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p. Egidio Plastina ( 10/10/1957 - 02/09/2009)



* Luzzi (CS) - 10 ottobre 1957

† Padova     - 2 settembre 2009




Un vita vissuta in pienezza

Il giorno 1 settembre abbiamo telefonato in tanti a p. Egidio per fare a lui gli auguri di buon onomastico; era infatti sant’Egidio. Nella serata dello stesso giorno si decideva di procedere al trapianto del fegato e p. Egidio ha accolto con serenità e fiducia la notizia.

Quel “sì” detto da p. Egidio l’ho subito collegato ad un altro “sì”. Proprio in quello stesso giorno p. Egidio ricordava trent’anni di vita religiosa, avendo professato per la prima volta a Viterbo il 1 settembre 1979.

Allora p. Egidio non aveva ancora 22 anni, essendo nato a Luzzi il 10 ottobre del 1957.

Era stato giovane seminarista a Dipignano e a San Giuseppe Vesuviano (Napoli), e prima di entrare in noviziato aveva conseguito l’abilitazione magistrale.

Terminato il noviziato, si fermò due anni a Viterbo per gli studi accademici di filosofia e poi fece la sua prima esperienza apostolica ad Acquedolci, dal 1981 al 1983.

Ritornò a Viterbo per gli studi teologici e concludere il periodo di formazione iniziale, che coronò prima con la professione perpetua l’ 8 dicembre 1984 e poi con l’ordinazione sacerdotale il 26 aprile 1986, nell’abbazia di San Martino al Cimino presso Viterbo.

Ha dedicato il suo ministero di sacerdote giuseppino a Rossano (Cosenza), come insegnante ed assistente, dal 1986 al 1988; quindi cappellano del lavoro nella parrocchia “Gesù Divin Lavoratore” di Taranto dal 1988 al 1992; poi due anni come animatore giovanile a San Giuseppe Vesuviano. Dal 1994 è economo all’Istituto "San Giuseppe Artigiano" di Viterbo e responsabile delle attività di accoglienza per i minori.

Nell’anno 2000 fu nominato direttore della comunità e dell’opera romana nella zona di Trigoria: aveva la responsabilità delle case-famiglia e delle famiglie affidatarie; un’opera delicata e complessa, perché chiedeva capacità di relazioni e di presenza, affinché i ragazzi fossero accolti ed accompagnati secondo un cammino educativo serio e continuo.

Ancora due anni a Rossano, dal 2003 al 2005, pienamente immerso nella pastorale oratoriana e nel dare risposta ai giovani e ragazzi in situazione famigliare precaria.

Nell’anno 2005 fu nominato direttore dell’opera giuseppina di Lucera, e nel settembre 2007 fu nominato direttore e parroco a Rossano.

Tutti noi abbiamo tanti motivi per ricordare p. Egidio.

A me piace ricordarlo come il prete capace di costruire amicizie forti, fedeli. Come il giuseppino che sta in mezzo ai ragazzi specie con quelli più difficili e poveri.

Come l’amico e il fratello capace di farsi vicino in ogni momento dell’esistenza, e che poteva essere chiamato in ogni momento per avere un consiglio, per stare insieme un poco, per trovare un poco di conforto.

Ringrazio con voi il Signore per averci donato p. Egidio.


Nella pace di Cristo

Da anni p. Egidio era affetto da un grave male al fegato, tanto da dover entrare in lista per il trapianto: un lungo tempo di fatica e di speranze; di cure e di ricerche.

Negli ultimi mesi la situazione ha richiesto a p. Egidio l’abbandono delle sue attività e si è recato a Padova, nella comunità “Sacro Cuore”. Assistito dai confratelli e curato da personale specializzato del vicino ospedale, è vissuto nella fiducia che il trapianto potesse essere la soluzione opportuna. Qui si è infranta l’ultima speranza, suscitata dalla chiamata per il sospirato trapianto: il suo cuore non ha retto all’intervento.

P. Egidio è mancato alle ore 4.30 del mattino del 2 settembre 2009.

Il giorno 4 settembre è stato portato a Rossano dove è giunto nella serata accolto da un grande numero di persone, che lo hanno vegliato in preghiera fino all’una di notte.

La mattina del 5 settembre, alle ore 10.30, nella chiesa parrocchiale dedicata a San Giuseppe, il vescovo diocesano mons. Santo Marcianò ha presieduto la solenne concelebrazione. Presente il vicario generale della diocesi, molti sacerdoti di Rossano e parrocchie limitrofe, un bel numero di confratelli. Il vescovo nell’omelia ha presentato p. Egidio alla luce della figura e del ministero sacerdotale, soprattutto considerato come servizio della comunione e della consolazione. Mons. Marcianò ha espresso a nome della diocesi il grazie a p. Egidio. Famigliari, parenti, parrocchiani, amici, giunti da varie città del Centro Sud Italia, hanno riempito la chiesa formando una comunità di fede e di preghiera, unita nel ricordo e nel grazie per p. Egidio.

Dopo la concelebrazione la salma è stata trasportata in una sala dell’opera, attigua al cortile; qui, nel pomeriggio di sabato e nella mattina della domenica, la gente ha continuato a vegliare e pregare, fino alla partenza per Luzzi, paese natale di p. Egidio.

Domenica 6 settembre alle ore 16.00, con la celebrazione dell’Eucaristia, nella chiesa parrocchiale dell’Immacolata Concezione in Luzzi, un grande numero di fedeli, sacerdoti diocesani e confratelli hanno dato l’ultimo saluto a p. Egidio, prima che fosse tumulato nella tomba di famiglia nel cimitero locale.

Ora p. Egidio riposa nella sua terra, accanto a papà e mamma, nella pace di Cristo, nella gioia di un giorno senza tramonto.

Tullio Locatelli
superiore provinciale





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