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"Attualità" - Il santuario di Sommariva del Bosco



Il Santuario della B.V. Maria di San Giovanni, “…la più bella e preziosa gemma di Sommariva…”, trae il suo “titolo” da un antico affresco, eseguito nel XV secolo per mano di Giorgio Trucotto di Cavallermaggiore, ubicato nell’abside di un’antica cappella campestre, nel quale San Giovanni Battista indicava la figura della Vergine Maria, dipinta al suo fianco.

Nel 1685 a seguito di una serie di eventi miracolosi collegati alla icona della Madonna, avvenuti all’inizio dell’anno e riferiti in atto notarile, la comunità di Sommaria, con ordinato comunale (8 luglio 1685), decise la costruzione di un Santuario sull’antica cappella del 1400 che racchiudeva nell’abside l’effigie miracolosa.

La progettazione dell’opera venne affidata all’architetto Michelangelo Garove e la costruzione del Santuario ebbe inizio nello stesso anno 1685. Garove con maestria seppe dare a questa piccola costruzione a pianta centrale il respiro e la monumentalità del grande santuario, realizzando effetti prospettici dinamici connessi all’utilizzo di un impianto e copertura a volta ellittici, fortemente scanditi dalla presenza di quattro coppie di colonne. Il centro focale della composizione venne impostato sull’abside dell’antica cappella contenente l’icona della Madonna; tale abside, collocata nell’emiciclo del presbiterio, incorniciata da una ricca trabeazione barocca sormontata da un fastigio con monogramma della Vergine Maria, venne trasformata nel prezioso e monumentale fondale dell’altare maggiore.

Dal 1939 il Santuario è officiato dai Padri Giuseppini del Murialdo.

Dall’ultimo restauro del 1983, nel corso dei due decenni trascorsi, si sono manifestati nel Santuario vistosi fenomeni di degrado degli intonaci parietali, sia nelle facciate interne che in quelle esterne, causati dalla presenza di umidità. Il Rettore pro tempore del Santuario, p. Giuseppe Bruno Bianco, nel dicembre 2008 ha fatto predisporre lo studio di un primo intervento di restauro conservativo, concordato con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio e la Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico del Piemonte, e approvato dall’Ufficio “Arte e Beni Culturali” della Curia Metropolitana di Torino, che hanno concesso i loro Nulla Osta nel mese di giugno 2009.

Le operazioni previste di restauro conservativo, che per le condizioni del degrado sono venute ad assumere caratteri di estrema urgenza, consistono nel realizzare innanzi tutto una intercapedine stagna, interrata lungo tutto il perimetro esterno del Santuario. Sul perimetro esterno di questa intercapedine verrà interrata una tubazione che raccoglierà con pozzetti l’acqua di tutti i pluviali e la convoglierà alla rete fognaria pubblica, impedendole così di imbibire le fondazioni del Santuario. Si provvederà infine al risanamento degli intonaci delle facciate esterne. Quando saranno ultimati questi interventi urgenti, si opererà affinché venga rinnovato l’impianto di riscaldamento e si prosegua con il restauro conservativo di tutti gli apparati decorativi del Santuario: decorazioni murarie su superfici piane o curve, decorazioni plastiche, decori in pietre e marmi.

Le istituzioni pubbliche e private del Territorio si sono già rese disponibili a contribuire alle spese del restauro e una parte della somma sarà raccolta anche grazie alla generosità dei fedeli, devoti della B.V.M. di S. Giovanni e assidui frequentatori del Santuario.

 

p. Bruno Bianco




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