 fu inaugurata la “cappella invernale”, successivamente dedicata a San Leonardo Murialdo. Nell’anno del Giubileo p. Gianfranco Verri dipinse l’intera parete absidale, illustrando la teologia dell’Eucaristia ed evidenziando le figure di San Giuseppe e di San Leonardo Murialdo. Il 26 settembre 1992 venne inaugurata la nuova chiesa con la benedizione del card. Tonini e il 29 novembre 1992 venne inaugurato l’ENGIM, che da poco era nella sua attuale sede, all’interno dell’Opera. Il 12 settembre 1993 prese avvio la prima Sagra della Madonna del Sorriso.

Il 18 settembre 1999 l’Arcivescovo Mons. Luigi Amaducci procedette alla consacrazione della Chiesa, dedicandola a San Paolo Apostolo. Nel 2004 l’abside fu abbellita dai dipinti di p. Gianfranco Verri. L’11 settembre 2005 venne inaugurato il Palaleo, con la benedizione dell’Arcivescovo Mons. Giuseppe Verucchi.

UN SORRISO… CHE DURA DA 25 ANNI

Quando mi è stato chiesto di scrivere un augurio per i venticinque anni della Parrocchia dei Giuseppini a Ravenna, subito mi è venuta in mente la bella e dolce immagine che sta nella chiesa, venerata ed amata dai fedeli, “la Madonna del Sorriso”.

Ho pensato che quel sorriso ha accompagnato la giovinezza di questa parrocchia ed ora può accompagnarne, negli anni a venire, la maturità.

È il sorriso di Maria che soprattutto, in una parrocchia giuseppina, incoraggia i giovani ad essere protagonisti nella comunità e suggerisce agli adulti di dare loro tutto lo spazio possibile, perché confidare nei giovani significa confidare nel futuro.

Buon compleanno alla giovane parrocchia giuseppina di Ravenna… e buon cammino!

p. Mario Aldegani

(Brano tratto dal messaggio del Padre generale inviato all’opera)

UNA RISPOSTA A TUTTO CAMPO

Chi entra nell’opera Giuseppina di Ravenna può avere subito un’idea di una risposta a tutto campo.

C’è la Parrocchia, che ha come primo ambito l’evangelizzazione rivolta a quanti fanno parte di un determinato territorio, ma anche aperta a tutti coloro che vi si affacciano.

C’è il Centro di Formazione Professionale, che offre ad un buon numero di giovani, dalle diverse provenienze e nazionalità, una base per entrare da competenti nel mondo del lavoro.

Quindi l’Oratorio, che, con i suoi spazi aperti e il Palaleo, si pone al centro tra chiesa e centro professionale, quasi a dire una continuità di discorso e di riferimenti educativi ed ecclesiali. Perché in fondo l’opera è unica, perché unico è il fine, l’evangelizzazione, anche se realizzato attraverso diversi ambiti e secondo le varie utenze.

Certo, per noi, Giuseppini del Murialdo, i giovani meritano un’attenzione particolare e, insieme a numerosi laici, vogliamo essere educatori, con fiducia e con speranza, delle nuove generazioni.

La celebrazione del 25.mo della presenza dei Giuseppini a Ravenna ci suggerisce di cogliere in questa opera le fatiche e le speranze, le gioie e i sogni, che hanno segnato il cammino di questi 25 anni…

Accanto al ricordo si fa forte il grazie al Signore e a quanti, religiosi e laici, hanno insieme realizzato questa opera. Se il ricordo diventa ringraziamento, il grazie diventa a sua volta augurio, perché il 25.mo sia una bella tappa che raccoglie il passato e prepara il futuro.

Per i bilanci ci affidiamo al Signore, la cui misericordia è dono ed impegno; perché, affidati a Lui nel nome del Murialdo, rinnoviamo il proposito di essere insieme… una risposta a tutto campo.

p. Tullio Locatelli

(Brano tratto dal messaggio del Superiore Provinciale inviato all’opera)

PREPOSIZIONI SEMPLICI

Chissà perché le preposizioni semplici hanno sempre attirato la mia simpatia e predilezione!

Questi monosillabi, ricchi di potenzialità interpretativa, danno alla fantasia gli spazi dell’inventiva e, quindi, al pensiero, le ali della creatività.

Mi passano davanti agli occhi i Padri Giuseppini che in questi venticinque anni hanno svolto la loro attività nella Parrocchia San Paolo, ognuno con la propria personalità ed impronta.

D. Giorgio e d. Angelo: CON generosità, coraggio e fiducia iniziarono la grande avventura alla quale il Vescovo Tonini li aveva chiamati per tradurre nella realtà la Parrocchia San Paolo, nata solamente sulla carta.

A d. Giorgio e d. Angelo si unì d. Roberto e nel giro di poco la Parrocchia diede il primo grande segnale di vita con l’inaugurazione della Cappella Invernale, la nascita dell’ENGIM e l’avvio dei lavori per la costruzione della nuova chiesa che fu poi completata nel 1992.

Dopo circa quattordici anni d. Giorgio partì per altro incarico.

Restarono FRA di noi d. Angelo e d. Roberto.

La grande avventura dell’ENGIM, che d. Roberto portò avanti CON passione e competenza PER il futuro dei giovani e della loro qualificazione professionale, creò il presupposto indispensabile per la nascita dell’Opera S:Paolo.

“Il testimone” lasciato da d. Giorgio passò A d. Silvano.

La consacrazione della Chiesa, da parte del Vescovo Mons. Amaducci, fu voluta DA d. Silvano che vide in tale atto il completamento fisico strutturale della parrocchia, e quindi creò tutti i presupposti ufficiali per raccogliere ed aggregare i parrocchiani.

Era venuto intanto FRA noi d. Franco.

DI d. Franco mi preme sottolineare la grande cultura, il fascino delle sue omelie, ma specialmente la sua grande capacità artistica.

Egli infatti arricchì l’abside della cappella invernale con la suggestiva rappresentazione pittorica del grande mistero dell’Eucarestia e diede magnificenza all’abside della chiesa con efficace raffigurazione dell’attività di San Paolo e dei suoi discepoli e con le figure di San Pietro, di Sant’Apollinare, di Papa Giovanni Paolo II, di San Leonardo Murialdo e del Cardinale Tonini.

A d. Franco diciamo grazie per le suggestioni che con la sua arte ha saputo produrre in noi.

Venne poi d. Aldo.

SU d. Aldo cadde il grande impegno di prendere la decisione ed il conseguente onere finanziario per la costruzione del Palaleo. Tanta fiducia, ma forse anche tante notti insonni, fecero DI d. Aldo un silenzioso realizzatore dello spirito del Murialdo.

Ed arrivarono poi d. Massimo e d. Adriano.

TRA la bonomia e la pacatezza di d. Adriano e la effervescenza e creatività DI d. Massimo si creò una miscela esplosiva di azione pastorale, che diede impulso al processo di inserimento dei giovani ed all’organizzazione dei GREST e del gruppo SCOUTS.

Ora, CON riservatezza e capacità, d. Luciano porta avanti le belle iniziative precedenti e valorizza sempre più il grande percorso catechistico dei ragazzi.

L’ENGIM, d’altra parte, tranquillamente prosegue la sua opera di formazione professionale, confidando SU d. Vincenzo, le cui capacità organizzative e culturali sono di indiscusso valore.

Ed infine siamo lieti che FRA noi resti, col suo volto sempre sorridente, d. ANGELO.

GRAZIE A VOI, Padri Giuseppini.

Con la semplicità e creatività delle “preposizioni semplici” avete dato lustro e fisionomia alla Parrocchia San Paolo.

Marcello Minghetti




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