Conferenza del Murialdo sull’impegno ad amare Gesù Cristo, combattendo il peccato e in particolare le radici del peccato stesso: la superbia e la sensualità.
Che cosa è sostanzialmente la devozione al Sacro Cuore? È un grande amore a Gesù Cristo, un grande amore che naturalmente spinge a riparare le offese che gli vengono fatte. Noi dunque dobbiamo sempre adoperarci a far crescere questo amore nei nostri cuori. Ma Gesù Cristo dice che colui che ama osserva i suoi comandamenti: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama» (Gv 14,21). Da ciò consegue che per amare Gesù Cristo dobbiamo fare in modo di non cadere in peccato, di non fare peccati. E per riuscire a questo non vi è altro mezzo che quello di cercare di sradicare le radici dei peccati, e quali sono queste radici? Si riducono a due: la superbia e la sensualità, cioè l’amore disordinato degli onori e l’amore disordinato dei piaceri. Tolta la pianta, cadono i frutti. Perciò chi vuole amare Gesù Cristo procuri di avere l’umiltà con cui si sradica la superbia e di avere la mortificazione con cui si sradica la sensualità, cioè l’amore disordinato dei piaceri. Infatti quando Gesù Cristo incominciò a predicare disse subito: «Chi vuol essere mio discepolo, chi vuol essere dei miei, prenda la sua croce in spalla e mi segua». E che cosa è questa croce? È il mortificarsi, è il resistere alle passioni per amore di Dio.
(Scritti, XIII, pp. 259-261)
a cura di Giuseppe Fossati
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