Ecco solo qualche testimonianze su p. Ettore Cunial:
“Padre Ettore ci aveva sostituito per una messa a Jarù, villaggio di Fier, mentre eravamo al capitolo provinciale, ed era bastato l’incontro di quella domenica pomeriggio alla fine dell’anno 2000 perché la gente continuasse a cercarlo e a desiderare d’incontrarlo.
Anche quando si trasferì a Durazzo a Casa Nazaret c’era chi veniva da lontano a cercare consiglio e consolazione, perché con occhio penetrante ti leggeva l’anima e, appassionato di Dio, ti metteva in contatto con Lui.
Nella sua breve permanenza in Albania, chi l’ha conosciuto non l’ha più dimenticato, e ancora ne conserva il ricordo di sacerdote santo, sorridente e disponibile ad accogliere ed ascoltare, di uomo di Dio che trasformava i suoi doni spirituali e carismatici in luce, fiducia e voglia di santità.
Ed ora mentre scrivo di lui, come sempre quando ne parlo raccontando della sua bella testimonianza, mi invade benefico e gradito un senso di pace interiore e di voglia di Dio”.
p. Giovanni Palustri, Giuseppino del Murialdo
“Era un prete molto buono. Tutta la sua persona era avvolta dalla bontà che attraeva a sé. Questa bontà aveva il suo solido fondamento nella fede nel Signore. La sua benedizione era così potente che il diavolo si allontanava e nelle famiglie tornava pace e fiducia nel Signore. P. Ettore credeva fortemente nell’Eucarestia dalla quale attingeva la sua forza spirituale. L’adorazione, la fede, la preghiera continua accompagnata da umiltà, il suo amore al Signore e alla gente erano le caratteristiche e i segni del suo essere sacerdote santo”.
Mons. Damian Kurti, parroco della Concattedrale di Santa Lucia – Durazzo
“Uomo santo e sempre vicino alla gente, faceva visite alle famiglie benedicendole. Celebrava la messa con tutta l’anima e ti “obbligava” a credere. Ha aiutato i poveri, i bisognosi, li ha benedetti, ha dato loro la pace spirituale. È stato come medico per le anime che guarivano per le sue mani. La mia impressione per p. Ettore è quella di un uomo santo fortemente legato al Signore. Camminava sempre a piedi e faceva molta penitenza”.
Prena Coku, una fedele di Sukth
“Con gli occhi della fede ci piace pensarti tra i Santi in preghiera per tutti noi giovani di Durazzo che ti abbiamo conosciuto. La tua foto è tra quelle dei nostri vescovi e sacerdoti albanesi martiri per la fede e per Gesù. Il tuo sangue, unito al loro, diventi “seme di nuovi cristiani” per la giovane Chiesa albanese e sia pegno di pace per tutta l’umanità”.
p. Altin Shabani, sacerdote del Prez.mo Sangue
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