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Roma 2007













Documento finale


PRESENTAZIONE

Presento il documento finale della prima Conferenza Interprovinciale (CI) del sessennio, tenutasi a Roma, in casa generalizia, dal 2 al 12 maggio 2007.

Vi hanno partecipato i membri del consiglio generale e i sette superiori delle province o organismi similari.

All’inizio dei lavori avevo espresso ai partecipanti un augurio: “essa servirà, alla nostra congregazione e all’attuazione del sogno capitolare, ma serve soprattutto a noi, che siamo qui, che viviamo un’esperienza di comunione, che ci conosciamo di più, che consolidiamo il nostro amore alla congregazione e la generosità nello svolgere il nostro servizio, che sentiamo nostra la responsabilità di animare tutta la congregazione”.

Posso assicurare che la conferenza è stata per tutti noi un’esperienza di comunione, di partecipazione, di corresponsabilità.

Abbiamo respirato insieme il profumo buono dell’amore alla congregazione, sentendo e vivendo i problemi, le difficoltà e i progetti di ogni provincia come cosa di tutti.

Per questo credo che abbiamo insieme compiuto un grande passo nel cammino dell’unità e dell’internazionalità della congregazione.

Il documento finale, che raccoglie la sintesi delle riflessioni condivise (orizzonti) e le deliberazioni (percorsi) della conferenza, è un’ulteriore concretizzazione delle indicazioni capitolari, che diventa per tutti un impegno.

Particolare importanza hanno le intese raggiunte e le deliberazioni riguardanti il tema della formazione, ma anche gli altri punti posti alla riflessione e il programma di eventi internazionali previsto per il sessennio.

Ora non ci resta che… camminare gioiosamente come fratelli sulla strada tracciata, sempre tenendo lo sguardo fisso su Gesù e i giovani poveri, in una comunione di vocazioni ricca di tenerezza e di misericordia e profeticamente aperta alle sfide culturali e territoriali.

Il Signore, per intercessione di San Leonardo Murialdo, benedica i nostri impegni e propositi e ci sostenga nel realizzarli.

Roma, 12 maggio 2007





1 - LA CONFERENZA INTERPROVINCIALE

“La conferenza sia costituita dai superiori delle province e organismi similari insieme al consiglio generale.

Essa venga convocata ogni anno come organo sussidiario a carattere consultivo e informativo, ma anche con facoltà deliberativa su questioni stabilite dal superiore generale o proposte dalla maggioranza dei membri che la compongono” (CG XXI, R. 29).

La Conferenza Interprovinciale “… è una consapevolezza di corresponsabilità costante, che dilata la responsabilità dei provinciali oltre i confini dell’organi­smo cui sono preposti e può esprimersi in ogni momento, soprattutto attraverso la comunicazione costante fra noi…” (Lettera ai provinciali n. 2).

1.1 - ORIZZONTI

Prendiamo atto che la CI ci mette in grado di costruire e sentire l’unità della congregazione attraverso la partecipazione e la condivisione di speranze e attese, difficoltà e problemi di tutti; ci consente inoltre di arricchirci con la diversità dei cammini delle singole province.

Avvertiamo che la CI inaugura un sentire diverso e uno stile nuovo nell’espressione della comune responsabilità (consiglio generale e superiori provinciali) nel servizio ai fratelli, attraverso l’esercizio dell’ascolto e il rispetto delle autonomie delle singole province.

Viviamo positivamente l'esperienza della CI come ambito dove superare la solitudine nell’esercizio dell’autorità, come luogo dove i problemi di uno diventano preoccupazione di tutti, come sosta nella quale possiamo confrontarci e sostenerci nel cammino.

1.2 - PERCORSI

* Facoltà deliberative della CI

· Fissare date, luoghi e temi delle Conferenze.

· Approvare orientamenti e linee di cammino per la congregazione, in attuazione delle indicazioni del CG.

· Fissare data, luogo e tema del Capitolo Generale; nominare la commissione preparatoria (cfr Dir 131,19; 131,20).

· Costituire o sopprimere province, viceprovince, delegazioni; raggrupparle o mutarne le circoscrizioni; dare il nulla osta per la costituzione di delegazioni provinciali (cfr Dir 131, 7).

· Predisporre ed approvare il calendario delle iniziative interprovinciali e generali del sessennio.

· Predisporre ed approvare il piano generale delle iniziative di ForPer per il sessennio.

· Costituire comunità internazionali (CG XXI, 3.2.6; R12).

· Approvare i piani di intervento dei progetti in “comunione dei beni” e le modalità di attuazione della R. 19.

· Predisporre ed approvare il piano pluriennale di programmazione della congregazione (R. 22).

· Stabilire le cifre massime per gli atti di amministrazione straordinaria del superiore provinciale da solo o con il consenso del suo consiglio (cfr Dir 131,29).

· Determinare i contributi delle province alla casa generalizia, udite le medesime (cfr Dir 131,30).

· Approvare il rendiconto amministrativo dell’economo generale (cfr Dir 131, 32).

* Calendario delle CI

anno

luogo

data

tema

2007

Roma

2 - 12 mag

- la formazione

2008

Los Angeles

1 - 10 apr

- il valore della vita fraterna e del suo rinnovamento nel contesto della FdM

2009

Africa

22 feb - 2 mar

- la dedicazione sempre più visibile ai giovani poveri

2010

Spagna

4 - 10 mag

- la comunione dei beni

2011

Argentina

27 mar - 5 apr

- verso il capitolo generale

2.- SERVIZIO DELL’AUTORITÀ PER LA COMUNIONE

Alla luce della Parola di Dio (Mc 10,35-45), sotto l’ispirazione delle suggestioni dei capitoli e con il riferimento all’esperienza, abbiamo messo a fuoco che l’autorità, come servizio alla comunione, si esprime oggi prioritariamente:

- nel valorizzare l’ascolto, assumendo un compito di responsabilità il cui senso sta tutto nel favorire la riconciliazione con Dio e con se stessi, con i fratelli, con il mondo, liberando gli spazi del cuore e creando rapporti rinnovati;

- nel servizio alle persone, riconoscendo che prima delle organizzazioni e delle opere siamo chiamati a farci carico dei singoli confratelli con la loro storia, le loro resistenze, i loro sogni.

3.- CONDIVISIONE DA PARTE DEI PROVINCIALI

DEL CAPITOLO E DELLA VITA DELLA PROVINCIA

3.1 - ORIZZONTI

- Siamo positivamente sorpresi dalla fedeltà con cui nei capitoli provinciali sono state valorizzate le indicazioni del documento finale del CG XXI, cercando attualizzazioni e direzioni di programmazione nei propri contesti.

- Riconosciamo che anche lo sforzo di un linguaggio comune ci ha aiutato a descrivere sfide, problemi e cammini condivisi.

- Rileviamo la convergenza su alcuni temi che attraversano le aspettative e le preoccupazioni di tutti: in particolare le relazioni nella vita comunitaria e la cura della formazione come elementi decisivi per la qualità della vita consacrata nel nostro futuro.

In grande evidenza anche i temi della spiritualità, della missione ai giovani poveri, del recupero della nostra identità di “educatori” al servizio del vangelo, dell'attenzione alle realtà laicali, considerate nella Famiglia del Murialdo.

3.2 - PERCORSI

- Ci impegniamo a incoraggiare la disponibilità dei confratelli per esperienze di missionarietà in altre province per almeno tre anni e invitiamo il superiore generale, con il suo consiglio, ad intraprendere iniziative per verificare tali disponibilità e coordinare tali esperienze, in dialogo con i provinciali.

4.- PASTORALE GIUSEPPINA

4.1 - ORIZZONTI

- Nella missione evangelizzatrice della Chiesa, azione a favore della pienezza umana in Cristo, la congregazione apporta il proprio dono carismatico con una pastorale giuseppina che testimonia l’amore di Dio manifestato in Gesù Cristo per i giovani più poveri, tramite un processo educativo – evangelizzatore.

- Riaffermiamo che l’opzione preferenziale per i giovani più poveri e la proposta di cammini, come processo di crescita alla sequela di Gesù, sono elementi caratteristici della nostra pastorale giuseppina.

4.2 - PERCORSI

- Costituiamo una commissione interprovinciale di pastorale giuseppina con i referenti di tutti gli ambiti.

- Elaboriamo un progetto interprovinciale sessennale di formazione per i Giovani della FdM.

- Animiamo la pastorale giuseppina favorendo un cammino armonico ed organizzato in un progetto interprovinciale comune, con una speciale attenzione di appoggio alle realtà pastorali meno consolidate.

- Diamo un deciso impulso verso uno spirito missionario che apra nuove frontiere di evangelizzazione nei paesi poveri e nelle periferie delle città.

- Coordiniamo la realizzazione dei seguenti incontri:

incontro

luogo

data

- incontro dei referenti della pastorale giuseppina

Spagna

31 ott -1 nov 2007

- seminario di pedagogia murialdina

Chile

26 - 31 ott 2008

- forum di pastorale giuseppina (FdM): “La Famiglia del Murialdo al servizio degli ultimi”

Brasile

26 apr - 3 mag 2009

- incontro internazionale Giovani della FdM

Italia

25 apr - 3 mag 2010

5.- LA FORMAZIONE

5A * FORMATORI

5A.1 - ORIZZONTI

La formazione dei formatori è impegno costante per tutte le realtà della congregazione.

In questo momento, soprattutto, avvertiamo la necessità di preparare un nuovo gruppo di formatori per tutta la congregazione.

5A.2 - PERCORSI

- La formazione di questo nuovo gruppo di formatori è impegno prioritario delle province nella scelta delle persone e nel dare loro la possibilità di frequentare corsi offerti nelle varie nazioni.

- Il consiglio generale, con l’apporto dell’équipe internazionale di formazione continua, prepari un modulo di formazione specifica giuseppina per questi nuovi formatori.

- Inoltre:

· si promuova lo scambio di formatori tra le varie sedi, anche per periodi brevi

· i provinciali sono invitati a seguire con speciale attenzione i loro formatori

· rimane sempre l’impegno di costituire équipes formative per le diverse case di formazione, valorizzando anche l’apporto dei laici

· nel 2009 si realizzerà un incontro con i responsabili di ogni tappa della formazione, a partire dal Postulato.

5B * DISCERNIMENTO VOCAZIONALE

5B.1 - ORIZZONTI

Tutti siamo convinti della fondamentale importanza del discernimento vocazionale prima del noviziato. Si prende atto che ciò si realizza, nelle realtà di congregazione, attuando cammini diversi, adattati alle situazioni locali.

5B.2 - PERCORSI

- Si ritengono importanti: l’accompagnamento personalizzato, tempi di esperienza di vita comunitaria e l’accoglienza in sedi apposite per il prenoviziato.

- In linea di massima si suggerisce che, per l’accoglienza di giovani adulti, non si vada oltre i trent’anni, pur tenendo conto delle diverse culture da cui essi provengono.

- Per iniziare un cammino di discernimento con un giovane adulto riteniamo importante valutare il cammino di fede e di vita cristiana già in atto, la sua capacità di far proprio l’apostolato giuseppino in mezzo ai giovani, la disponibilità a intessere relazioni mature nella vita comunitaria e di congregazione, il livello accademico raggiunto; si consiglia, inoltre, di non avere fretta nell’introdurli in comunità.

- Per quei giovani che vengono da esperienze di seminario diocesano o da appartenenza ad altre congregazioni si raccomanda di procedere con molta prudenza, di avere una conoscenza approfondita del giovane e di confrontarsi con i criteri stabiliti dalle Chiese locali in rapporto a queste situazioni.

5C * NOVIZIATO

5C.1 - ORIZZONTI

L’anno di noviziato è il tempo forte della formazione.

5C.2 - PERCORSI

- Non si è trovata una linea comune per quanto riguarda il porre il noviziato prima o dopo la filosofia; sono da tener presenti queste condizioni: la maturità del giovane, la situazione accademica personale, i cammini offerti dalle sedi di studio locali.

- Le province prevedano un congruo tempo di formazione nelle sedi proprie, prima e dopo il noviziato: si deve evitare il passaggio diretto dal noviziato al tirocinio.

5D * TIROCINIO

5D.1 - ORIZZONTI

Si conferma la validità di questa tappa formativa, specie per una verifica nelle dimensioni apostolica e comunitaria della vita consacrata.

5D.2 - PERCORSI

- Si sente la necessità che l’accompagnamento dei nostri confratelli in tirocinio sia più “professionale” da parte del direttore e del superiore provinciale, anche con l’aiuto di un tutor.

- Nelle Linee di Formazione Giuseppina siano indicati più specificatamente i criteri di verifica e di valutazione di questa tappa formativa.

- Il giovane tirocinante sia messo nelle condizioni di realizzare un proprio progetto apostolico, in accordo con la comunità e l’opera.

- Tale tappa può essere vissuta in un’altra nazione o provincia e, in alcuni casi, può essere un tempo di preparazione alla teologia imparando una nuova lingua e inserendosi in una nuova cultura.

5E * IN CAMMINO VERSO LA PROFESSIONE PERPETUA

5E.1 - ORIZZONTI

Si sente il bisogno che il periodo della professione temporanea sia sorretto da uno specifico itinerario di formazione giuseppina, perché non sia condizionato solo dal cammino accademico.

5E.2 - PERCORSI

- Chiediamo che i formatori, con l’aiuto dell’équipe internazionale di formazione continua, predispongano un itinerario di formazione giuseppina per questa tappa attingendo alle fonti della nostra congregazione e ai cammini indicati dalla Chiesa.

- Per l’ammissione alla professione perpetua, specie per i confratelli che cambiano sedi di formazione, si richiede da parte dell’équipe formativa la conoscenza di tutto il cammino realizzato dal candidato, in dialogo con i formatori delle tappe precedenti e i consigli provinciali rispettivi, tenendo conto del dettato della Regola quanto alla durata del periodo di professione temporanea (Cost 66 Dir 63) e quanto al voto deliberativo nella presentazione della domanda e nell'ammissione (Dir 102, 32. 35).

- Si precisa che nelle sedi internazionali l’ammissione alla rinnovazione dei voti e alla professione perpetua avviene su presentazione della comunità formativa al superiore della provincia in cui si trova tale sede.

- In attuazione della R. 15 del CG XXI, si delibera che ogni confratello che si prepara alla professione perpetua partecipi ad un corso di formazione specifico della durata di circa due mesi, che si svolgerà in Italia. Impegniamo il consiglio generale a predisporre, con l’aiuto dell’équipe internazionale di formazione continua, il programma per questo corso e il superiore provinciale a prevedere la partecipazione dei confratelli.

- Si invita a non condizionare il tempo di preparazione specifica alla professione perpetua al percorso accademico e alle scadenze delle ordinazioni.

5F * SEDI INTERNAZIONALI DI TEOLOGIA

5F.1 - ORIZZONTI

Riteniamo importante formare i nostri giovani confratelli secondo una cultura di internazionalità, quale caratteristica indicata dal CG XXI per la nostra congregazione.

5F.2 - PERCORSI

- In questo momento riconosciamo tre sedi internazionali per la teologia: Viterbo, Londrina e Tlalpan.

- Per queste sedi, si impegna il consiglio generale a costituire équipes internazionali di formatori.

- Il superiore provinciale, in dialogo con i confratelli interessati e con il consiglio generale, determinerà la destinazione dei confratelli che iniziano la teologia.

5G * FORMAZIONE PERMANENTE

5G.1 - ORIZZONTI

Si ribadisce l’importanza della formazione continua come strategia fondamentale per il rinnovamento della vita religiosa nella nostra congregazione.

5G.2 - PERCORSI

- Aiutare le comunità perché possano essere il luogo quotidiano ed ordinario per la formazione continua dei confratelli.

- Le singole province organizzino tempi di formazione permanente e si facciano aiutare dall’équipe internazionale di formazione continua.

- Nelle province si dia una particolare attenzione alla formazione continua dei giovani confratelli nei primi cinque anni dopo la professione perpetua o l’ordinazione sacerdotale.

- Il consiglio generale organizzi, nella sede di Viterbo, corsi di formazione continua per gruppi internazionali.

6.- AMMINISTRAZIONE DEI BENI

6.1 - ORIZZONTI

La CI, nello spirito del CG XXI, è consapevole che anche i temi economici sono importanti per poter intraprendere, a tutti i livelli, quelle azioni e decisioni che aiutano i confratelli e le comunità ad alzare lo sguardo e ad orientare il cuore a cammini di comunione fraterna, di passione per i giovani poveri e di slancio missionario.

Ribadisce l’impegno di tutti a favorire cammini ispirati a sussidiarietà e complementarietà, ma anche a forme di corresponsabilità e di partecipazione.

Crede che vadano fatti con determinazione altri passi nel cammino della comunione dei beni e ritiene di aver posto come segno leggibile anche l’impegno della conferenza stessa di vivere con spirito internazionale ed unitario insieme, le decisioni in campo economico e amministrativo.

6.2 - PERCORSI

La CI - approva il bilancio consuntivo 2006 dell’amministrazione centrale, accompagnato dall’apposita relazione predisposta dall’economo generale e dal consiglio generale.

- approva il bilancio preventivo 2007 dell’amministrazione centrale, osservando che si preveda in futuro anche una certa spesa per coprire i costi dell’organizzazione di incontri e convegni internazionali di congregazione.

- ribadisce che i contributi ordinari all’amministrazione centrale sono una spesa che ogni provincia deve prevedere nel suo bilancio. Il fabbisogno per il 2007 è stato stimato in € 400.000.

Circa i criteri di attribuzione si opta per mantenere quello basato sul numero di confratelli di voti perpetui della provincia, con un importo pro capite variabile con una riduzione del 15% alle province Ecuador-Colombia, Argentina-Cile e Spagna che viene caricata alle province di Italia, Brasile e USA Messico.

In considerazione della particolare situazione socioeconomica e della loro dipendenza da offerte, non vengono assegnati contributi al Vicariato Apostolico del Napo, all’India e alla Delegazione dell’Africa.

- decide di assegnare i seguenti tetti di autorizzazione: € 10.000 per i provinciali, di € 200.000 per i consigli provinciali europei e di € 100.000 per gli altri consigli provinciali.

Indipendentemente dall’importo dell’intervento da autorizzare o meno, è bene che ci sia sempre un certo scambio di informazioni e di comunicazioni tra i vari livelli. Inoltre, se si tratta di azioni di una certa consistenza (acquisti di immobili, ampliamenti e sviluppi di opere, riorganizzazioni significative, …) si chiede che venga acquisito il parere previo del consiglio generale.

- raccomanda che si prosegua, a livello comunitario, provinciale e generale, all’elaborazione della programmazione pluriennale. Inoltre, che gli interventi strutturali di una certa consistenza prevedano sempre il progetto pastorale, in ottemperanza a quanto stabilito alla R. 9 del CG XXI.

- impegna il consiglio generale a dare attuazione alla R. 24 del CG XXI in materia di investimenti finanziari, stabilendo i criteri vincolanti che riterrà opportuni.

- approva, in riferimento alla R. 10 del CG XXI, la ristrutturazione dell’Istituto San Pietro di Viterbo, in base al progetto presentato dal consiglio generale; di questo è prevista per l'anno corrente, la realizzazione di una prima parte di lavori, per un importo di circa € 700.000. Per il reperimento delle risorse, le singole comunità e province, in dialogo con l’economo generale, dovranno contribuire con la comunione dei beni.

- approva un urgente intervento di manutenzione straordinaria di circa 100.00 € per il rifacimento del cornicione dell’edificio di casa generalizia, rinunciando, per ora, a completare la ristrutturazione dell’ala B e alla risistemazione del piano seminterrato da adibire ad archivio ed uffici.

- auspica che, nel crescente spirito di internazionalità della congregazione, si presti particolare cura ed attenzione alle traduzioni nelle varie lingue. Ogni provincia dovrà mettere in campo eventuali risorse in proposito; andrà valorizzato al massimo lo scambio di materiali e il consiglio generale potrà eventualmente coordinare soprattutto la traduzione di materiali sulla formazione.

- chiede che l’economo generale si confronti con un’apposita commissione e/o con gli economi provinciali, soprattutto in riferimento all’analisi di preventivi e consuntivi, alla rielaborazione dei criteri per i contributi, alla comunione dei beni, alla programmazione pluriennale, prima della prossima CI.

7.- SOLIDARIETÀ ed ENGiM ONG

7.1 - ORIZZONTI

La CI, nello spirito del CG XXI, considera l’ENGiM ONG una risorsa importante nel proporre ed attuare cammini di solidarietà, nelle opere ed al di fuori di esse, in paesi poveri del mondo e nelle periferie dei grandi centri urbani, secondo l’opzione carismatica per i giovani poveri.

Oggi più che mai cooperazione e solidarietà internazionale si esprimono nel promuovere, attraverso il partenariato e gli approcci partecipativi, il rafforzamento della società civile, con la quale costruire stabili collegamenti in un’ottica di cittadinanza globale.

7.2 - PERCORSI

Costituiamo un gruppo di referenti delle singole province con cui promuovere la condivisione, il confronto e la collaborazione nella realizzazione di iniziative di solidarietà e cooperazione internazionale.

Sosteniamo il consolidamento della nostra ONG, come organismo sempre più visibilmente al servizio di tutta la congregazione, con il compito di mettere in rete le esperienze delle province e di coordinare il gruppo di referenti. Le province favoriscano la costituzione o la valorizzazione di ONG nei rispettivi ambiti di lavoro e/o la crescita dell’ENGiM ONG nel proprio territorio, quali soggetti preferenziali per la realizzazione delle attività di solidarietà e di promozione dello sviluppo.

Per quanto riguarda i progetti internazionali, i confratelli e le comunità che vi ricorrono tengano presente che debbono avere la previa autorizzazione - sia del progetto che della specifica forma di finanziamento - ai diversi livelli - locale, provinciale e generale.

Favoriamo il passaggio progressivo del sostegno a distanza da semplice aiuto economico a singole persone o famiglie, a realizzazione di progetti destinati a soggetti collettivi, in linea con il nostro carisma.


8.- PROSPETTO INCONTRI INTERNAZIONALI

anno

incontro

luogo

data

tema

2007

Conferenza Interprovinciale

Roma

2-12 mag

formazione

Incontro formatori

Roma

7 – 15 mag


Referenti pastorale giuseppina

Spagna

31 ott - 4 nov










2008

Conferenza Interprovinciale

Los Angeles

1 – 10 apr

vita fraterna nella FdM

Seminario pedagogia murialdina

Chile

26 - 31 ott


Mese Murialdino

Ecuador

20 lug – 10 ago










2009

Conferenza Interprovinciale

Africa

22 feb – 2 mar

giovani poveri

Forum pastorale giuseppina

Brasile

26 apr – 3 mag

giuseppini (FdM) per gli ultimi

Incontro Internazionale Formatori

Ecuador

15 - 25 lug










2010

Conferenza Interprovinciale

Spagna

4 – 10 mag

CdB

Incontri economi provinciali

Spagna

4 – 10 mag


Incontro internazionale FdM

Torino

25 apr – 3 mag

110 anni

Incontro Giovani FdM

Torino

25 apr – 3 mag






2011

Conferenza Interprovinciale

Argentina

27 mar – 5 apr

verso il Cap.Gen. XXII

Mese Murialdino

Messico

17 lug – 7 ago










2012

Capitolo Generale


















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