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"Intervista" - La Provincia Brasiliana


Concludiamo le nostre interviste, iniziate nel numero di gennaio, con i Giuseppini che, in questi sei anni (2006-2012), hanno ricoperto un ruolo di responsabilità nella Congregazione.

Abbiamo incontrato p. Raimundo Pauletti, superiore della Provincia del Brasile e p. Roberto Landa, superiore della Viceprovincia di Spagna.

LA PROVINCIA BRASILIANA

Intervista al Superiore Provinciale p. Raimundo Pauletti

Vuole descriverci in breve la sua Provincia?

La nostra Provincia territorialmente è la più vasta della Congregazione: si estende su dieci Stati della Federazione; conta 17 comunità religiose, 80 confratelli (59 sacerdoti, 5 fratelli, 16 studenti) con una età media di 48,53, e 4 novizi.

Nel sessennio 2006-2011 sono morti 11 confratelli, alcuni hanno lasciato la Congregazione e altri vivono fuori comunità; nello stesso periodo la gioia di 8 ordinazioni sacerdotali.

Attualmente 6 confratelli brasiliani prestano servizio in altre Province della Congregazione e, nelle sue case di formazione, la Provincia accoglie 6 confratelli studenti di varie nazioni.

La caratteristica delle opere è la seguente: 4 collegi, una facoltà universitaria, 13 parrocchie, 14 opere sociali e 6 case di formazione.

 

Può citare qualche iniziativa importante in questo sessennio?

Si è aperta una nuova opera missionaria nella periferia della città di S. Luiz nello Stato di Maranhão (nord); si è creata la “Central de Projetos Sociais”; si è iniziata la pubblicazione della rivista “Relatório Social”; è stata data una nuova veste grafica alla rivista della Provincia “Agir e Calar”; è stata istituita la “Faculdade Murialdo (FAMUR)”; è stata ottenuta l'approvazione della nuova denominazione civile dei Giuseppini in Brasile (“Organização Josefinos de Murialdo - ORGMUR”).

 

Ci dica qualcosa sulle gioie e speranze della Provincia.

Le otto ordinazioni sacerdotali e quella episcopale di Mons. Celmo Lazzari, Vicario Apostolico del Napo (Ecuador); la disponibilità di confratelli per l'attuazione delle Opere missionarie del nordest e nord della nostra Provincia e di aiuto in altre Province della Congregazione; la crescita del lavoro apostolico col riconoscimento della sua validità; l’ammirazione dei Laici per il nostro carisma; la diffusione della fama di santità del Servo di Dio p. Giovanni Schiavo nelle nostre Opere, con l’aumento della conoscenza e invocazione della sua intercessione; la non interrotta richiesta di postulanti alla nostra vita religiosa; la preoccupazione della formazione cristiana dei giovani nelle nostre

opere e i membri della FdM.

giovani delle nostre opere e dei membri della FdM.

 

Qualche sfida?

L’animazione vocazionale, il buon discernimento e formazione dei candidati alla nostra vita religiosa; la pastorale giovanile in tutte le nostre Opere; l’equilibrio tra spiritualità e lavoro pastorale.

Vuole aggiungere qualche messaggio finale?

Voglio dire un grazie al Signore e ai confratelli della Provincia per il bene e il cammino trascorso assieme.

Desidero ringraziare anche i tanti benefattori (adozioni a distanza, finanziamento di progetti ENGIM) che hanno reso possibile la realizzazione di molte attività con i giovani poveri.

San Giuseppe e S. Leonardo Murialdo benedicano a tutti.

A cura della Redazione

 



LA PROVINCIA DI SPAGNA

 

Intervista al Superiore Provinciale p. Roberto Landa

 

Grazie p. Roberto per aver accettato la nostra intervista. Quando i Giuseppini arrivarono in Spagna?

La presenza del Giuseppini in Spagna è iniziata nel 1961, con l’apertura del seminario di Sigüenza.

Nel 1965, poi, si aprì il seminario (e collegio) di Orduña; l’attività si allargò qundi, nel 1983, a Madrid; a Getafe, 1993; ad Azuqueca, nel 1994.

Negli ultimi anni, pur di fronte alla riduzione del numero dei confratelli - siamo solo 17 in tutto - sono aumentate le attività apostoliche, specialmente nel settore della formazione professionale, dell’impegno sociale con gli immigrati, con i ragazzi in difficoltà e nella pastorale parrocchiale.

 

Lei è responsabile della Viceprovincia di Spagna dal 2006. Che esperienza è stata?

Il servizio di provinciale è un’esperienza arricchente, perché ti permette un contatto ed una conoscenza diretta con tutti i confratelli e le opere della Provincia. Inoltre ti dà una grande apertura su tutta la Congregazione: è la ricca esperienza delle Conferenze Interprovinciali.

La fatica principale è l’animazione dei confratelli e delle comunità in situazione di difficoltà. È importante, a questo proposito, mantenersi costantemente in atteggiamento di cammino, di crescita, con un impegno di formazione e motivazione continue, per vivere in pienezza il nostro carisma nella Chiesa.

Qualche ricordo indimenticabile di questi sei anni?

Uno dei ricordi più vivi è stata la celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù nello scorso mese di agosto a Madrid che ha visto la presenza di quasi due milioni di giovani cristiani proveniente da ogni parte del mondo

Per l’intera Famiglia del Murialdo è stata un’esperienza di celebrazione e di festa con più di 450 giovani e una quarantina di giusepppini venuti dai vari paesi del mondo, che ci ha fatto toccare con mano la dimensione giovanile ed internazionale della nostra Congregazione.

 

Quali sono le sfide più importanti che la Viceprovincia avrà davanti dopo il Capitolo generale del giugno 2012?

Le sfide principali per i prossimi anni saranno il rafforzamento delle opere e delle attività, in rapporto alla crisi che stiamo vivendo ed il rinnovamento e la rivitalizzazione della Viceprovincia, con nuove vocazioni che rendano possibile l’estensione del carisma giuseppino a nuove realtà apostoliche.

 

Un messaggio ai lettori di Vita Giuseppina?

Ringrazio tutti i lettori di Vita Giuseppina, dell’interesse dimostrato per conoscere, attraverso la rivista, le opere e le attività della Famiglia del Murialdo nel mondo e vorrei esortarli a continuare nella collaborazione, secondo la possibilità di ciascuno, affinché tutti insieme riusciamo a servire sempre meglio i ragazzi ed i giovani più poveri che il Signore mette sul nostro cammino.

A cura della Redazione
r.landa@murialdo.net



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