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"Vita della Chiesa" - Un sogno capitolare ma... non tanto


Tra i confratelli del capitolo generale dei Giuseppini del Murialdo, radunati a Buenos Aires, serpeggia una notizia ma nessuno sa dire se sia fondata o meno. Si dice che ci sarà una bella, anzi, una grande sorpresa ma che é top secret, per due motivi: forse perché c’é qualche incertezza ed apprensione sulla sua effettiva realizzazione e poi, se tutti sapessero, dove andrebbero a finire le sorprese? Ragione per cui nessuno fa domande esplicite, ma il mormorio continua.

Infine un annuncio, anzi mezzo: domani si cambia orario e siamo tutti convocati per le ore 21.00 in sala capitolare.. Una riunione fuori orario, dunque qualcosa di nuovo.

Prima delle 21.00 tutti i capitolari sono già in sala. Prende la parola il padre generale che finalmente svela il segreto: “Adesso ascoltiamo il messaggio videoregistrato che papa Benedetto ha inviato a noi e a tutta la congregazione”. Inizia la proiezione, scoppia l’applauso, e quindi tutti i capitolari si mettono in religioso (è il caso di dirlo) ascolto.

Il papa parla dal suo studio; ci rasserena il suo sorriso e ci impegna il suo messaggio, che con voce ferma e pacata ci rivolge.

All’inizio, come è prassi, saluta tutti in ordine gerarchico, dice di essere vicino a tutti i confratelli capitolari e a tutta la congregazione in questo momento importante e su tutti invoca il dono dello Spirito. Nelle prime battute ricorda l’incontro in piazza San Pietro con la Famiglia del Murialdo e proprio nel ricordo di quanto allora disse su San Leonardo Murialdo, prende avvio la parte centrale del suo messaggio.

Il papa si compiace di avere messo nel titolo del capitolo la frase “con i giovani e per i giovani poveri” e per questo a tutti consegna, o meglio, riconsegna, quanto ha detto in occasione della giornata mondiale della gioventù 2012, celebrata a livello diocesano. L’invito è chiaro: i Giuseppini del Murialdo, chiamati ad essere educatori dei giovani, hanno il compito di aiutare i giovani a scoprire la vera gioia, come si dice nel messaggio: Facciamo esperienza di una gioia intensa, la gioia della comunione, la gioia di essere cristiani, la gioia della fede. Ogni capitolare ascolta e pensa al ne perdantur del Murialdo e immagina che sarebbe bello proporre e realizzare un cammino di salvezza nella gioia. Intanto il papa continua citando il suo messaggio: Dio vuole renderci partecipi della sua gioia, divina ed eterna, facendoci scoprire che il valore e il senso profondo della nostra vita sta nell’essere accettato, accolto e amato da Lui… Questo amore infinito di Dio… La prima causa della nostra gioia è la vicinanza del Signore, che mi accoglie e mi ama. Qui qualche capitolare non si trattiene dal dire: Siamo sulla scia del Murialdo: aiutare i giovani a scoprire questa bella realtà e io che sono… La frase non termina perché qualcuno interviene e reclama silenzio, anche se il commento trova approvazione.

Il messaggio del papa prosegue e sembra un commento alla terza frase del tema capitolare: per avere vita in Cristo. Infatti, ricordando il suo messaggio per la GMG 2012, papa benedetto ricorda che solo l’incontro personale con Cristo, fondato nella preghiera e nell’ascolto della Parola, alimentato dalla Eucarestia e sorretto dalla comunità cristiana, può portare alla vera gioia. Sono ancora le parole del papa ai giovani: Cari giovani, non abbiate paura di mettere in gioco la vostra vita facendo spazio a Gesù Cristo e al suo vangelo; è la strada per avere la pace e la vera felicità nell’intimo di noi stessi per la vera realizzazione della nostra esistenza di figli di Dio… E qui interviene un altro capitolare, che a mezza voce ma sufficiente per farsi sentire, non si trattiene dal dire: Un bell’esame per la nostra pastorale! Adesso voglio vedere cosa scriviamo nel documento! Siccome tra i capitolari qualcuno è più intelligente degli altri, prende al balzo l’occasione per dire ed esclama: Noi in provincia abbiamo un piano di pastorale molto buono e… La reazione dei confratelli non si fa attendere e in sala cala il giusto silenzio per ascoltare il papa. Nel suo messaggio ai giovani, il papa parla della gioia dell’amore, della gioia della conversione, della gioia nelle prove, della gioia e della bellezza di donare la propria vita al Signore. Non solo: il papa ricorda nel suo messaggio che i giovani sono chiamati ad essere anche testimoni della gioia, perché la gioia cristiana ha il volto e il colore della comunione e della condivisione.

Il messaggio volge al termine e tutti i capitolari ringraziano il papa con un lungo e fragoroso applauso. Non occorrono commenti, tutti hanno capito che per “rinnovare la nostra consacrazione come Giuseppini del Murialdo” (seconda frase del tema capitolare) siamo chiamati ad essere testimoni gioiosi dell’amore di Dio, nella fedeltà ad una vocazione e ad un carisma che nel Murialdo e nei primi confratelli ha avuto la sua prima forma di incarnazione. Il messaggio è terminato, e c’è da credere che ha riscaldato il cuore di tutti i confratelli capitolari.

 

Qualcuno guarda l’orologio e per me…. suona la sveglia.

Questa mattina il risveglio ha un sapore diverso perché il sogno è stato bello e me lo ricordo ancora.

Tullio Locatelli

 


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