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Una Settimana Murialdina in India





La settimana dal 12 al 18 maggio è stata davvero piena di appuntamenti per padre Mario Aldegani, che era arrivato in visita alla Delegazione Indiana dei Giuseppini il 7 dello stesso mese, accompagnato dal fratello, per poi rientrare a Roma il 21.

Il giorno 12, mentre era presso la comunità di Thresiapuram, ha incontrato l’Arcivescovo di Trivandrum, Mons. Soosa Pakiam. Il 14 e 15, a Chemparaky, ha partecipato all’incontro per i nove confratelli in tirocinio, con il superiore della Delegazione, p. Mario Parati. 

Sempre il 15 maggio, nel tardo pomeriggio, ha tenuto un breve discorso ai sette giovani che iniziano il Noviziato, con il nuovo maestro, p. Anuraj Tony. La semplice ma sentita celebrazione è stata presieduta da p. Mariolino.

Il giorno dopo, ad Eramalloor, ha partecipato alla celebrazione eucaristica nel primo anniversario della morte di fr. Jithin, assieme a quasi tutti i confratelli della Delegazione, e al pranzo offerto dalla sua famiglia. Ha presieduto la Messa p. Misihadas G., vicario della Delegazione. Nel pomeriggio, presso la nostra casa di Aroor, ha guidato, con il p. Delegato, l’incontro dei confratelli di voti perpetui.

Sabato 17, nell’isola di Vypeen, vicino alla città di Ernakulam, si è unito ai confratelli indiani, ad altri sacerdoti diocesani e religiosi, suore, seminaristi e naturalmente ai familiari per l’ordinazione sacerdotale di p. Jose Fifin, il decimo sacerdote giuseppino indiano! Alla solenne celebrazione erano presenti circa 2000 fedeli. Ha presieduto l’Arcivescovo di Verapoly (Ernakulam), Mons. Francis Kallarakal. Al termine tutti hanno potuto gustare un buon pranzo!

Ed infine domenica, solennità di San Leonardo Murialdo, nella nostra chiesa di Aroor p. Mario ha celebrato la S. Messa, attorniato da quasi tutti i sacerdoti indiani, ed ha accolto la professione perpetua di fr. Yesudas Prakash. Durante la celebrazione altri 22 giovani confratelli hanno rinnovato i voti per un anno. Anche in questo caso, la mensa fraterna ha completato la festa. Da notare la presenza di un bel gruppo di nostri ex-allievi.

Che altro dire? Non c’è che da ringraziare il buon Dio per tutti i doni che fa alla nostra piccola ma cara famiglia in India, ed augurare ai giovani confratelli indiani di crescere nell’amore di Dio e dei fratelli, specie i più poveri e abbandonati.


[E.Beni]