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Festa di S.Giuseppe a Bissau





Le luci si sono spente a notte fonda sulla festa del patrono del Centro Professionale S. Josè di Bissau e per la comunità cristiana della Cappella omonima, nel quartiere Alto Bandim della Capitale guineense.

Preparata una speciale attenzione alla devozione al "nostro Santo" e al desiderio di fraternizzare dei bambini e dei giovani africani, la festa fu preceduta dalla Novena, pregata dalla Comunità dei Giuseppini, tutti i giorni durante le lodi mattutine, proposta anche ai giovani del Centro Professionale (CIFAP) nella preghiera quotidiana e una ricca serie di incontri di preghiera e proiezione di film per i giovani e i fedeli della Parrocchia S.Antonio di Bandim, retta dai Giuseppini del Murialdo, e in modo speciale presso la cappella di S.Josè nel “bairro” Alto Bandim.

Questa comunità è la seconda della parrocchia, vanta un migliaio di catechizzandi, tutti adolescenti e giovani, una grande vivacità pastorale con grande partecipazione di pre-adolescenti e giovani, scout, valentes, Legionarios de Maria…

Da qualche anno le famiglie e i bambini della comunità possono studiare nella scuola basica del centro S. Josè, frequentata da  oltre 300 alunni.

La comunità è stata particolarmente benedetta dalla Provvidenza in questi anni e, se  ancora celebriamo in una grande baracca, già abbiamo realizzato un pozzo profondo, con pompa a alimentazione solare, per dare acqua preziosissima alla gente del quartiere; un piccolo centro pastorale che accoglie dignitosamente la scuola elementare, la catechesi e la pastorale dei movimenti. In questo momento, la struttura della nuova Chiesa della comunità sta per essere coperta e tra qualche mese potremmo consacrare e benedire l’insieme delle opere intitolate a S. Josè, a disposizione dei cristiani e dei simpatizzanti di questo angolo popoloso e povero della capitale.

In sintonia con il Sinodo dei Vescovi dell’Africa “la Chiesa in Africa al servizio della giustizia, della riconciliazione e della pace”, celebrato in Vaticano nell’Ottobre scorso, anche la nostra preghiera si è mossa in questa linea, guardando a S. Giuseppe, uomo giusto, che ci accompagna nel cammino quaresimale per essere realmente fautori attivi di giustizia, riconciliazione e pace, in un continente ancora martoriato da grandi difficoltà, povertà, ingiustizie e conflitti. La preghiera è stata animata anche con la proiezione di un film della vita di S.Josè e  uno della passione di Gesù, vista dagli occhi di Maria, sua madre e sposa di S. Josè.
Non potevano mancare poi i tornei… di calcio: al CIFAP tra le varie classi della scuola professionale, dove l’Elettromeccanica ha vinto contro Costruzione Civile, dopo aver eliminato meccanici e contabili;  mentre in parrocchia sono gli “accoliti” (ministranti o chierichetti), che hanno la meglio sulle squadre dei Valentes, Scouts, catechisti, Giovani genitori, giovani e adolescenti…

Venerdì 19 – festa liturgica di S. Josè – tutto il CIFAP è in festa – solenne celebrazione presieduta da uno dei padri pionieri della missioni giuseppine in Guinea, il p. John Martelli – seguita dalla finale di calcio , dal pranzo,  con riso abbondante arricchito da carne di vacca, patate –verze – mandioca… e peperoncino!!!
Segue il pomeriggio  con grandi danze e la Premiazione dei migliori disegni e poesie a S. Josè preparate dagli studenti…
In serata la festa si sposta in parrocchia, presso la Comunità S. Josè Alto Bandim: Via crucis in film, e solenne celebrazione, presieduta dal p. Pierangelo Valerio, con l’animazione della corale dei preadolescenti – adolescenti e giovani della Comunità.


Sabato sera un evento memorabile: il grande concerto della corale della comunità con canti e musica, prevalentemente religiosa, preparato dai preadolescenti, primo tempo, e dai giovani, secondo tempo, con la partecipazione anche di qualche artista delle nuove generazioni locale.

Domenica, celebrazione solenne animata dalla Corale Parrocchiale e presieduta dal parroco, p.Lidio Roman, seguita da animazione per i bambini, protagonisti di danze tradizionali sfrenate, musica disco, passaggio di modelle, play-back, poesie, concorso di catechesi. Per tutti i bambini un piatto di riso con ali di pollo, mentre i gruppi di adolescenti e giovani, i giovani-genitori, e gli adulti si davano a gara a preparare il “mafe” (il condimento del riso) più gustoso, a base di pesce, vacca o maiale, secondo le tradizioni locali.  Il pomeriggio è stato allietato dalle esibizioni del Gruppo parrocchiale che partecipò al  Carnevale Diocesano, e da musiche, danze, per tutti.


A malincuore, scese le fitte tenebre africane, abbiamo spento le luci, gli amplificatori, riposto i tamburi, arricchiti da una grande esperienza di fraternità e unità.

Nella nostra testa, un poco stordita da tanta musica, le parole della poesia di un ragazzino della comunità:

San Josè,
uomo della Vergine che concepì senza peccato,
uomo del silenzio, uomo giusto,
uomo che non giudica, ma accoglie,
uomo obbediente,
padre putativo dell’Agnello di Dio,
che sarà sacrificato per noi peccatori,
la sua carne è Vita.

San Josè,
prendici in braccio,
sulle tue spalle,
come portasti il tuo figlioletto;
insegnaci l’amore al lavoro,
come educasti amorevolmente il tuo figliolo,
uniscici, come i ramoscelli di saggina che compongono una scopa,
perché un filo di saggina, solo, facilmente si spezza.

San Josè,
il mio vecchio, saggio nonno, dice che
se ammassiamo giorno dopo giorno un mattone,
un giorno la casa sarà edificata…

San Josè,
ieri avevamo i piedi nella polvere, (un pavimento di terra)
oggi abbiamo una baracca di cemento e zinco,
ci hai dato l’acqua,
una scuola,
e guarda là la nuova chiesa della comunità…
S.Josè. Grazie!


S. Josè, nostro grande patrono, ci assista, ci aiuti a camminare per cammini di giustizia, riconciliazione e pace.

[P. Valerio]