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"Attualità" - Il risveglio della fiducia.


Il rifondare l’istanza educativa attraverso un dialogo di fiducia

Presso l’Istituto filosofico-teologico “San Pietro”, a Viterbo, dal 17 al 19 febbraio scorsi si è svolto il convegno dal titolo “Il risveglio della fiducia. Antropologia e pedagogia in dialogo”.

In linea con i precedenti convegni centrati sulla riflessione antropologica, quest’anno si è voluto dar risalto al compito educativo, divenuto al giorno d’oggi per vari motivi una vera e propria emergenza. I recenti interventi di papa Benedetto XVI sull’educazione e gli Orientamenti pastorali dei vescovi italiani per il decennio 2010-2020, dal titolo “Educare alla vita buona del Vangelo”, sono stati i punti di partenza per una riflessione corale in cui dai relatori e dai gruppi di studio sono emersi contenuti di riflessione, di provocazione e di dialogo.

L’odierna emergenza educativa è stata analizzata partendo dal rapporto fra i due termini: “risveglio” e “fiducia”, intesi come due condizioni basilari per un dialogo di spessore antropologico e pedagogico.

Dopo il saluto iniziale del preside p. Salvatore Currò, vi sono stati gli interventi del Vescovo di Viterbo, mons. Lorenzo Chiarinelli, del Superiore Generale dei Giuseppini p. Mario Aldegani e del Superiore provinciale dei Cappuccini p. Carmine Antonio De Filippis. L’apertura delle relazioni ha avuto una caratterizzazione biblica: sia mons. Chiarinelli che la professoressa di Sacra Scrittura Rosalba Manes hanno offerto un excursus storico-biblico evidenziando l’opera pedagogica di Dio nell’Antico e nel Nuovo Testamento. La figura di Gesù maestro è chiaramente il modello di un autentico rapporto fiduciale e dialogico che offre prospettive di speranza e di promozione umana. Il secondo giorno del convegno si sono susseguiti apporti di carattere socio-pedagogico (un’interessante analisi della realtà attuale offerta dal prof. Armando Matteo) e teologico-pastorale (delle visuali coinvolgenti e a tratti provocatorie del prof. Carmelo Torcivia). La lettura antropologica di questa tematica è stata offerta dai filosofi Roberto Mancini e Aurelio Rizzacasa, i quali hanno fatto emergere il rapporto tra fiducia e speranza come base dell’umano essere e relazionarsi, e quindi come priorità educativa. L’onorevole Giuseppe Fioroni ha infine offerto una visuale del laicato cattolico nell’impegno politico a prescindere dagli schieramenti, volta a percepire la fiducia come appartenenza e identità per la promozione dei valori cristiani.

L’ultima giornata del convegno ha visto come protagonisti i partecipanti stessi, che nei gruppi di studio (scuola, famiglia, parrocchia, ambito religioso, impegno laicale e lavorativo) hanno messo in comune esperienze personali, riflessioni sulle relazioni, iniziative e proposte in un vero e proprio dialogo multiculturale e multirazziale. Il frutto di questi studi e approfondimenti confluirà nella pubblicazione degli atti per un apporto di fiducia e di speranza estremamente necessarie nell’odierno impegno educativo.

Mauro Riccardi




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