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Un'ordinazione sacerdotale storica


 

A soli 11 anni dall'arrivo dei primi Giuseppini in India, la nostra congregazione ha potuto festeggiare l'ordinazione sacerdotale del primo confratello locale: p. Mishiadas Govindan Sukumaran.

È certamente un evento di portata storica, perché segna il coronamento di un sogno e al tempo stesso l'inizio di uno sviluppo nuovo e promettente della presenza dei Giuseppini in Asia, visti i molti confratelli indiani che sono in formazione e che potranno raggiungere le loro mete nei prossimi anni.


P. Mishiadas, raggiante ma sempre umile, ci ha accolto nella sua città di origine, cioè Neyyattinkara, pochi km. a sud di Trivandrum, all'estremità meridionale del Kerala e anche della stessa India.

Due pullman erano partiti di buon mattino da Aroor e da Chemparaky per un viaggio di circa 7 ore, trasportando i giuseppini delle nostre comunità, i seminaristi (filosofi, novizi, postulanti, ...) e altri amici, oltre alla piccola pattuglia venuta dall'estero, con il vicario generale, p. Celmo Lazzari, il delegato dell'Africa, p. Mariolino Parati, p. Siro Lazzari e p. Renzo Dalla Vecchia con alcuni laici dall'Italia (Padova e Milano).

Una processione di arrivo alla Chiesa ha caratterizzato l'inizio del rito, con tanta gente, musica locale, fiori, bimbi vestiti da angeli e gruppi di danza.

Poi il rito dell'ordinazione presieduto dal Vescovo locale, mons.Vincent Samuel, con una trentina di sacerdoti e moltissima gente, che, non potendo prendere posto nella piccola chiesa, seguiva il rito all'esterno sotto appositi tendoni e con efficaci schermi che proiettavano le immagini riprese all'interno.

Subito dopo la celebrazione, le foto di rito per tutti, con il papà e la mamma di Mishadas commossi. E poi tutti alla cena indiana: riso, carne, pesce, salse piccanti, verdure speziate, frutta e l'immancabile acqua calda!

Il giorno successivo Mishiadas ha celebrato la sua Prima Messa nella stessa chiesa con la comunità parrocchiale e ancora tanta festa con i canti, la musica, i doni, il pranzo.

Al termine del rito Mishi ha ringraziato tutti in tre lingue (malayalam, inglese e italiano), esprimendo il suo affetto e la sua riconoscenza ai presenti e alla congregazione, con una citazione particolare per i superiori e per il compianto p. Tarcisio Riondato: "Il momento che stiamo vivendo - ha detto Mishiadas - è la realizzazione di un sogno che stava tanto a cuore a d. Tarcisio. Anche se non è più con noi, oggi partecipa con noi a questa festa dal cielo con il suo sorriso. E un grazie particolare a suo fratello ed alla cognata, qui presenti oggi. La vostra presenza qui mi ha procurato una profonda emozione".

La settimana per Mishiadas prosegue nei suoi luoghi di origine con altre celebrazioni ed incontri, mentre i novizi e i filosofi si preparano con i loro esercizi spirituali, predicati da d. Mariolino, alla prima professione e alla rinnovazione dei voti, previste per domenica 10 Maggio a Chemparaky.

Nonostante il caldo umido e opprimente di questa stagione che precede l'arrivo del monsone, ci sono stati tutti gli ingredienti per una festa gioiosa, in perfetto stile indiano, che lascerà certamente un segno nella storia e nel futuro della presenza dei giuseppini in India.


[M. Parati]