In ogni opera murialdina si celebra il Natale con modalità differente; ma sempre è un momento molto sentito e atteso. Sono coinvolte le consorelle, i bambini, ragazzi, giovani e le famiglie.
Italia.
La preparazione comincia con l’Avvento. Si moltiplicano i Centri di ascolto della Parola di Dio e piccoli gruppi di famiglie si riuniscono per riflettere sull’evento dell’incarnazione e concretizzare gesti di carità nel quartiere. Nella settimana precedente la festa di Natale un recital focalizza il messaggio natalizio e la gente partecipa numerosa, anche perché sono coinvolti i loro figli, ragazzi e giovani. Il 25 dicembre è chiaramente una “festa di famiglia” da vivere tra le pareti domestiche. Un’occasione per rinsaldare vincoli di parentela forse dimenticati. “Natale con i tuoi...”.
Brasile.
A dicembre siamo in piena estate e il Natale è una festa molto sentita. Viene curata in modo particolare la novena: le suore si recano nelle favelas per fare catechesi, per pregare insieme alla gente, per visitare le famiglie. L’affetto delle suore vuole dare, almeno in parte, il calore della famiglia che molte volte è inesistente. Il presepio è allestito con le povere cose che si possono fare con materiale di ricupero. Durante la vigilia c’è anche la rappresentazione del “presepio vivente” con canti, danze, costumi variopinti. È il Natale dei poveri che prendono parte con gioia alla festa della vita.
Ecuador.
Il periodo che precede il Natale viene intensamente vissuto nella celebrazione dei sacramenti della penitenza e dell’eucaristia. Nelle scuole si festeggia con canti, recite, danze, momenti di preghiera con gli alunni e con le famiglie. Nei Centri Educativi si festeggia con sacre rappresentazioni, doni in natura per rallegrare le povere mense di tante famiglie che solo in questa occasione riescono ad avere un'alimentazione completa. Il clima natalizio si estende fino al 2 febbraio, festa della Presentazione al tempio.
Cile.
Il periodo di Avvento è il tempo propizio per riunire le famiglie e approfondire la conoscenza della Parola di Dio. Si creano così gruppi di evangelizzazione per gli adulti. Tra i poveri la Parola ha i suoi prediletti. Ed è bello riscoprire la verità del vangelo condividendo la vita di chi ha solo l’essenziale.
Argentina.
Siamo in piena estate e i bambini stanno per terminare l’anno scolastico. Viene allestita la rappresentazione del Natale nel cortile del Centro educativo San Leonardo Murialdo: è il grande momento di catechesi per la popolazione, che è anche preghiera e fraternità. Infatti, al termine, qualcosa da gustare per far festa c’è per tutti.
Messico. Le consorelle hanno consolidato l’abitudine di invitare alcune famiglie povere nella loro comunità per condividere la notte santa con chi non ha mai sperimentato una vera casa, una fraterna amicizia, un dolce stare insieme come figli di Dio.
Di bocca in bocca l’augurio di BUON NATALE viene ripetuto all’infinito per giungere fino a voi, amici lettori!
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