Solennità di SAN GIUSEPPE, SPOSO DELLA BEATA VERGINE MARIA
Primi Vespri - Invitatorio - Ufficio delle Letture - Lodi Mattutine - Ora media - Secondi Vespri
* Primi Vespri
Inno
Santa e dolce dimora,
dove Gesù fanciullo
nasconde la sua gloria!
Giuseppe addestra all’umile
arte del falegname
il Figlio dell'Altissimo.
Accanto a lui Maria
fa lieta la sua casa
di una limpida gioia.
La mano del Signore
li guida e li protegge
nei giorni della prova.
O famiglia di Nazareth,
esperta del soffrire,
dona al mondo la pace.
A te sia lode, o Cristo,
al Padre ed allo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
Oppure:
Te, Ioseph, célebrent agmina
cxlitum,
te cuncti résonent
christiadum chori,
qui, clarus méritis, iunctus
es inclitae
casto foedere Virgini.
Almo cum tumidam gérmine
coniugem
admirans, dubio tangeris
anxius,
afflatu superi Flaminis
angelus
concéptum puerum docet.
Tu natum Dominum stringis,
ad éxteras
Aegypti profugum tu séqueris
plagas;
amissum Solymis qua.ris et
invenis,
miscens gaudia flétibus.
Eléctos réliquos mors pia
consecrat
palmamque eméritos gloria
suscipit;
tu vivens, superis par,
frueris Deo,
mira sorte beatior.
Nobis, summa Trias, parce
precantibus;
da Ioseph méritis sidera
scandere,
ut tandem liceat nos tibi
pérpetim
gratum promere canticum.
Amen.
Oppure un altro inno o canto
adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.
Salmi e cantico dal Comune
dei santi:
1
ant. Da Giacobbe nacque Giuseppe, sposo di Maria; da lei è nato Gesù, chiamato
il Cristo (T. P. alleluia).
Salmo 112
Lodate,
servi del Signore, *
lodate
il nome del Signore.
Sia
benedetto il nome del Signore, *
ora
e sempre.
Dal
sorgere del sole al suo tramonto *
sia
lodato il nome del Signore.
Su tutti i popoli eccelso è il Signore, *
più alta dei cieli è la sua gloria.
Chi è pari al Signore nostro Dio che siede
nell’alto *
e si china a guardare nei cieli e sulla
terra?
Solleva
l’indigente dalla polvere, *
dall’immondizia
rialza il povero,
per
farlo sedere tra i principi, *
tra i principi del suo popolo.
Fa abitare la sterile nella sua casa *
quale madre gioiosa di figli.
1
ant. Da Giacobbe nacque Giuseppe, sposo di Maria; da lei è nato Gesù, chiamato
il Cristo (T. P. alleluia).
2
ant. L'angelo Gabriele fu mandato a Nazareth alla sposa di Giuseppe, la Vergine
Maria (T. P. alleluia).
Salmo 145
Loda
il Signore, anima mia: +
loderò
il Signore per tutta la mia vita, *
finché vivo canterò inni al mio Dio.
Non
confidate nei potenti, *
in
un uomo che non può salvare.
Esala
lo spirito e ritorna alla terra; *
in
quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni.
Beato
chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe, *
chi
spera nel Signore suo Dio,
Creatore
del cielo e della terra, *
del
mare e di quanto contiene.
Egli
è fedele per sempre, +
rende
giustizia agli oppressi, *
dà
il pane agli affamati.
Il
Signore libera i prigionieri, *
il
Signore ridona la vista ai ciechi,
Il
Signore rialza chi è caduto, *
il
Signore ama i giusti,
Il
Signore protegge lo straniero, +
egli
sostiene l’orfano e la vedova, *
ma
sconvolge le vie degli empi.
Il
Signore regna per sempre, *
il
tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.
2
ant. L'angelo Gabriele fu mandato a Nazareth
alla sposa di Giuseppe, la Vergine Maria (T. P. alleluia).
3
ant. Maria, madre di Gesù, la sposa di Giuseppe, prima che abitassero insieme
apparve incinta per opera dello Spirito Santo (T. P. alleluia).
CANTICO
(Cfr. Ef 1, 3-10)
Benedetto
sia Dio,
Padre
del Signore nostro Gesù Cristo, *
che
ci ha benedetti
con
ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.
In
lui ci ha scelti *
prima
della creazione del mondo,
per
trovarci, al suo cospetto, *
santi
e immacolati nell'amore.
Ci
ha predestinati *
a
essere suoi figli adottivi
per
opera di Gesù Cristo, *
secondo
il beneplacito del suo volere,
a
lode e gloria
della
sua grazia, *
che
ci ha dato
nel
suo Figlio diletto.
In
lui abbiamo la redenzione
mediante
il suo sangue, *
la
remissione dei peccati
secondo
la ricchezza della sua grazia.
Dio
l’ha abbondantemente riversata su di noi
con
ogni sapienza e intelligenza, *
poiché
egli ci ha fatto conoscere
il
mistero del suo volere,
il
disegno di ricapitolare in Cristo
tutte
le cose, *
quelle
del cielo
come
quelle della terra.
Nella
sua benevolenza
lo
aveva in lui prestabilito *
per
realizzarlo
nella
pienezza dei tempi.
3
ant. Maria, madre di Gesù, la sposa di Giuseppe, prima che abitassero insieme
apparve incinta per opera dello Spirito Santo (T. P. alleluia).
Lettura breve(Col 3, 23-24)
Qualunque cosa facciate, fatela di cuore come per il
Signore e non per gli uomini, sapendo che come ricompensa riceverete dal
Signore l'eredità. Servite a Cristo Signore.
Responsorio breve
In Quaresima:
R.
L’uomo giusto * fiorirà come un giglio.
L’uomo
giusto fiorirà come un giglio.
V. Davanti al Signore, in
eterno,
fiorirà
come un giglio.
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
L'uomo
giusto fiorirà come un giglio.
Nel Tempo di Pasqua:
R.
L’uomo giusto fiorirà come un giglio. * Alleluia, alleluia.
L’uomo
giusto fiorirà come un giglio. Alleluia, alleluia.
V.
Davanti al Signore, in eterno.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
L'uomo
giusto fiorirà come un giglio. Alleluia, alleluia.
Ant. al Magn. Servo fedele e saggio! Il
Signore gli ha affidato la sua famiglia (T. P. alleluia).
Cantico della Beata Vergine (Lc 1, 46-55)
Esultanza
dell'anima nel Signore
L’anima
mia magnifica il Signore *
e
il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché
ha guardato l'umiltà della sua serva. *
D'ora
in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi
cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e
Santo è il suo nome:
di
generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha
spiegato la potenza del suo braccio, *
ha
disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha
rovesciato i potenti dai troni, *
ha
innalzato gli umili;
ha
ricolmato di beni gli affamati, *
ha
rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha
soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi
della sua misericordia,
come
aveva promesso ai nostri padri, *
ad
Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Ant. al Magn. Servo fedele e saggio! Il
Signore gli ha affidato la sua famiglia (T. P. alleluia).
Intercessioni
Rivolgiamo la nostra comune preghiera a Dio, da cui
prende nome ogni paternità in cielo e sulla terra: Padre nostro, che sei nei cieli, ascoltaci.
Padre
santo, che hai rivelato a san Giuseppe il mistero di Cristo nascosto nei secoli
eterni,
–
donaci di conoscere e di amare sempre più il tuo Figlio fatto uomo per la
nostra salvezza.
Tu
che nutri gli uccelli dell’aria e vesti i gigli del campo,
–
dona a tutti gli uomini il pane quotidiano.
Hai affidato alle nostre mani l’opera della tua
creazione,
–
concedi agli operai, agli artigiani, ai contadini un'adeguata ricompensa delle
loro fatiche.
O
fonte di ogni santità, che chiami tutti gli uomini a configurarsi a te,
-
concedi a noi, per intercessione di san Giuseppe, di camminare in santità e
giustizia tutti i giorni della nostra vita.
Guarda
con bontà ai moribondi e ai defunti,
-
fa' che siano eternamente felici con Gesù, Giuseppe e Maria.
Padre
nostro.
Orazione
O Dio onnipotente, che hai voluto affidare gli inizi
della nostra redenzione alla custodia premurosa di san Giuseppe, per sua
intercessione concedi alla tua Chiesa di cooperare fedelmente al compimento
dell'opera di salvezza. Per il nostro Signore.
* Invitatorio
Signore,
apri le mie labbra.
Salmo invitatorio come nell'Ordinario:
Ant
. Nella festa solenne di san Giuseppe lodiamo Cristo Signore (T.P. alleluia).
Salmo 94
Invito a
lodare Dio
Venite,
applaudiamo al Signore, *
acclamiamo
alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci
a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché
grande Dio è il Signore, *
grande
re sopra tutti gli dèi.
Nella
sua mano sono gli abissi della terra, * sono sue le vette dei monti.
Suo
è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite,
prostràti adoriamo, *
in
ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli
è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il
gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate
oggi la sua voce: « Non indurite il cuore, *
+ come
a Merìba, come nel giorno di Massa
nel
deserto,
dove
mi tentarono i vostri padri:
mi
misero alla prova, *
pur
avendo visto le mie opere (Ant.).
Per
quarant’anni mi disgustai di quella generazione +
e
dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non
conoscono le mie vie;
perciò
ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
* Ufficio delle
letture
O
Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre.
Inno dal Comune dei santi:
Gerusalemme nuova
immagine di pace
costruita per sempre
nell’amore del Padre
Tu discendi dal cielo
come vergine sposa,
per congiungerti a Cristo
nelle nozze eterne.
Dentro le tue mura,
risplendenti di luce,
si radunano in festa
gli amici del Signore:
pietre vive e preziose,
scolpite dallo Spirito
con la croce e il martirio
per la città dei santi.
Sia onore al Padre e al
Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.
o come ai
primi Vespri:
Santa e dolce dimora,
dove Gesù fanciullo
nasconde la sua gloria!
Giuseppe addestra all’umile
arte del falegname
il Figlio dell'Altissimo.
Accanto a lui Maria
fa lieta la sua casa
di una limpida gioia.
La mano del Signore
li guida e li protegge
nei giorni della prova.
O famiglia di Nazareth,
esperta del soffrire,
dona al mondo la pace.
A te sia lode, o Cristo,
al Padre ed allo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
Oppure:
Iste, quem la:ti colimus
fidéles,
cuius excélsos canimus
triumphos,
hac die Ioseph méruit
perénnis
gaudia vitae.
O nimis felix, nimis o
beatus,
cuius extrémam vigiles ad
horam
Christus et Virgo simul
astitérunt
ore seréno.
Iustus insignis, laqueo
solutus
carnis, ad sedes placido
sopore
migrat aetérnas, rutilisque
cingit
témpora sertis.
Ergo regnantem flagitémus
omnes,
adsit ut nobis, venihmque
nostris
obtinens culpis, tribuat
supérnae
munera pacis.
Sint tibi plausus, tibi sint
honores,
trine qui regnas Deus, et
coronas
aureas servo tribuis fidéli
omne per aevum. Amen.
Oppure un altro inno o canto
adatto approvato dall'autorità ecclesiastica.
Salmi dal
Comune dei santi:
1
ant. Giuseppe, non temere di prendere con te Maria, tua sposa: al figlio che da
lei nascerà darai il nome di Gesù (T.P. alleluia).
Salmo 20, 2-8. 14
Signore,
il re gioisce della tua potenza, *
quanto
esulta per la tua salvezza.
Hai
soddisfatto il desiderio del suo cuore, *
non
hai respinto il voto delle sue labbra.
Gli
vieni incontro con larghe benedizioni; *
gli
poni sul capo una corona di oro fino.
Vita
ti ha chiesto, a lui l'hai concessa, *
lunghi
giorni in eterno, senza fine.
Grande
è la sua gloria per la tua salvezza, ”
lo
avvolgi di maestà e di onore;
lo
fai oggetto di benedizioni per sempre, *
lo
inondi di gioia dinanzi al tuo volto.
Perché
il re confida nel Signore: *
per
la fedeltà dell'Altissimo non sarà mai scosso.
Alzati,
Signore, in tutta la tua forza; *
canteremo
inni alla tua potenza.
1
ant. Giuseppe, non temere di prendere con te Maria, tua sposa: al figlio che da
lei nascerà darai il nome di Gesù (T.P. alleluia).
2
ant. Obbediente alla parola dell’angelo, Giuseppe andò a vivere con la sua
sposa (T.P. alleluia)
Salmo 91
I (2-9)
E’
bello dar lode al Signore *
e
cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunziare
al mattino il tuo amore, *
la
tua fedeltà lungo la notte,
sull’arpa
a dieci corde e sulla lira, *
con
canti sulla cetra.
Poiché
mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie, *
esulto
per l’opera delle tue mani.
Come
sono grandi le tue opere, Signore, *
quanto
profondi i tuoi pensieri!
L'uomo
insensato non intende *
e
lo stolto non capisce:
se
i peccatori germogliano come l’erba *
e
fioriscono tutti i malfattori,
li
attende una rovina eterna: *
ma
tu sei l’eccelso per sempre, o Signore.
2
ant. Obbediente alla parola dell’angelo, Giuseppe andò a vivere con la sua
sposa (T.P. alleluia)
3
ant. Nell'anno del censimento, Giuseppe e Maria partirono da Nazareth per
salire a Betlemme, la città di Davide
(T.P. alleluia).
II
(10-16)
Ecco,
i tuoi nemici, o Signore, +
ecco,
i tuoi nemici periranno, *
saranno
dispersi tutti i malfattori.
Tu
mi doni la forza di un bufalo, *
mi
cospargi di olio splendente.
I
miei occhi disprezzeranno i miei nemici, +
e
contro gli iniqui che mi assalgono *
i
miei orecchi udranno cose infauste.
Il
giusto fiorirà come palma, *
crescerà
come cedro del Libano;
piantati
nella casa del Signore, *
fioriranno
negli atri del nostro Dio.
Nella
vecchiaia daranno ancora frutti, *
saranno
vegeti e rigogliosi,
per
annunziare quanto è retto il Signore: *
mia
roccia, in lui non c’è ingiustizia.
3
ant. Nell'anno del censimento, Giuseppe e Maria partirono da Nazareth per
salire a Betlemme, la città di Davide
(T.P. alleluia).
V. Il giusto crescerà come un
giglio (T.P. alleluia),
R: fiorirà in eterno davanti al Signore (T.P.
alleluia).
Prima LETTURA
Dalla
lettera agli Ebrei (11, 1-16)
La fede dei
santi padri
Fratelli,
la fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si
vedono. Per mezzo di questa fede gli antichi ricevettero buona testimonianza.
Per fede noi sappiamo che i mondi furono formati
dalla parola di Dio, sì che da cose non visibili ha preso origine quello che si
vede.
Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio migliore di
quello di Caino e in base ad essa fu dichiarato giusto, attestando Dio stesso
di gradire i suoi doni; per essa, benché morto, parla ancora.
Per fede Enoch fu trasportato via, in modo da non
vedere la morte; e non lo si trovò più, perché Dio lo aveva portato via.
Infatti prima che fosse portato via, ricevette testimonianza di essere stato
gradito a Dio (Gn 5, 24; Sir 44, 16). Senza la fede però è impossibile essergli
graditi; chi infatti s'accosta a Dio deve credere che egli esiste e che
ricompensa coloro che lo cercano.
Per fede Noè, avvertito divinamente di cose che
ancora non si vedevano, compreso da pio timore, costruì un’arca a salvezza
della sua famiglia; e per questa fede condannò il mondo e divenne erede della
giustizia secondo la fede.
Per fede Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo
per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava.
Per fede soggiornò nella terra promessa come in una
regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe,
coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la città dalle salde
fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso.
Per fede anche Sara, sebbene fuori dell’età,
ricevette la possibilità di diventare madre, perché ritenne fedele colui che
glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre già segnato dalla
morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la
sabbia innumerevole che si trova lungo la spiaggia del mare (Gn 15, 5; 22, 17;
32, 12. 13).
Nella fede morirono tutti costoro, pur non avendo
conseguito i beni promessi, ma avendoli solo veduti e salutati di lontano,
dichiarando di essere stranieri e pellegrini sopra la terra. Chi dice così,
infatti, dimostra di essere alla ricerca di una patria. Se avessero pensato a
quella da cui erano usciti, avrebbero avuto possibilità di ritornarvi; ora
invece essi aspirano a una migliore, cioè a quella celeste. Per questo Dio non
disdegna di chiamarsi loro Dio: ha preparato infatti per loro una città.
Responsorio (Cfr. Rm 4, 20. 22; Gc 2, 22)
R.
Fiducioso nella promessa di Dio, non vacillò, ma si rafforzò nella fede e diede
gloria a Dio. * Questo gli fu accreditato come giustizia (T. P. alleluia).
V.
La fede cooperava con le opere di lui, e per le opere quella fede divenne
perfetta.
R.
Questo gli fu accreditato come giustizia (T. P. alleluia).
Seconda LETTURA
Dai
« Discorsi » di san Bernardino da Siena, sacerdote (Disc. 2 su san Giuseppe;
Opera 7, 16. 27-30)
Il fedele
nutrizio e custode
Regola generale di tutte le grazie singolari
partecipate a una creatura ragionevole è che quando la condiscendenza divina
sceglie qualcuno per una grazia singolare o per uno stato sublime, concede alla
persona così scelta tutti i carismi che le sono necessari per il suo ufficio.
Naturalmente essi portano anche onore al prescelto. Ecco quanto si è avverato
soprattutto nel grande san Giuseppe, padre putativo del Signore Gesù Cristo e
vero sposo della regina del mondo e signora degli angeli. Egli fu scelto
dall'eterno Padre come fedele nutrizio e custode dei suoi principali tesori, il
Figlio suo e la sua sposa, e assolse questo incarico con la più grande
assiduità.
Perciò il Signore gli dice: Servo buono e fedele,
entra nella gioia del tuo Signore (cfr. Mt 25, 21).
Se poni san Giuseppe dinanzi a tutta la Chiesa di
Cristo, egli è l'uomo eletto e singolare, per mezzo del quale e sotto il quale
Cristo fu introdotto nel mondo in modo ordinato e onesto. Se dunque tutta la
santa Chiesa è debitrice alla Vergine Madre, perché fu stimata degna di
ricevere Cristo per mezzo di lei, così in verità dopo di lei deve a Giuseppe
una speciale riconoscenza e riverenza.
Infatti egli segna la conclusione dell’Antico
Testamento e in lui i grandi patriarchi e i profeti conseguono il frutto
promesso. Invero egli solo poté godere della presenza fisica di colui che la
divina condiscendenza aveva loro promesso.
Certamente Cristo non gli ha negato in cielo quella
familiarità, quella riverenza e quell’altissima dignità che gli ha mostrato
mentre viveva fra gli uomini, come figlio a suo padre, ma anzi l’ha portata al
massimo della perfezione.
Perciò non senza motivo il Signore soggiunge: «
Entra nella gioia del tuo Signore ». Sebbene sia la gioia della beatitudine
eterna che entra nel cuore dell'uomo, il Signore ha preferito dire: « Entra
nella gioia », per insinuare misticamente che quella gioia non solo è dentro di
lui, ma lo circonda ed assorbe da ogni parte e lo sommerge come un abisso
infinito.
Ricòrdati dunque di noi, o beato Giuseppe, ed
intercedi presso il tuo Figlio putativo con la tua potente preghiera; ma
rendici anche propizia la beatissima Vergine tua sposa, che è Madre di colui
che con il Padre e lo Spirito Santo vive e regna nei secoli infiniti. Amen.
Responsorio (Cfr. Gn 45, 8. 7; Sal 117,
14)
R. Dio mi ha reso come un padre per il Re, signore e
custode della sua famiglia; * mi ha dato gloria, per salvare la vita di molta
gente (T.P. alleluia).
V.
Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza.
R.
Mi ha dato gloria, per salvare la vita di molta gente (T. P. alleluia )
Inno Te
Deum
Noi
ti lodiamo, Dio, *
ti
proclamiamo Signore.
O
eterno Padre, *
tutta
la terra ti adora.
A
te cantano gli angeli *
e
tutte le potenze dei cieli:
Santo,
Santo, Santo *
il
Signore Dio dell’universo.
I
cieli e la terra *
sono
pieni della tua gloria.
Ti
acclama il coro degli apostoli *
e
la candida schiera dei martiri;
le
voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la
santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora
il tuo unico Figlio, *
e
lo Spirito Santo Paraclito.
O
Cristo, re della gloria, *
eterno
Figlio del Padre,
tu
nascesti dalla Vergine Madre *
per
la salvezza dell'uomo.
Vincitore
della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre.
*
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri
i tuoi figli, Signore, *
che
hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici
nella tua gloria *
nell'assemblea
dei santi.
*
Salva il tuo popolo, Signore, *
guida
e proteggi i tuoi figli.
Ogni
giorno ti benediciamo, *
lodiamo
il tuo nome per sempre.
Degnati
oggi, Signore, *
di
custodirci senza peccato.
Sia
sempre con noi la tua misericordia:
in
te abbiamo sperato.
Pietà
di noi, Signore, *
pietà
di noi.
Tu
sei la nostra speranza, ”
non
saremo confusi in eterno.
Oppure:
Te
Deum laudamus: * te Dominum confitérnur.
Te
aetérnum Patrem, * omnis terra veneratur.
Tibi
omnes angeli, *
tibi
coeli et univérsae potestates:
tibi
chérubim et séraphim *
incessabili voce proclamant:
Sanctus,
* Sanctus, * Sanctus *
Dominus
Deus Sabaoth.
Pleni
sunt ca:li et terra * maiestatis gloria: tuae,
Te
gloriosus * Apostolorum chorus,
te
prophetarum * laudabilis numerus,
te
martyrum candidatus * laudat exércitus.
Te
per orbem terrarum *
sancta
confitétur Ecclésia,
Patrem
* imménsae maiestatis;
venerandum
tuum verum * et unicum Filium;
Sanctum quoque * Paraclitum Spiritum.
Tu
rex gloriae, * Christe.
Tu
Patris * sempitérnus es Filius.
Tu, ad liberandum suscepturus hominem, * non
horruisti Virginis uterum.
Tu,
devicto mortis aculeo, *
aperuisti
credéntibus regna caelorum.
Tu
ad déxteram Dei sedes, * in gloria Patris.
Iudex
créderis * esse venturus.
Te
ergo quaesumus, tuis famulis subveni, * quos pretioso sanguine redemisti.
Aetérna
fac cum sanctis tuis * in gloria numerari.
*
Salvum fac populum tuum, Domine, *
et
bénedic hereditati tuae.
Et
rege eos, * et extolle illos usque in aetérnum.
Per
singulos dies * benedicimus te;
et
laudamus nomen tuum in saeculum, *
et
in saeculum saeculi.
Dignare,
Domine, die isto *
sine
peccato nos custodire.
Miserére
nostri, Domine, * miserére nostri.
Fiat
misericordia tua, Domine, super nos, *
quemadmodum
speravimus in te.
In
te, Domine, speravi:
non
confundar in aetérnum.
* Quest'ultima
parte dell’inno si può omettere.
Orazione come
alle Lodi mattutine:
Orazione
O Dio onnipotente, che hai voluto affidare gli inizi
della nostra redenzione alla custodia premurosa di san Giuseppe, per sua
intercessione concedi alla tua Chiesa di cooperare fedelmente al compimento
dell'opera di salvezza. Per il nostro Signore.
* Lodi mattutine
Inno come ai
primi Vespri:
Santa e dolce dimora,
dove Gesù fanciullo
nasconde la sua gloria!
Giuseppe addestra all’umile
arte del falegname
il Figlio dell'Altissimo.
Accanto a lui Maria
fa lieta la sua casa
di una limpida gioia.
La mano del Signore
li guida e li protegge
nei giorni della prova.
O famiglia di Nazareth,
esperta del soffrire,
dona al mondo la pace.
A te sia lode, o Cristo,
al Padre ed allo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
Oppure:
Caelitum, Ioseph, decus
atque nostrae:
certa spes vita: columénque
mundi,
quas tibi laeti canimus,
benignus
suscipe laudes.
Te, satum David, statuit
Creator
Virginis sponsum, voluitque
Verbi
te patrem dici, dedit et
ministrum
esse salutis.
Tu Redemptorem stabulo
iacéntem,
quem chorus vatum cécinit
futurum,
aspicis gaudens, sociusque
matris
primus adoras.
Rex Deus regum, dominator
orbis,
cuius ad nutum tremit
inferorum
turba, cui pronus famulatur aether,
se tibi subdit.
Laus sit excélsae Triadi
perénnis,
quae tibi insignes tribuens
honores,
det tuis nobis méritis
beatae
gaudia vitae. Amen.
Salmi e cantico della dom.,
I sett.:
1
ant. I pastori vennero in fretta, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino
che giaceva in una mangiatoia (T. P. alleluia).
Salmo 62, 2-9
L’anima assetata del Signore
O
Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco, *
di
te ha sete l’anima mia,
a
te anela la mia carne,
come
terra deserta, arida, senz'acqua.
Così
nel santuario ti ho cercato, *
per
contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché
la tua grazia vale più della vita, *
le
mie labbra diranno la tua lode.
Così ti benedirò finché io viva , *
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito,
e con voci di gioia ti loderà la.mia bocca.
Nel
mio giaciglio di te mi ricordo *
penso
a te nelle veglie notturne,
tu
sei stato il mio aiuto; “
esulto
di gioia all'ombra delle tue ali.
A
te si stringe *
l'anima
mia.
La
forza della tua destra *
mi
sostiene.
1
ant. I pastori vennero in fretta, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino
che giaceva in una mangiatoia (T. P. alleluia).
2
ant. Giuseppe e Maria, la madre di Gesù, erano pieni di meraviglia per quello
che si diceva di lui; e Simeone li benedisse (T. P. alleluia).
Cantico Dn 3,57-88.56
Ogni creatura lodi il
Signore
Lodate il nostro Dio, voi
tutti, suoi servi (Ap 19, 5).
Benedite,
opere tutte del Signore, il Signore, *
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Benedite,
angeli del Signore, il Signore,
* benedite, cieli, il Signore.
Benedite,
acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore, *
benedite,
potenze tutte del Signore, il Signore.
Benedite,
sole e luna, il Signore, *
benedite,
stelle del cielo, il Signore.
Benedite,
piogge e rugiade, il Signore, *
benedite,
o venti tutti, il Signore.
Benedite,
fuoco e calore, il Signore, *
benedite,
freddo e caldo, il Signore.
Benedite,
rugiada e brina, il Signore, *
benedite,
gelo e freddo, il Signore.
Benedite,
ghiacci e nevi, il Signore, *
benedite,
notti e giorni, il Signore.
Benedite,
luce e tenebre, il Signore, *
benedite,
folgori e nubi, il Signore.
Benedica
la terra il Signore, *
lo
lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite,
monti e colline, il Signore, *
benedite,
creature tutte che germinate sulla terra, il Signore.
Benedite,
sorgenti, il Signore, *
benedite,
mari e fiumi, il Signore.
Benedite,
mostri marini
e
quanto si muove nell'acqua, il Signore, *
benedite,
uccelli tutti dell’aria, il Signore.
Benedite,
animali tutti, selvaggi e domestici, il Signore, *
benedite, figli dell’uomo, il Signore.
Benedica
Israele il Signore, *
lo
lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite,
sacerdoti del Signore, il Signore, *
benedite, o servi del Signore, il Signore.
Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore, *
benedite, pii e umili di cuore, il Signore.
Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il Signore, *
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Benediciamo il Padre e il Figlio con lo Spirito
Santo,*
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Benedetto sei tu, Signore, nel firmamento del cielo,
*
degno di lode e di gloria nei secoli.
Alla fine di
questo cantico non si dice il Gloria al Padre
2
ant. Giuseppe e Maria, la madre di Gesù, erano pieni di meraviglia per quello
che si diceva di lui; e Simeone li benedisse (T. P. alleluia).
3
ant. Giuseppe si alzò nella notte, prese con sé il bambino e sua madre, si
rifugiò in Egitto, e vi rimase fino alla morte di Erode (T. P. alleluia).
Salmo 149
Festa degli amici di Dio
I figli della Chiesa, i
figli del nuovo popolo esultino nel loro re, Cristo (Esichio).
Cantate
al Signore un canto nuovo; *
la
sua lode nell'assemblea dei fedeli.
Gioisca
Israele nel suo Creatore, *
esultino
nel loro Re i figli di Sion.
Lodino
il suo nome con danze, *
con
timpani e cetre gli cantino inni.
Il
Signore ama il suo popolo, *
incorona
gli umili di vittoria.
Esultino
i fedeli nella gloria, *
sorgano
lieti dai loro giacigli.
Le
lodi di Dio sulla loro bocca *
e
la spada a due tagli nelle loro mani,
per
compiere la vendetta tra i popoli *
e
punire le genti;
per
stringere in catene i loro capi, *
i
loro nobili in ceppi di ferro;
per
eseguire su di essi *
il
giudizio già scritto:
questa
è la gloria *
per
tutti i suoi fedeli.
3
ant. Giuseppe si alzò nella notte, prese con sé il bambino e sua madre, si
rifugiò in Egitto, e vi rimase fino alla morte di Erode (T. P. alleluia).
LETTURA
BREVE (2 Sam 7, 28-29)
Signore,
tu sei Dio, le tue parole sono verità e hai promesso questo bene al tuo servo.
Dégnati dunque di benedire ora la casa del tuo servo, perché sussista sempre
dinanzi a te! Poiché tu, Signore, hai parlato e per la tua benedizione la casa
del tuo servo sarà benedetta per sempre!
RESPONSORIO
BREVE
Quaresima:
R.
Dio lo fece signore * nella sua casa.
Dio
lo fece signore nella sua casa.
V.
Gli affidò i beni più cari,
nella
sua casa.
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Dio
lo fece signore nella sua casa.
Tempo di Pasqua:
R.
Dio lo fece signore nella sua casa. * Alleluia, alleluia.
Dio
lo fece signore nella sua casa. Alleluia, alleluia.
V.
Gli affidò i beni più cari.
Alleluia,
alleluia.
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Dio
lo fece signore nella sua casa. Alleluia, alleluia.
Ant. al Ben Giuseppe stabilì a Nazaret la sua
dimora; così si avverò la parola dei profeti: Il Messia sarà chiamato Nazareno
(T. P. alleluia).
Cantico di Zaccaria ( Lc
1, 68-79)
Il Messia e il suo
Precursore
Benedetto
il Signore Dio d'Israele, *
perché
ha visitato e redento il suo popolo,
e
ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella
casa di Davide, suo servo,
come
aveva promesso *
per
bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza
dai nostri nemici, *
e
dalle mani di quanti ci odiano.
Così
egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e
si è ricordato della sua santa alleanza,
del
giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di
concederci, liberàti dalle mani dei nemici,
di
servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al
suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E
tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
perché
andrai innanzi al Signore
a
preparargli le strade,
per
dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella
remissione dei suoi peccati,
grazie
alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per
cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge,
per
rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e
nell'ombra della morte
e
dirigere i nostri passi *
sulla
via della pace.
Ant. al Ben Giuseppe stabilì a Nazaret la sua
dimora; così si avverò la parola dei profeti: Il Messia sarà chiamato Nazareno
(T. P. alleluia).
Invocazioni
Supplichiamo
il Signore, datore di ogni bene e principio di ogni santità: Santifica il tuo popolo, Signore.
Signore
Dio, che hai chiamato alla fede i nostri padri, perché camminassero davanti a
te con fedeltà e rettitudine,
–
aiutaci a vivere secondo lo spirito del Vangelo.
Hai
scelto san Giuseppe come custode e guida di Gesù fanciullo e adolescente,
–
fa’ che impariamo a servire il Cristo nei nostri fratelli.
Hai
affidato la terra all’uomo per farne il suo regno e la sua dimora,
–
insegnaci a lavorare per la giustizia e la pace a lode e gloria del tuo nome.
Ricordati,
o Padre, dell'opera delle tue mani,
–
fa' che tutti abbiano un lavoro sicuro e una condizione degna di uomini liberi.
Padre
nostro.
Orazione
O Dio onnipotente, che hai voluto affidare gli inizi
della nostra redenzione alla custodia premurosa di san Giuseppe, per sua
intercessione concedi alla tua Chiesa di cooperare fedelmente al compimento
dell'opera di salvezza. Per il nostro Signore.
* Ora media
Terza
Inno in italiano
O Spirito Paraclito,
uno col Padre e il Figlio,
discendi a noi benigno
nell’intimo dei cuori.
Voce e mente si accordino
nel ritmo della lode,
il tuo fuoco ci unisca
in un'anima sola.
O luce di sapienza,
rivélaci il mistero
del Dio trino ed unico,
fonte d’eterno Amore. Amen.
Oppure:
L’ora terza risuona
nel servizio di lode:
con cuore puro e ardente
preghiamo il Dio glorioso.
Venga su noi, Signore,
il dono dello Spirito,
che in quest'ora discese
sulla Chiesa nascente.
Si rinnovi il prodigio
di quella Pentecoste,
che rivelò alle genti
la luce del tuo regno.
Sia lode al Padre e al
Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico,
nei secoli sia gloria. Amen.
Inno di Terza in latino
Nunc, Sancte, nobis,
Spiritus,
unum Patri cum Filio,
dignare promptus ingeri
nostro refusus péctori.
Os, lingua, mens, sensus,
vigor
confessionem pérsonent,
flamméscat igne caritas,
accéndat ardor proximos.
Per te sciamus da Patrem,
noscamus atque Filium,
te utriusque Spiritum
credamus omni témpore. Amen.
Oppure:
Certum tenéntes ordinem,
pio poscamus péctore
hora diéi tértia
trinae: virtutis gloriam,
Ut simus habitaculum
illi Sancto Spiritui,
qui quondam in apostolis
hac hora distributus est.
Hoc gradiénte ordine,
ornavit cuncta spléndide
regni caeléstis conditor
ad nostra xtérna prkmia.
Deo Patri sit gloria
eiusque soli Filio
cum Spiritu Paraclito,
in sempitérna saecula. Amen.
Oppure (in
Quaresima):
Dei fide, qua vivimus,
qua spe perénni crédimus,
per caritatis gratiam
Christi canamus gloriam,
Qui ductus hora tértia
ad passionis hostiam,
crucis ferens suspéndia
ovem reduxit pérditam.
Precémur ergo subditi,
redemptione liberi,
ut éruat a saeculo
quos solvit a chirographo.
Christum rogamus et Patrem,
Christi Patrisque Spiritum;
unum potens per omnia,
fove precantes, Trinitas.
Amen.
Oppure (nel
Tempo di Pasqua):
Iam surgit hora tértia,
qua Christus ascéndit
crucem;
nil insolens mens cogitet,
inténdat afféctum precis.
Qui corde Christum suscipit,
innoxium sensum gerit
votisque pra.stat sédulis
Sanctum meréri Spiritum.
Hxc hora, qux finem dedit
diri vetérno criminis;
hinc iam beata témpora
coepére Christi gratia.
Iesu, tibi sit gloria,
qui morte victa praenites,
cum Patre et almo Spiritu
in sempitérna saecula. Amen.
Salmodia complementare:
Ant.
Ogni anno, per la festa di Pasqua, i genitori di Gesù salivano a Gerusalemme
(T. P. alleluia).
SALMO
119
Desiderio della pace minacciata dai malvagi
Egli è la nostra pace ...
venuto ad annunziare la pace ai lontani e ai vicini (cfr. Ef 2, 14.17.16.
Nella
mia angoscia ho gridato al Signore *
ed
egli mi ha risposto.
Signore,
libera la mia vita dalle labbra di menzogna, *
dalla
lingua ingannatrice.
Che
ti posso dare, come ripagarti, *
lingua
ingannatrice?
Frecce
acute di un prode, *
con carboni di ginepro.
Me
infelice: abito straniero in Mosoch, *
dimoro
fra le tende di Kedar!
Troppo io ho dimorato *
con chi detesta la pace.
Io
sono per la pace *
ma quando ne parlo, essi vogliono la guerra.
Salmo 120
Il
custode di Israele
Non avranno più fame, né
avranno più sete né li colpirà il sole, né arsura di sorta (Ap 7, 16)
Alzo
gli occhi verso i monti: *
da
dove mi verrà l'aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore, *
che ha fatto cielo e terra.
Non
lascerà vacillare il tuo piede, *
non
si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenta, non prende sonno,
il custode d’Israele.
Il
Signore è il tuo custode, +
il
Signore è come ombra che ti copre,*
e sta alla tua destra.
Di
giorno non ti colpirà il sole, *
né
la luna di notte.
Il
Signore ti proteggerà da ogni male, *
egli proteggerà la tua vita.
Il
Signore veglierà su di te,
quando
esci e quando entri,
da ora e per sempre.
Salmo 121
Saluto alla città santa di Gerusalemme
Voi vi siete
accostati al monte Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste (Eb 12, 22).
Quale
gioia, quando mi dissero: *
«
Andremo alla casa del Signore ».
E
ora i nostri piedi si fermano *
alle tue porte, Gerusalemme!
Gerusalemme è costruita *
come città salda e compatta.
Là
salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, +
secondo
la legge di Israele, *
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i
seggi del giudizio, *
i seggi della casa di Davide.
Domandate
pace per Gerusalemme: *
sia
pace a coloro che ti amano,
sia
pace sulle tue mura, *
sicurezza nei tuoi baluardi.
Per
i miei fratelli e i miei amici *
io
dirò: « Su di te sia pace! ».
Per
la casa del Signore nostro Dio, *
chiederò per te il bene.
Ant.
Ogni anno, per la festa di Pasqua, i genitori di Gesù salivano a Gerusalemme
(T. P. alleluia).
Lettura
BREVE (Pro 2, 7-8)
Dio riserva ai giusti la sua protezione, è scudo a
coloro che agiscono con rettitudine, vegliando sui sentieri della giustizia e
custodendo le vie dei suoi amici.
V. Dio lo fece signore nella sua casa (T.P.
alleluia),
R.
gli affidò i beni più cari (T.P. alleluia).
Orazione come alle Lodi
mattutine:
Orazione
O Dio onnipotente, che hai voluto affidare gli inizi
della nostra redenzione alla custodia premurosa di san Giuseppe, per sua
intercessione concedi alla tua Chiesa di cooperare fedelmente al compimento
dell'opera di salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Sesta
Inno in italiano
Glorioso e potente Signore,
che alterni i ritmi del
tempo,
irradi di luce il mattino
e accendi di fuochi il
meriggio,
tu placa le tristi contese,
estingui la fiamma dell’ira,
infondi vigore alle membra,
ai cuori concedi la pace.
Sia gloria al Padre ed al
Figlio,
sia onore al Santo Spirito,
all’unico e trino Signore
sia lode nei secoli eterni.
Amen.
Oppure:
L'ora sesta c’invita
alla lode di Dio:
inneggiamo al Signore
con fervore di spirito.
In quest’ora sul Golgota,
vero agnello pasquale,
Cristo paga il riscatto
per la nostra salvezza.
Dinanzi alla sua gloria
anche il sole si oscura:
risplenda la sua grazia
nell’intimo dei cuori.
Sia lode al Padre e al
Figlio,
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.
Inno di Sesta in latino
Rector potens, verax Deus,
qui témperas rerum vices,
splendore mane instruis
et ignibus meridiem,
Extingue flammas litium,
aufer calorem noxium,
confer salutem corporum
veramque pacem cordium.
Pra:sta, Pater piissime,
Patrique compar Unice,
cum Spiritu Paraclito
regnans per omne saeculum.
Amen.
Qppure:
Dicamus laudes Domino
fervénte prompti spiritu;
hora voluta séxies
nos ad orandum provocat.
In hac enim fidélibus
verae salutis gloria,
beati Agni hostia,
crucis virtute rédditur.
Cuius luce clarissima
tenébricat meridies;
sumamus toto péctore
tanti splendoris gratiam.
Deo Patri sit gloria
eiusque soli Filio
cum Spiritu Paraclito,
in sempitérna saecula. Amen.
Oppure (in
Quaresima):
Qua Christus hora sitiit
crucem vel in qua subiit,
quos praestat in hac
psallere
ditet siti iustitix.
Simul sit his esuries,
quam ipse de se satiet,
crimen sit ut fastidium
virtusque desidérium.
Charisma Sancti Spiritus
sic influat psalléntibus,
ut carnis a.stus frigeat
et mentis algor férveat.
Christum rogamus et Patrem,
Christi Patrisque Spiritum;
unum potens per omnia,
fove precantes, Trinitas.
Amen.
Oppure (nel
Tempo di Pasqua):
Venite, servi, supplices,
et mente et ore extollite
dignis beatum laudibus
nomen Dei cum cantico.
Hoc namque tempus illud
est quo sxculorum iudicem
iniusta morti tradidit
mortalium senténtia.
Et nos amore débito,
timore iusto subditi,
advérsus omnes impetus
quos saevus hostis incutit,
Unum rogémus et Patrem
Deum regémque Filium
simulque Sanctum Spiritum,
in Trinitate Dominum. Amen.
Salmodia complementare
Ant.
I suoi genitori tornarono a casa, Gesù restò a Gerusalemme, ed essi non lo
sapevano.
SALMO
122
La
fiducia del popolo è nel Signore
Due ciechi ... gridarono:
Signore, abbi pietà di noi, figlio di Davide (Mt 20, 30).
A
te levo i miei occhi, *
a
te che abiti nei cieli.
Ecco,
come gli occhi dei servi
alla
mano dei loro padroni; *
come
gli occhi della schiava
alla
mano della sua padrona,
così
i nostri occhi sono rivolti al Signore nostro Dio, *
finché
abbia pietà di noi.
Pietà
di noi, Signore, pietà di noi, *
già
troppo ci hanno colmato di scherni,
noi
siamo troppo sazi degli scherni dei gaudenti, *
del
disprezzo dei superbi.
SALMO 123
Il nostro aiuto è nel nome del Signore
Il Signore
disse a Paolo: Non aver paura... perché io sono con te (At 18, 9-10).
Se
il Signore non fosse stato con noi,
–
lo dica Israele – +
se
il Signore non fosse stato con noi, *
quando
uomini ci assalirono,
ci
avrebbero inghiottiti vivi, *
nel
furore della loro ira.
Le
acque ci avrebbero travolti; +
un
torrente ci avrebbe sommersi, *
ci
avrebbero travolti acque impetuose.
Sia
benedetto il Signore, *
che
non ci ha lasciati in preda ai loro denti.
Noi
siamo stati liberati come un uccello *
dal
laccio dei cacciatori:
il
laccio si è spezzato*
e
noi siamo scampati.
Il
nostro aiuto è nel nome del Signore, *
che
ha fatto cielo e terra.
Salmo 124
II
Signore custodisce il suo popolo
Pace e misericordia su tutto
l’Israele di Dio (Gal 6, 16).
Chi
confida nel Signore è come il monte Sion: *
non
vacilla, è stabile per sempre.
I
monti cingono Gerusalemme: +
il
Signore è intorno al suo popolo, *
ora
e sempre.
Egli
non lascerà pesare lo scettro degli empi *
sul
possesso dei giusti,
perché
i giusti non stendano le mani *
a
compiere il male.
La
tua bontà, Signore, sia con i buoni *
e
con i retti di cuore.
Quelli
che vanno per sentieri tortuosi +
il
Signore li accomuni alla sorte dei malvagi. *
Pace
su Israele!
Ant.
I suoi genitori tornarono a casa, Gesù restò a Gerusalemme, ed essi non lo
sapevano.
Lettura BREVE (Sap 10, 10)
La
Sapienza condusse per diritti sentieri il giusto, gli mostrò il regno di Dio e
gli diede la conoscenza pelle cose sante; gli diede successo nelle sue fatiche
e moltiplicò i frutti del suo, lavoro.
V.
Ricchezza e gloria nella casa del giusto (T.P. alleluia):
R.
la sua giustizia rimane per sempre (T.P. alleluia).
Orazione come alle Lodi
mattutine:
Orazione
O Dio onnipotente, che hai voluto affidare gli inizi
della nostra redenzione alla custodia premurosa di san Giuseppe, per sua
intercessione concedi alla tua Chiesa di cooperare fedelmente al compimento
dell'opera di salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Nona
INNO in
italiano
Signore, forza degli esseri,
Dio immutabile, eterno,
tu segni i ritmi del mondo:
i giorni, i secoli, il
tempo.
Irradia di luce la sera,
fa' sorgere oltre la morte,
nello splendore dei cieli,
il giorno senza tramonto.
Sia lode al Padre altissimo,
al Figlio e al Santo
Spirito,
com'era nel principio,
ora e nei secoli eterni.
Amen.
Qppure:
L’ora nona ci chiama
al servizio divino:
adoriamo cantando
l'uno e trino Signore.
San Pietro che in quest’ora
salì al tempio a pregare,
rafforzi i nostri passi
sulla via della fede.
Uniamoci agli apostoli
nella lode perenne
e camminiamo insieme
sulle orme di Cristo.
Ascolta, Padre altissimo,
tu che regni in eterno,
con il Figlio e lo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
Inno di Nona in latino
Rerum, Deus, tenax vigor,
immotus in te pérmanens,
lucis diurna: témpora
succéssibus detérminans,
Largire clarum véspere,
quo vita numquam décidat,
sed praemium mortis sacrae
perénnis instet gloria.
Praesta, Pater piissime,
Patrique compar Unice,
cum Spiritu Paraclito
regnans per omne saeculum.
Amen.
Oppure:
Ternis horarum términis
volutis, dante Domino,
trinum perfécte et unicum
ipsum devoti psallimus.
Sacrum Dei mystérium
puro tenéntes péctore,
Petri magistri régula
signo salutis prodita,
Et nos psallamus spiritu,
haeréntes sic apostolis,
ut plantas adhuc débiles
Christi virtute dirigant.
Deo Patri sit gloria
eiusque soli Filio
cum Spiritu Paraclito,
in sempitérna saecula. Amen.
Oppure (in
Quaresima):
Ternis ter horis numerus
nobis sacratus panditur,
sanctoque Iesu nomine
munus precémur venia:.
Latronis, en, conféssio
Christi merétur gratiam;
laus nostra vel devotio
mercétur indulgéntiam.
Mors per crucem nunc interit
et post tenébras lux redit;
horror dehiscat criminum,
splendor nitéscat méntium.
Christum rogamus et Patrem,
Christi Patrisque Spiritum;
unum potens per omnia,
fove precantes, Trinitas.
Amen.
Oppure (nel
Tempo di Pasqua):
Haec hora, qua. replénduit
crucisque solvit nubila,
mundum tenébris éxuens,
reddens seréna lumina.
Haec hora, qua resuscitans
Iesus sepulcris corpora,
prodire mortis libera
iussit refuso spiritu.
Novata saecla crédimus
mortis solutis légibus,
vitae beatae munera
cursum perénnem currere.
Iesu, tibi sit gloria,
qui morte victa praenites,
cum Patre et almo Spiritu,
in sempitérna saecula. Amen.
Salmodia complementare
Ant. I genitori di Gesù tornarono a
Gerusalemme e lo cercavano.
Salmo 125
Da
Dio la nostra gioia, in lui la nostra speranza
Come siete partecipi delle
sofferenze, così lo siete anche delle consolazioni (2 Cor 1, 7).
Quando
il Signore ricondusse i prigionieri di Sion, *
ci
sembrava di sognare.
Allora
la nostra bocca si aprì al sorriso, *
la
nostra lingua si sciolse in canti di gioia.
Allora
si diceva tra i popoli: *
«
Il Signore ha fatto grandi cose per loro ».
Grandi
cose ha fatto il Signore per noi, *
ci
ha colmati di gioia.
Riconduci,
Signore, i nostri prigionieri, *
come
i torrenti del Negheb.
Chi
semina nelle lacrime *
mieterà
con giubilo.
Nell’andare,
se ne va e piange, *
portando
la semente da gettare,
ma
nel tornare, viene con giubilo, *
portando
i suoi covoni.
Salmo 126
Ogni
fatica è vana senza il Signore
Né chi pianta,
né chi irriga, è qualche cosa, ma è Dio che fa crescere. Voi siete il campo di
Dio, l’edificio di Dio (1Cor 3,7-9)
Se
il Signore non costruisce la casa, *
invano
vi faticano i costruttori.
Se
la città non è custodita dal Signore *
invano
veglia il custode.
Invano
vi alzate di buon mattino, +
tardi
andate a riposare
e
mangiate pane di sudori: *
il
Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.
Ecco,
dono del Signore sono i figli, *
è
sua grazia il frutto del grembo.
Come
frecce in mano a un eroe *
sono
i figli della giovinezza.
Beato
l’uomo *
che
piena ne ha la farètra:
non
resterà confuso quando verrà alla porta *
a
trattare con i propri nemici.
Salmo 127
La
pace di Dio nella famiglia che gli è fedele
« Il Signore ti benedica da Sion » cioè dalla sua Chiesa (Arnobio).
Beato
l'uomo che teme il Signore *
e
cammina nelle sue vie.
Vivrai
del lavoro delle tue mani, *
sarai
felice e godrai d'ogni bene.
La
tua sposa come vite feconda *
nell'intimità
della tua casa;
i
tuoi figli come virgulti d’ulivo *
intorno
alla tua mensa.
Così
sarà benedetto l'uomo che teme il Signore.*
Ti
benedica il Signore da Sion!
Possa
tu vedere la prosperità di Gerusalemme *
per
tutti i giorni della tua vita.
Possa
tu vedere i figli dei tuoi figli. *
Pace
su Israele!
Ant. I genitori di Gesù tornarono a
Gerusalemme e lo cercavano.
Lettura BREVE (Sir 2, 15-16)
Coloro
che temono il Signore non disobbediscono alle sue parole; e coloro che lo amano
seguono le sue vie. Coloro che temono il Signore cercano di piacergli; e coloro
che lo amano si saziano della legge.
V.
Grande è la sua gloria per la tua salvezza
(T.P. alleluia):
R.
lo avvolgi di maestà e di onore (T.P.
alleluia).
Orazione come alle Lodi
mattutine:
Orazione
O Dio onnipotente, che hai voluto affidare gli inizi
della nostra redenzione alla custodia premurosa di san Giuseppe, per sua
intercessione concedi alla tua Chiesa di cooperare fedelmente al compimento
dell'opera di salvezza. Per Cristo nostro Signore.
* Secondi Vespri
Inno come ai primi Vespri
Santa e dolce dimora,
dove Gesù fanciullo
nasconde la sua gloria!
Giuseppe addestra all’umile
arte del falegname
il Figlio dell'Altissimo.
Accanto a lui Maria
fa lieta la sua casa
di una limpida gioia.
La mano del Signore
li guida e li protegge
nei giorni della prova.
O famiglia di Nazareth,
esperta del soffrire,
dona al mondo la pace.
A te sia lode, o Cristo,
al Padre ed allo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
Salmi e cantico dal Comune
dei santi:
1
ant. Maria e Giuseppe ritrovarono Gesù nel tempio, in mezzo ai maestri della
legge: li ascoltava e li interrogava (T. P. alleluia).
Salmo 14
Signore, chi abiterà nella tua tenda? *
Chi
dimorerà sul tuo santo monte.
Colui
che cammina senza colpa, *
agisce
con giustizia e parla lealmente,
chi
non dice calunnia con la sua lingua, +
non
fa danno al suo prossimo *
e
non lancia insulto al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole
il malvagio, *
ma onora chi teme il
Signore.
Anche
se giura a suo danno, non cambia; +
se
presta denaro non fa usura, *
e non accetta doni contro
l’innocente.
Colui che agisce in questo
modo *
resterà saldo per sempre.
1
ant. Maria e Giuseppe ritrovarono Gesù nel tempio, in mezzo ai maestri della
legge: li ascoltava e li interrogava (T. P. alleluia).
2 ant. Figlio, perché hai fatto questo? Con ansia
tuo padre ed io ti abbiamo cercato.
Salmo
111
Beato
l’uomo che teme il Signore *
e
trova grande gioia nei suoi comandamenti.
Potente
sulla terra sarà la sua stirpe, *
la
discendenza dei giusti sarà benedetta.
Onore
e ricchezza nella sua casa, *
la
sua giustizia rimane per sempre.
Spunta
nelle tenebre come luce per i giusti, *
buono,
misericordioso e giusto.
Felice
l’uomo pietoso che dà in prestito, *
amministra
i suoi beni con giustizia.
Egli
non vacillerà in eterno: *
il
giusto sarà sempre ricordato.
Non
temerà annunzio di sventura, *
saldo
è il suo cuore, confida nel Signore.
Sicuro
è il suo cuore, non teme, *
finché
trionferà dei suoi nemici.
Egli
dona largamente ai poveri, +
la
sua giustizia rimane per sempre, *
la
sua potenza s’innalza nella gloria.
L'empio
vede e si adira, +
digrigna
i denti e si consuma. *
Ma
il desiderio degli empi fallisce.
2 ant. Figlio, perché hai fatto questo? Con ansia
tuo padre ed io ti abbiamo cercato.
3
ant. Gesù tornò a Nazareth: era docile e obbediente a Giuseppe e a Maria (T. P.
alleluia).
Cantico (Cfr. Ap 15, 3-4)
Grandi
e mirabili sono le tue opere, +
o
Signore Dio onnipotente; *
giuste
e veraci le tue vie, o Re delle genti!
Chi
non temerà il tuo nome, +
chi
non ti glorificherà, o Signore? *
Tu
solo sei santo!
Tutte
le genti verranno a te, Signore, +
davanti
a te si prostreranno, *
perché
i tuoi giusti giudizi si sono manifestati.
3
ant. Gesù tornò a Nazareth: era docile e obbediente a Giuseppe e a Maria (T. P.
alleluia).
Lettura BREVE (Col 3, 23-24)
Qualunque cosa facciate, fatela di cuore come per il
Signore e non per gli uomini, sapendo che quale ricompensa riceverete dal
Signore l’eredità. Servite a Cristo Signore.
RESPONSORIO
BREVE
In Quaresima:
R.
Il giusto crescerà * come un giglio.
Il
giusto crescerà come un giglio.
V.
Fiorirà in eterno davanti al Signore
come
un giglio.
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Il
giusto crescerà come un giglio.
Nel Tempo di Pasqua:
R.. Il giusto fiorirà come un giglio. * Alleluia,
alleluia.
Il giusto fiorirà come un giglio. Alleluia,
alleluia.
V. Fiorirà in eterno davanti al Signore.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Il giusto fiorirà come un giglio. Alleluia,
alleluia.
Ant.
al Magn. Quando Gesù a trent’anni, cominciò il suo ministero, era conosciuto
come il figlio di Giuseppe (T. P. alleluia).
Cantico DELLA BEATA Vergine (Lc 1, 46-55)
Esultanza
dell'anima nel Signore
L’anima
mia magnifica il Signore *
e
il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché
ha guardato l'umiltà della sua serva. *
D'ora
in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi
cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e
Santo è il suo nome:
di
generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha
spiegato la potenza del suo braccio, *
ha
disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha
rovesciato i potenti dai troni, *
ha
innalzato gli umili;
ha
ricolmato di beni gli affamati, *
ha
rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha
soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi
della sua misericordia,
come
aveva promesso ai nostri padri, *
ad
Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Ant.
al Magn. Quando Gesù a trent’anni, cominciò il suo ministero, era conosciuto
come il figlio di Giuseppe (T. P. alleluia).
Intercessioni
Rivolgiamo
la nostra comune preghiera a Dio, da cui prende nome ogni paternità in cielo e
sulla terra: Padre nostro, che sei nei
cieli, ascoltaci.
Padre
santo, che hai rivelato a san Giuseppe il mistero di Cristo nascosto nei secoli
eterni,
–
donaci di conoscere e di amare sempre più il tuo Figlio fatto uomo per la
nostra salvezza.
Tu
che nutri gli uccelli dell'aria e vesti i gigli del campo,
–
dona a tutti gli uomini il pane quotidiano.
Hai
affidato alle nostre mani l’opera della tua creazione,
–
concedi agli operai, agli artigiani, ai contadini un’adeguata ricompensa delle
loro fatiche.
O
fonte di ogni santità, che chiami tutti gli uomini a configurarsi a te,
–
concedi a noi, per intercessione di san Giuseppe, di camminare in santità e
giustizia tutti i giorni della nostra vita.
Guarda
con bontà ai moribondi e ai defunti,
–
fa' che siano eternamente felici con Gesù, Giuseppe e Maria.
Padre
nostro.
Orazione
O Dio onnipotente, che hai voluto affidare gli inizi
della nostra redenzione alla custodia premurosa di san Giuseppe, per sua
intercessione concedi alla tua Chiesa di cooperare fedelmente al compimento
dell'opera di salvezza. Per il nostro Signore.