IN RICORDO DI PADRE GUIDO LORENZETTO
A 4 ANNI DALLA SUA SCOMPARSA
Alla presenza di numerosi amici, ex allievi e confratelli, si è tenuta domenica 25 marzo presso l’Istituto Turazza di Treviso la messa di commemorazione di Padre Guido Lorenzetto, scomparso prematuramente 4 anni fa. La celebrazione eucaristica è stata animata con calorosa partecipazione dai presenti e presieduta da
P. Giuseppe Garbin e concelebranti P. Rino Cozza, P. Michele Balduzzi. P. Guglielmo Cestonaro, P. Baldino Frison e p. Giorgio Saccon.
Anche se 4 anni sono passati, ancora molto forte è l’emozione e la nostalgia per la figura di Padre Guido tra coloro che l’hanno conosciuto.
Per questo anniversario P. Rino Cozza, nella assemblea dopo la bella liturgia, ha voluto fare qualcosa di speciale e cioè sono stati presi in considerazione i suoi numerosi scritti lasciati nel corso degli anni. Tante cose si sapevano del suo pensiero di educatore, ma riascoltare le sue parole è stato una riconferma che ha destato sincera emozione. Ne è emerso un profilo attentissimo agli alunni che Padre Guido aveva di fronte a sé nei banchi di scuola e ai quali dedicava tanto tempo, anche extra scolastico, per conoscerli meglio nelle loro dimensioni personali e familiari. I suoi occhi miravano dritti al cuore dell’alunno lasciandogli lo spazio e la libertà di esprimersi e di confidarsi. Quale esperto di pedagogia, voleva che l’adolescente crescesse libero di intraprendere le scelte che più potevano realizzarlo, richiamandolo alla responsabilità e alla coerenza dei suoi percorsi.
Padre Guido aveva qualcosa di speciale nel contatto a scuola ma anche fuori la scuola, un mix di capacità come la vasta competenza professionale, l’amore per l’arte, la musica e il cinema, insomma l’amore per il bello in generale ma proposto con una semplicità e umiltà disarmanti.
Per l’appuntamento della Biennale d’Arte di Venezia per esempio, ritenuta una esposizione riservata esclusivamente agli “gli addetti ai lavori” Padre Guido riusciva a coinvolgere nutriti gruppi di alunni ed amici che alla Biennale coglievano occasioni di divertimento e di conoscenza internazionale.
Mirava lontano Padre Guido, proponendo modelli sempre molto alti, convinto che la cultura era la chiave di svolta nella vita per assaporare con piacere e gusto la realtà.
Don Guido ha voluto essere sempre un uomo libero, disposto all’ubbidienza solo di Gesù, lontano dalle apparenze e con il coraggio di essere sempre se stesso.
La sua alunna Francesca Ceccato
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