Giulio Costantino
Umili inizi
Don
Giulio Costantino nacque il 10 ottobre 1842. Proveniva da una famiglia torinese
di modeste condizioni. Nel 1849 gli venne a mancare la madre. Il padre allora,
per fargli apprendere un mestiere, lo dovette sistemare in un istituto.
Eccolo
dunque entrare al Collegio Artigianelli. Era l’anno 1853. Gli Artigianelli non
avevano ancora una sede propria, ma erano alloggiati in una povera casa in via
della Zecca. I ragazzi andavano a lavorare nelle botteghe degli artigiani della
città. Fu così anche per Giulio che imparò il mestiere di calzolaio.
Ben
presto però gli educatori si accorsero delle sue doti e lo avviarono agli
studi. Egli conseguì il diploma di
maestro elementare (1860), mentre già aveva cominciato a fare l’assistente in
collegio. Intanto si era manifestata in lui la vocazione al sacerdozio. Studiò
quindi filosofia presso il seminario di Biella e teologia presso quello di
Torino (ma continuando ad abitare e a prestare la sua opera agli Artigianelli)
e celebrò la sua prima messa il 23 settembre 1866. Era il primo artigianello
che diventava sacerdote.
Educatore e padre dei ragazzi poveri
Ormai
da più di tre anni (marzo 1863) il collegio aveva una nuova e più ampia sede in Corso Palestro. Ne era
Rettore il Murialdo che proprio in quel periodo stava migliorando la qualità
tecnica e professionale dei laboratori interni, dei quali don Giulio Costantino
assunse la direzione. Nel frattempo egli svolgeva anche la funzione di
vicerettore, faceva scuola di matematica, fisica e disegno ed era maestro di
canto.
Nel
1872 lasciò Torino per assumere la direzione del Riformatorio di Bosco Marengo
che mantenne fino al 1883, anno della chiusura. Rientrato agli Artigianelli,
riprese le sue funzioni di direttore dei laboratori e di vicerettore del
collegio, assumendo anche direzione della Casa Famiglia per giovani operai e
studenti.
Superiore Generale
Intanto era nata, ed aveva ormai dieci anni, la Congregazione di San
Giuseppe. Don Costantino era stato uno
dei primi sei confratelli che avevano dato l’avvio alla nuova famiglia
religiosa. Vivente il Murialdo, egli ne fu il vicario. Quando nel 1900 il
Murialdo morì, don Giulio Costantino gli subentrò sia come Rettore degli
Artigianelli, sia come Superiore Generale della congregazione, fino al 1912,
quando fu sostituito da don Reffo.
Morì
il 13 ottobre 1915
a settantatré anni.