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4. Liturgia delle Ore - 1° maggio


memoria facoltativa di SAN GIUSEPPE LAVORATORE




Dove questa memoria si celebra in modo più proprio le parti che qui mancano si prendono dal 19 marzo.


* Invitatorio


Signore, apri le mie labbra.


Salmo invitatorio come nell'Ordinario:

Ant. Adoriamo Cristo, nostro Dio, chiamato figlio del lavoratore, alleluia.

Salmo 94

Invito a lodare Dio

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra,
* sono sue le vette dei monti.

Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: « Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa
nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova, *
pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant’anni mi disgustai di quella generazione +
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).


* Ufficio delle letture


Inno dal Comune dei santi:

Gerusalemme nuova
immagine di pace
costruita per sempre
nell’amore del Padre

Tu discendi dal cielo
come vergine sposa,
per congiungerti a Cristo
nelle nozze eterne.

Dentro le tue mura,
risplendenti di luce,
si radunano in festa
gli amici del Signore:

pietre vive e preziose,
scolpite dallo Spirito
con la croce e il martirio
per la città dei santi.

Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.

o come ai primi Vespri:

Santa e dolce dimora,
dove Gesù fanciullo
nasconde la sua gloria!

Giuseppe addestra all’umile
arte del falegname
il Figlio dell'Altissimo.

Accanto a lui Maria
fa lieta la sua casa
di una limpida gioia.

La mano del Signore
li guida e li protegge
nei giorni della prova.

O famiglia di Nazareth,
esperta del soffrire,
dona al mondo la pace.

A te sia lode, o Cristo,
al Padre ed allo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

Oppure:

Iste, quem la:ti colimus fidéles,
cuius excélsos canimus triumphos,
hac die Ioseph méruit perénnis
gaudia vitae.

O nimis felix, nimis o beatus,
cuius extrémam vigiles ad horam
Christus et Virgo simul astitérunt
ore seréno.

Iustus insignis, laqueo solutus
carnis, ad sedes placido sopore
migrat aetérnas, rutilisque cingit
témpora sertis.

Ergo regnantem flagitémus omnes,
adsit ut nobis, venihmque nostris
obtinens culpis, tribuat supérnae
munera pacis.

Sint tibi plausus, tibi sint honores,
trine qui regnas Deus, et coronas
aureas servo tribuis fidéli
omne per aevum. Amen.


Seconda LETTURA

Dalla Costituzione pastorale « Gaudium et spes » del Concilio ecumenico Vaticano II sulla Chiesa nel mondo contemporaneo (Nn. 33-34)

L’attività umana nell’universo

Con il suo lavoro e con l’ingegno l'uomo ha sempre cercato di sviluppare maggiormente la sua vita. Oggi poi specialmente con l'aiuto della scienza e della tecnica ha dilatato e continuamente dilata il suo dominio su quasi tutta la natura e principalmente in forza dei maggiori mezzi dovuti all’intenso scambio tra le nazioni, la famiglia umana poco alla volta si riconosce e gi costituisce come una comunità unitaria nel mondo intero. Da qui viene che molti beni che l’uomo si aspettava soprattutto dalle forze superiori, oggi ormai se li procura con la propria iniziativa. Di fronte a questo immenso sforzo che investe ormai tutto il genere umano, sorgono tra gli uomini parecchi interrogativi. Qual è il senso e il valore dell'attività umana? Come si deve usare dei suoi, frutti e delle sue risorse? Al raggiungimento di quale fine tendono gli sforzi sia dei singoli che delle collettività?

La Chiesa, che custodisce il deposito della parola di Dio, fonte dei principi religiosi e morali, anche se non ha sempre pronta la risposta alle singole questioni, desidera unire la luce della rivelazione alla competenza di tutti, perché sia illuminata la strada che l'umanità ha da poco imboccato. Per i credenti è certo che l'attività umana individuale e collettiva, con quello sforzo immenso con cui gli uomini lungo i secoli cercano di cambiare in meglio le condizioni di vita, risponde al disegno divino. L'uomo, creato ad immagine di Dio, ha ricevuto il mandato di sottomettere a sé la terra con tutto ciò che è contenuto in essa, di governare il mondo nella giustizia e nella santità, di riconoscere Dio come creatore di tutto e, conseguentemente, di riferire a lui se stesso e tutto l’universo, di modo che, assoggettate all’uomo tutte le cose, il nome di Dio sia glorificato su tutta la terra.

Questo vale pienamente anche per il lavoro di ogni giorno.

Quando uomini e donne per procurare il sostentamento a sé e alla famiglia, esercitano il proprio lavoro così da servire la società, possono giustamente pensare che con la loro attività prolungano l'opera del Creatore, provvedono al benessere dei fratelli e concorrono con il personale contributo a compiere il disegno divino nella storia. I cristiani pensano che quanto gli uomini hanno prodotto con il loro ingegno e forza non si oppone alla potenza di Dio, né che la creatura razionale sia quasi rivale del Creatore. Sono persuasi che le vittorie del genere umano sono segno della grandezza di Dio e frutto del suo ineffabile disegno.

Quanto più cresce la potenza degli uomini, tanto più si estende e si amplia la responsabilità, sia individuale che collettiva. Gli uomini non sono distolti dalla edificazione del mondo dal messaggio cristiano, né sono spinti a disinteressarsi del bene dei loro simili, ma anzi ad operare più intensamente per questo scopo.

Responsorio (Cfr. Gn 2, 8. 15)

R. Il Signore Dio collocò l'uomo, che aveva plasmato, nel giardino di Eden, * perché coltivasse e custodisse l'opera del creatore, alleluia.

V. Con questo compito ha creato l’uomo:
R. perché coltivasse e custodisse l'opera del creatore, alleluia.


Orazione

O Dio, che nella tua provvidenza hai chiamato l'uomo a cooperare con il lavoro al disegno della creazione, fa' che per l'intercessione e l'esempio di san Giuseppe siamo fedeli alle responsabilità che ci affidi, e riceviamo la ricompensa che ci prometti. Per il nostro Signore.


* Lodi mattutine


Inno dai primi Vespri:

Santa e dolce dimora,
dove Gesù fanciullo
nasconde la sua gloria!

Giuseppe addestra all’umile
arte del falegname
il Figlio dell'Altissimo.

Accanto a lui Maria
fa lieta la sua casa
di una limpida gioia.

La mano del Signore
li guida e li protegge
nei giorni della prova.

O famiglia di Nazareth,
esperta del soffrire,
dona al mondo la pace.

A te sia lode, o Cristo,
al Padre ed allo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

Oppure:

Caelitum, Ioseph, decus atque nostrae:
certa spes vita: columénque mundi,
quas tibi laeti canimus, benignus
suscipe laudes.

Te, satum David, statuit Creator
Virginis sponsum, voluitque Verbi
te patrem dici, dedit et ministrum
esse salutis.

Tu Redemptorem stabulo iacéntem,
quem chorus vatum cécinit futurum,
aspicis gaudens, sociusque matris
primus adoras.

Rex Deus regum, dominator orbis,
cuius ad nutum tremit inferorum
turba, cui pronus famulatur aether,
se tibi subdit.

Laus sit excélsae Triadi perénnis,
quae tibi insignes tribuens honores,
det tuis nobis méritis beatae
gaudia vitae. Amen.

o dalle altre Ore della solennità del 19 marzo.


Lettura BREVE (2 Sam 7, 28-29)

Signore, tu sei Dio, le tue parole sono verità e hai promesso questo bene al tuo servo. Dègnati dunque di benedire ora la casa del tuo servo, perché sussista sempre dinanzi a te! Poiché tu, Signore, hai parlato e per la tua benedizione la casa del tuo servo sarà benedetta per sempre!


Responsorio BREVE

R. Dio lo fece signore della sua casa. * Alleluia, alleluia.
Dio lo fece signore della sua casa. Alleluia, alleluia.
V. Gli affidò i beni più cari.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Dio lo fece signore della sua casa. Alleluia, alleluia


Ant. al Ben. Uomo fedele e ammirevole, nella sua vita laboriosa Giuseppe fu caro a Dio, alleluia.

Cantico DI Zac:caria ( Lc 1, 68-79)

Il Messia e il suo Precursore

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberàti dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore
a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge,

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace.

Ant. al Ben. Uomo fedele e ammirevole, nella sua vita laboriosa Giuseppe fu caro a Dio, alleluia.


Invocazioni

Supplichiamo il Signore, datore di ogni bene e principio di ogni santità: Santifica il tuo popolo, Signore.

Signore Dio, che hai chiamato alla fede i nostri padri, perché camminassero davanti a te con fedeltà e rettitudine,
– aiutaci a vivere secondo lo spirito del Vangelo.

Hai scelto san Giuseppe come custode e guida di Gesù fanciullo e adolescente,
– fa' che impariamo a servire il Cristo nei nostri fratelli.

Hai affidato la terra all’uomo per farne il suo regno e la sua dimora,
– insegnaci a lavorare per la giustizia e la pace a lode e gloria del tuo nome.

Ricordati, o Padre, dell’opera delle tue mani,
– fa’ che tutti abbiano un lavoro sicuro e una condizione degna di uomini liberi.

Padre nostro.

Orazione

O Dio, che nella tua provvidenza hai chiamato l'uomo a cooperare con il lavoro al disegno della creazione, fa' che per l'intercessione e l'esempio di san Giuseppe siamo fedeli alle responsabilità che ci affidi, e riceviamo la ricompensa che ci prometti. Per il nostro Signore.


* Vespri


Inno dai primi Vespri:

Santa e dolce dimora,
dove Gesù fanciullo
nasconde la sua gloria!

Giuseppe addestra all’umile
arte del falegname
il Figlio dell'Altissimo.

Accanto a lui Maria
fa lieta la sua casa
di una limpida gioia.

La mano del Signore
li guida e li protegge
nei giorni della prova.

O famiglia di Nazareth,
esperta del soffrire,
dona al mondo la pace.

A te sia lode, o Cristo,
al Padre ed allo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

Oppure:

Caelitum, Ioseph, decus atque nostrae:
certa spes vita: columénque mundi,
quas tibi 1aeti canimus, benignus
suscipe laudes.

Te, satum David, statuit Creator
Virginis sponsum, voluitque Verbi
te patrem dici, dedit et ministrum
esse salutis.

Tu Redemptorem stabulo iacéntem,
quem chorus vatum cécinit futurum,
aspicis gaudens, sociusque matris
primus adoras.

Rex Deus regum, dominator orbis,
cuius ad nutum tremit inferorum
turba, cui pronus famulatur aether,
se tibi subdit.

Laus sit excélsae Triadi perénnis,
quae tibi insignes tribuens honores,
det tuis nobis méritis beatae
gaudia vitae. Amen.

o dalle altre Ore della solennità del 19 marzo.


Lettura BREVE (Col 3, 23-24)

Qualunque cosa facciate, fatela di cuore come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che, quale ricompensa, riceverete dal Signore l’eredità. Servite a Cristo Signore.


Responsorio BREVE

R L’uomo giusto fiorirà come un giglio. * Alleluia, alleluia.
L’uomo giusto fiorirà come un giglio. Alleluia, alleluia.

V. Davanti al Signore in eterno.
Alleluia, alleluia.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. L’uomo giusto fiorirà come un giglio. Alleluia, alleluia.


Ant. al Magn. Cristo Signore, volle vivere nella casa dell'operaio ed essere chiamato suo figlio, alleluia.

Cantico DELLA BEATA Vergine (Lc 1, 46-55)

Esultanza dell'anima nel Signore

L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Ant. al Magn. Cristo Signore, volle vivere nella casa dell'operaio ed essere chiamato suo figlio, alleluia.


Intercessioni

Rivolgiamo la nostra comune preghiera a Dio, da cui prende nome ogni paternità in cielo e sulla

terra: Padre nostro, che sei nei cieli, ascoltaci.

Padre santo, che hai rivelato a san Giuseppe il mistero di Cristo nascosto nei secoli eterni,
– donaci di conoscere e di amare sempre più il tuo Figlio fatto uomo per la nostra salvezza.

Tu che nutri gli uccelli dell'aria e vesti i gigli del campo,
– dona a tutti gli uomini il pane quotidiano.

Hai affidato alle nostre mani l’opera della tua creazione,
– concedi agli operai, agli artigiani, ai contadini un’adeguata ricompensa delle loro fatiche.

O fonte di ogni santità, che chiami tutti gli uomini a configurarsi a te,
- concedi a noi, per intercessione di sa Giuseppe, di camminare in santità e giustizia tutti i giorni della nostra vita.

Guarda con bontà ai moribondi e ai defunti,
– fa' che siano eternamente felici con Gesù, Giuseppe e Maria.

Padre nostro.

Orazione

O Dio, che nella tua provvidenza hai chiamato 'uomo a cooperare con il lavoro al disegno della creazione, fa’ che per l’intercessione e l'esempio di san Giuseppe siamo fedeli alle responsabilità che ci affidi, e riceviamo la ricompensa che ci prometti. Per il nostro Signore.



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