Il NATALE che auguriamo BUONO ai nostri lettori non è quello dei regali consumistici, ma quello della Santa Famiglia di Nazaret, che s’arricchì miracolosamente d’un BAMBINO. Egli da adulto si definirà “Figlio dell’uomo”, vero uomo in tutto simile a noi, eccetto nel peccato; e da sempre Figlio di Dio Padre. Ben vengano i regali nel ritorno di tale festa, se essi ci aiutano a ricordare il grande dono che l’Amore infinito di Dio ci elargì senza nostro merito, inviandoci GESÙ REDENTORE. Che duemila anni fa ci fosse bisogno d’un SALVATORE per il mondo d’allora, lo sappiamo, se conosciamo un poco la storia di quel tempo. Gli uomini arrivavano ad odiarsi a vicenda, a combattersi e distruggersi gli uni gli altri. Chi comandava cercava di solito soltanto i propri interessi, i sapienti e i potenti non coltivavano che una ambizione, quella di emergere e apparire più “importanti’’ dei contemporanei. Le eccezioni c’erano anche allora; le persone maggiormente rappresentative tra di esse erano due, Giuseppe “figlio di Davide”, il capo di famiglia, e Maria sua sposa Immacolata, madre di GESÙ.
Che anche OGGI ci sia bisogno del Redentore sono convinti coloro che non hanno smarrito il senso del peccato che offende Dio e minaccia la sopravvivenza della vita sulla Terra. Quando il Creatore “dopo il sesto giorno cessò il suo lavoro”, contemplandolo lo dichiarò “molto bello”. Chi lo rese come noi oggi lo vediamo, e cioè abbastanza ‘brutto’, sono state le persone che…
A questo punto noi saremmo portati a puntare il dito indice contro i cosiddetti ‘potenti della terra’ e non ci inganneremmo di molto. Ma non riflettiamo che puntando un dito contro gli altri, ne rivolgiamo almeno tre verso noi stessi! L’elenco dei mali e delle ‘brutture’ del creato non comprende soltanto l’aria inquinata, l’acqua avvelenata, la terra contaminata…, ma, e soprattutto, i peccati del genere umano del quale tutti facciamo parte. La dimenticanza di Dio, l’indifferenza verso i suoi Comandamenti, l’offesa dei diritti delle persone d’ogni categoria, razza e religione, autonome o nasciture, disabili fisici e intellettuali, tutti creature e figli dell’unico Dio, inquinano il pianeta ancora più che gli inquinamenti provocati dai potenti della terra.
Torni il ricordo del nostro divino Salvatore: Vieni, Gesù, a salvarci. Vieni, altrimenti periamo.
BUON NATALE.
p. Adelio Cola
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